Stroncone
Un gioiello tra gli ulivi

Comune di stroncone
(Provincia di terni)
Altitudine
m. 450 s.l.m.
Abitanti
4627

patrono

Beato Antonio Vici da Stroncone, 7 febbraio e 21 agosto – San Michele Arcangelo (coopatrono)

info turismo

Ufficio Turismo- Comune di Stroncone

Via G. Contessa 74
Tel. 07446098202 – 07446098205 – 07446098204 – 0744609811

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Lo spirito del luogo

Il nome

Il toponimo, risalente probabilmente all’Alto Medioevo, deriverebbe dal nome di uno dei duchi del Ducato longobardo di Spoleto, Ugone: l’originario latino “castrum Hugonis”, si sarebbe corrotto in “Castrugone”, “Strungone” ed infine “Stroncone”.

La storia

Nonostante alcune fonti sostengano che il sito su cui sorge Stroncone potrebbe essere identificato con quello dell’antica cittadina romana di Trebula Suffena, è probabile che l’insediamento sia sorto nel corso dell’Alto Medioevo, tra i secoli VII- VIII, a partire da un piccolo elemento difensivo, una torre d’avvistamento posta a guardia dell’asse viario che collegava la via Flaminia e uno dei tracciati secondari della Salaria.

Il primo documento che attesta l’esistenza dell’abitato risale al 1012, quando Giovanni di Pietro dona al monastero di San Simeone i suoi possedimenti situati nel territorio di Stroncone. Nel secolo XI, Stroncone dipende da Narni ma al fine di contrastare la politica espansionistica di quest’ultima, e nell’ottica della ristrutturazione dello Stato Pontificio, nel 1215 Innocenzo III le concede l’autonomia comunale. Da questo momento, la politica del centro sosterrà, nel corso delle varie battaglie sul territorio, sempre la parte Guelfa. Sullo stemma del Comune compaiono, infatti, la croce bianca su fondo rosso e le chiavi pontificie.

Successivamente, nel 1378, il Comune di Stroncone diviene terra immediatamente soggetta allo Stato Pontificio ma nel 1394, il borgo viene occupato da Pandolfo Malatesta. Nel 1404 Andrea Tomacelli conquista Stroncone, ma gli stessi abitanti, per liberarsi dall’occupazione signorile, avrebbero distrutto l’abitato.

A partire dal XV secolo, i frati minori, che godevano di una forte influenza politica ed economica all’interno della vita cittadina, appoggiano la nascita di un Monte di Pietà e di un Monte Frumentario, con lo scopo di combattere le attività economiche illecite e immorali.

Alla fine del XVI, con la riforma dello Stato Pontificio introdotta da Sisto V, Stroncone viene posto sotto la Camera Apostolica e governato da un commissario apostolico residente nel territorio: si costruisce, così, all’interno del borgo, il Palazzo Apostolico.

Nel tardo medioevo e in età moderna, nel territorio di Stroncone sono presenti diverse confraternite: sulla piazza di San Giovanni, la Compagnia della Misericordia con finalità assistenziali e ospedaliere, reggeva l’ospedale di San Rocco; nei pressi della piazza della Rocca, la Compagnia del Gonfalone, diretta dai frati minori; la Confraternita del Sacramento a Santa Maria di Piazza, detta poi San Giovanni Vecchio e infine Santa Maria della Porta, tutte aggregate alle omonime arciconfraternite di Roma.

In età moderna, gli abitanti di Stroncone oppongono una forte resistenza contro le truppe napoleoniche che riescono ad entrare nel paese solo dopo un assedio durato sette giorni e con l’inganno.

Durante il Regno d’Italia, Stroncone diviene Municipio fino al 1929, quando viene posto sotto il comune di Terni. Solo dopo la II Guerra Mondiale, nel 1947 riconquista l’autonomia amministrativa.

Stroncone conserva l’aspetto di un borgo fortificato medievale.

