Palmanova
Una stella a nove punte.

Comune di PALMaNOVA
(Provincia di Udine)
Altitudine
m. 27 s.l.m.
Abitanti
5419

info turismo

Infopoint Palmanova di Promoturismo FVG
Borgo Udine, 4
33057 Palmanova
Tel. +39 0432 924815
info.palmanova@promoturismo.fvg.it

www.turismofvg.it/Palmanova
www.comune.palmanova.ud.it

Lo spirito del luogo

Il nome

Il nome Palma, così inizialmente si chiamava Palmanova, venne scelto nel 1593 da Marc’Antonio Barbaro, primo provveditore generale della Fortezza. Varie le ipotesi che portarono alla scelta. Il riferimento all’albero della palma che è da sempre simbolo di vittoria e gloria (Palma doveva essere il baluardo della cristianità nei confronti dei Turchi). Altra ipotesi riconduce ad un nome mutuato dal vecchio villaggio di Palmada (villaggio situato nei dintorni della Fortezza). Nell’800 prese l’attuale nome Palmanova.

La storia

Palmanova, situata nella bassa pianura del Friuli Venezia Giulia tra Udine ed Aquileia, è una città – fortezza realizzata dalla Repubblica di Venezia sulla base di una precisa idea progettuale elaborata da un’équipe di ingegneri e trattatisti che operavano presso l’Ufficio di Fortificazioni sotto la guida del Soprintendente Generale Giulio Savorgnan. Per rafforzare le difese sul territorio friulano contro le scorrerie dei Turchi e le mire espansionistiche degli Asburgo, Venezia decise di costruire la nuova fortezza reale al centro della pianura friulana, un perfetto esempio di fortificazioni “alla moderna” di età tardo rinascimentale. La data di fondazione risale al 7 ottobre 1593. Nulla fu lasciato al caso nel creare la nascente Palmanova: non la data di inizio dei lavori, scelta appositamente il giorno 7 ottobre perché era la ricorrenza di Santa Giustina, patrona della nuova città-fortezza, e perché in quello stesso giorno del 1571, ventidue anni prima, la Repubblica di venezia, all’interno della Lega Santa, aveva sconfitto a Lepanto le armate ottomane in un epico scontro navale. Non l’idea iniziale del progettista, che avrebbe dovuto essere addirittura Leonardo Da Vinci, il quale tuttavia si defilò per precedenti impegni di lavoro a Milano. Nemmeno la struttura fu lasciata al caso: occorreva costruire qualcosa di unico, con una perfezione geometrica e matematica che non avrebbe avuto eguali al mondo: una città a forma di stella a nove punte.

Una città a forma di stella a nove punte: la città stellata. Palmanova rappresenta uno dei più riusciti e unici capolavori dell’architettura militare veneziana con la sua pianta a stella formata dai due ordini difensivi dei baluardi e dei rivellini e la terza, la più esterna con le lunette, aggiunta da Napoleone all’inizio del XIX secolo. La simmetrica disposizione dei moduli architettonici delle fortificazioni insieme all’impianto urbanistico radiale con al centro la maestosa Piazza d’Armi, cuore pulsante della fortezza, rendono la città perfettamente rispondente ai caratteri di città ideale teorizzati nell’ambito della cultura del Rinascimento. Nel 1960 la fortezza venne dichiarata Monumento Nazionale e il 9 luglio 2017 è entrata a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco a conferma dei valori di unicità ed integrità del complesso manufatto.

Palmanova rappresenta uno dei modelli più riusciti di “città fortezza ideale” effettivamente costruiti: un vero e proprio gioiello per gli appassionati di architettura, militare ma non solo. La sua forma a stella, con nove punte tutte uguali, è infatti un inno alla perfezione e simmetria urbanistiche. Furono costruite due linee difensive composte da terrapieni sostenuti da pietre e mattoni. La struttura, progettata e poi realizzata con grande maestria ingegneristica, si componeva di baluardi (o bastioni), cortine, falsebraghe e rivellini. Tra queste è presente un fossato e un rete di gallerie sotterranee che permettevano alle truppe di muoversi tra le varie linee.

L’accesso, alla città che avviene attraverso le tre porte, era pensato anche per permettere al visitatore, una volta oltrepassata la cerchia muraria, di godere immediatamente di uno scorcio profondissimo: con un solo sguardo è infatti possibile raggiungere direttamente il cuore di Palmanova, Piazza Grande. Anche questo spazio è un osservatorio privilegiato speciale e ideale: punto di arrivo di qualunque cammino che prende il via dalle porte, la sua forma di esagono regolare non poteva meglio rappresentare l’idea di perfezione progettuale alla base dell’intera città-fortezza.

Su Piazza grande si affacciano i principali monumenti:

-Il Duomo Dogale, con la sua facciata baroccheggiante, uno dei più illustri esempi dell’architettura veneta nel Friuli Venezia Giulia;

-il Palazzo del Provveditore Generale (1598-1611), altro simbolo del potere civile, oggi sede del Municipio;

-la Loggia della Gran Guardia, che ospitava il corpo di guardia a tutela del provveditore;

-la Loggia dei Mercanti;

-il Palazzo del Monte di Pietà, fatto costruire nel 1666 per aiutare la popolazione più bisognosa

I Bastioni e il sistema di gallerie sono di grande interesse storico ed artistico: due linee difensive con bastioni e rivellini e al loro interno tuta la città. Una terza cinta fu aggiunta in epoca napoleonica. Un sistema di gallerie sotterranee (alcune visitabili) fu realizzato per lo spostamento delle truppe e per difendere la Fortezza.

Infine, merita una visita il Museo della Grande Guerra e della Fortezza di Palmanova,  sopra Porta Cividale, per scoprire la storia militare della Fortezza dalla sua Fondazione ai giorni nostri.

A.D. Palma alle Armi (primo weekend di settembre): la rievocazione storica italiana con il più alto numero di partecipanti in abito storico (oltre 1000). Un fine settimana durante il quale andrà in scena la storia della fortezza, tra picchieri, moschettieri, soldati e popolo, nei giorni febbrili delle Guerra Gradiscane contro gli Asburgo.

Pasquetta sui Bastioni (lunedì dopo Pasqua):Appuntamento con i giochi e le attività all’aria aperta, le visite guidate alla città e alle gallerie di contromina della Fortezza, da fare a piedi o in bicicletta. Ma anche il buon cibo disponibile nei punti di ristoro, le passeggiate tra le bancarelle del mercato straordinario e del mercatino dell’antiquariato e dell’usato.

“Fiera di Santa Giustina: un fine settimana di chioschi enogastronomici e mercatini artigianali, luna park ed eventi in occasione della celebrazione del patrono cittadino (7 ottobre) e della data di fondazione della città-Fortezza”.