 

Fuori dalle mura, si trova Piazza della Libertà, affacciata sulla conca ternana, dove possiamo ammirare la fontana delle Tre Tazze, un’opera cinquecentesca realizzata da due scalpellini locali. La fontana è composta da tre vasche ovoidali sormontate da protome leonine, un timpano triangolare centrale e due delfini scolpiti a bassorilievo.

 

A lato della piazza, si apre la porta Principale o Maggiore, sormontata dallo stemma comunale e originariamente utilizzata come una seconda porta interna.

 

La porta immette nella Piazza Maggiore, oggi rinominata Piazza San Giovanni, dove si trova il pozzo medievale, con relativa cisterna e sulla sinistra l’Oratorio di San Giovanni Decollato. La chiesa, probabilmente ampliamento di un edificio preesistente, è riccamente decorata al suo interno con opere di pregevole fattura di Giuseppe Bastiani da Macerata e altari barocchi. Gli stucchi sono realizzati da artisti locali, i fratelli Grimani, le cui opere sono presenti nella maggior parte delle chiese del borgo.

 

Proseguendo per le stradine strette e tortuose, si arriva alla chiesa di San Nicolò, una delle più antiche di Stroncone, che subito, nel corso dei secoli, sostanziali rifacimenti. Nella facciata spicca il portone d’ingresso principale decorato con bassorilievi di stile bizantino e un elegante fregio. All’interno è possibile ammirare opere d’arte di notevole valore artistico.

 

Sul lato, a monte della piazza antistante alla Chiesa di San Nicolò, si trova il Palazzo Comunale, formato dall’unione dell’antico Palazzo dei Priori, del XIII secolo e del Palazzo Apostolico, costruito intorno al 1500. Alla Sala del Consiglio Comunale si accede tramite una scalinata in pietra, sulle cui pareti sono esposte lapidi e statuine di origine romana e tardo antica. Le pareti della sala sono decorate con gli stemmi delle antiche famiglie patrizie locali e nel Palazzo sono custodite numerose opere d’arte, tra cui i Corali di Stroncone, nove preziosi codici miniati su pergamena, databili al XIV secolo.

 

In Piazza della Torre, si giunge al punto più alto del borgo e qui, si affaccia l’oratorio della Madonna del Gonfalone, dove anticamente si custodiva il gonfalone comunale. La data della sua costruzione è incerta ma non può essere posteriore al XVI secolo. L’interno è riccamente decorato, con dipinti e stucchi dorati, realizzati dalla bottega dei fratelli Grimani.

In via Vici, troviamo l’omonimo Palazzo e la cappella di Santa Maria della Neve o della Porta di Sotto, a pianta ottagonale, che conserva al suo interno un altare del primo barocco.

Tornando in Piazza della Libertà possiamo osservare il monumento ai caduti della Grande Guerra, realizzato nel 1920 da artigiani locali.

Poco fuori dal borgo, il Convento di San Francesco. La chiesa e il dormitorio hanno subito rimaneggiamenti nel corso dei secoli e il campanile venne costruito nel 1702. All’interno della chiesa, sono conservati affreschi del primo Quattrocento, tra cui una delle più antiche rappresentazioni di San Francesco giunte fino a noi. Il convento, importante centro di studi teologici dal XVII secolo, ospita al suo interno un’importante Biblioteca, con una ricca raccolta di documenti francescani.

Nelle immediate vicinanze, il Monastero di San Simeone e i resti dell’Abbazia di San Benedetto in Fundis.

Piaceri e Sapori

La località turistica dei Prati, oasi naturalistica posta alle pendici del monte Macchialunga, offre ai visitatori la possibilità di praticare numerose attività outdoor, tra cui trekking, mountain bike, equitazione, scoutismo.

Stroncone è terra di pellegrini. Per il borgo passa La via di Francesco, la tratta che va da Stroncone a Greggio è una delle più suggestive. Il percorso, che si articola in stradine di montagna lontane dal traffico, tocca piccoli borghi arroccati tra i boschi immersi nella natura. Il cammino dei Protomartiri francescani prevede due tappe che passano per Stroncone: da Terni a Stroncone e da Stroncone a Calvi dell’Umbria. Lungo le due tappe, è possibile visitare antichi monasteri ed eremi, come il Monastero di San Simeone e il Sacro Speco di Narni.

Museo dei Corali. All’interno della chiesa della Madonna del Gonfalone, in Piazza della Torre, sono esposti periodicamente i Corali di Stroncone. Uno schermo interattivo offre ai visitatori la possibilità di sfogliare digitalmente gli antichi manoscritti. I nove preziosi codici liturgico-musicali, su pergamena, di grande formato risalgono al XIV secolo. Le miniature, al loro interno, sono di notevole pregio e valore artistico. I Codici sono stati oggetto di numerosi studi in ambito di paleografia musicale e storia dell’arte.

 

Museo di Storia Naturale. Conserva numerosi reperti che illustrano le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio, partendo dal Giurassico fino al Pleistocene. Sono presenti collezioni paleontologiche, geologiche, etnologiche e zoologiche. Qui, i visitatori, attraverso spazi funzionali dedicati alla didattica e riproduzioni ambientali, possono immergersi in un vero e proprio viaggio nel tempo e nel territorio.

Sacrario delle Armi. Custodisce cimeli storici, armi bianche, materiale d’armamento (armi da fuoco e loro parti), parti di equipaggiamento, munizionamento, congegni. È qui esposta, una riproduzione fotografica di una lettera scritta da un ufficiale di Stroncone, prigioniero degli austriaci, ed inviata al padre per mezzo di un altro prigioniero, in cui narra la sorte dei soldati catturati dai nemici.

Antica bottega artigiana di Falegnameria. Ricostruzione di un’antica bottega in cui sono conservati gli antichi arnesi del falegname, alcuni risalenti all’Ottocento.

Festa di Sant’Antonio Abate (gennaio). Processione con benedizione di animali e mezzi agricoli. Al termine, assaggio di ciambelle con anici.

Venerdì Santo (marzo-aprile). Processione per le vie medievali del borgo con Confraternite, statue di Cristo morto e della Madonna, personaggi in costume e banda musicale.

Infiorata Corpus Domini (giugno). Le vie del paese vengono abbellite con decorazioni floreali, realizzate attraverso l’uso di tecniche esecutive specifiche.

Agosto Stronconese (agosto). Taverna, mostre mercato, commedie in vernacolo, concerti, cortei in costume, rievocazioni storiche.

Festa della Castagna (ottobre). Stand gastronomici con castagne, vino locale, dolci e caldarroste e cena itinerante per le vie del borgo. Tipico è il “marrone” delle Cimitelle.

Pane e Olio (novembre). Eventi culturali, intrattenimento per bambini e degustazioni per le vie del centro storico alla scoperta di prodotti tipici del territorio e dell’olio nuovo dei produttori locali.

Il Pane di Stroncone, realizzato con un’accurata selezione di farine, viene lievitato in maniera naturale e cotto nel forno a legna, rispettando le antiche ricette tradizionali locali del pane fatto in casa. È senza sale ma ricco di sapore, fragrante e profumato. Questo accompagna, non solo come semplice supporto, salse, salumi e formaggi della tradizione locale.

Il territorio di Stroncone si caratterizza per la buona cucina della tradizione che vede protagoniste sulla tavola ciriole e pappardelle, accompagnate da prelibati sughi o da tartufo.

La zona di Stroncone ha una plurisecolare tradizione olivicola. Stroncone rientra nella Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria.

Numerosi sono, poi, i prodotti tipici di tradizione locale legati agli ambienti di montagna come selvaggina, agnello, formaggi, funghi, tartufo e miele di castagno. Inoltre, nella località montana di Cimitelle sono presenti castagneti secolari i cui marroni sono un prodotto tipico molto apprezzato.