Castagnole delle Lanze
Colori tra le colline di langa e monferrato
Comune di CASTAGNOLE DELLE LANZE
(Provincia di Asti)
Altitudine
m. 298 s.l.m.
Abitanti
3700 (400 nel borgo)
patrono
San Bartolomeo, 24 agosto (nel borgo San Pietro, 29 giugno)
info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche
Piazza Marconi 13, tel. 331 266 5702
Il nome
Il nome di Castagnole delle Lanze è composto da due parti: la prima deriva dal nome latino “castinea”, con il significato di “piccola castagna”; la seconda dal nome della nobile famiglia dei Lancia che ne ebbe in possesso i territori tra il 1190 e il 1206.
La storia
Posta tra le colline di Langhe e Monferrato, in provincia di Asti e a pochi chilometri dalla città di Alba, Castagnole delle Lanze è divisa in due aree urbanisticamente distinte: il centro storico, situato nel borgo collinare di San Pietro, e il borgo nuovo (paese basso). Sorta su una diramazione della Via Emilia, che collegava Acqui a Pollenzo (Pollentia), nel Medioevo le carte del Codex Astensis collocano Castagnole tra le terre appartenenti ai Conti di Loreto. Dal XIII secolo entrò a far parte dei domini del Comune di Asti, seguendone poi per sempre la storia, le vicissitudini e la dipendenza politica. Nel 1573 il territorio passò a Emanuele Filiberto di Savoia e da quel momento il Comune viene assoggettato a due signorie: da un lato il feudo degli Asinari e dall’altro la signoria della famiglia di Catalano Alfieri, signore di Magliano e di Castagnole. Dal 1850 il Comune seguì i destini di casa Savoia e poi del Regno d’Italia. A partire dalla fine dell’800 Castagnole vide un grande sviluppo dell’industria vitivinicola, con l’apertura di diverse aziende che ben presto diventarono leader nella produzione di vermouth e spumanti.
Dolci colline pettinate di filari, vigneti che d’autunno si tingono di colori dorati e i pregiati vini del territorio tra Langa e Monferrato sono i più preziosi gioielli che Castagnole delle Lanze, come uno scrigno pieno di tesori, mostra ai suoi visitatori. Profumi e sapori racchiudono ed esprimono il lavoro che per l’intero anno scandisce la vita tra i vigneti, che circondano con la loro maestosa bellezza il borgo castagnolese. Qui, tra stradine pavimentate in ciottoli di fiume, palazzi storici e la torre panoramica immersa nel verde del parco comunale, si respirano arte e storia, in un racconto delle tradizioni locali che si arricchisce passo dopo passo. Il pallone elastico, il festival della canzone d’impegno, i murales e i portici con le volte “color del vino” che raccontano il paesaggio attraverso le pennellate degli artisti castagnolesi, gli edifici storici, dalla chiesa parrocchiale in stile barocco ligure-piemontese alla Torre che il Conte Ballada di Saint Robert fece costruire nell’800: nel borgo di Castagnole Lanze un museo a cielo aperto tutto da scoprire che stupirà il visitatore ad ogni scorcio che si apre su graziosi angoli fioriti, espressioni artistiche e panorami mozzafiato a 360 gradi sulle colline fino alla catena delle Alpi.
Tra i punti di interesse, la chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli, eretta nel 1681 in stile barocco ligure-piemontese; la chiesa della Confraternita dei Battuti Bianchi, eretta nel 1668, ora interrotta al culto e sottoposta a recente significativo restauro a cura dell’amministrazione comunale e sede di eventi culturali, mostre artistiche, concerti, spettacoli teatrali e conferenze; la Torre del Parco della Rimembranza che il Conte Paolo Ballada di Saint Robert, scienziato ed eclettica figura dell’800 che soggiornò a Castagnole Lanze, fece costruire come punto di osservazione per i suoi studi astronomici.
Lungo via Ener Bettica, i portici colorati che riproducono i colori della natura, delle stagioni, della vite e del vino, opera dell’artista castagnolese Vincenzo Piccatto. E nelle borgate castagnolesi le numerose cappelle campestri: San Nicolao, San Defendente, Carossi, Annunziata e San Grato.
Il Centro sportivo comunale “R. Ceretto” offre ai giovani atleti di Castagnole e dei paesi limitrofi la possibilità di coltivare le loro passioni sportive coordinate dalla Associazione Polisportiva: dal calcio al tennis, dalla pallavolo al beach volley, al padel. Vengono organizzati anche corsi di ballo e pattinaggio, con il contributo di numerosi volontari. La gestione del bar e dei locali annessi bene si integra con l’attività del Centro sportivo.
Lo sferisterio comunale “R. Gianuzzi” inaugurato nel 2014 ospita competizioni delle diverse categorie A, C1, C2 di pallapugno. Accanto a campioni dello sport particolarmente conosciuto e praticato in Piemonte e Liguria, come il castagnolese Michele Avidano, l’impianto ha ospitato tornei con campioni attuali quali Massimo Vacchetto.
Tra i personaggi che hanno segnato la storia del paese, il Conte Paolo Ballada di Saint Robert, studioso appassionato ed esperto di varie scienze, quali balistica, artiglieria, meccanica, ipsometria, termodinamica, alpinismo, botanica, entomologia e soprattutto l’astronomia, che lo spinse alla costruzione della Torre, verso il 1880, quale osservatorio per l’ottima posizione all’interno del Parco da lui voluto. Un percorso museale all’interno del parco accompagna i visitatori alla torre, che custodisce il museo a lui dedicato. Dalla sommità della torre è inoltre possibile osservare l’intero paese di Castagnole, mentre lo sguardo si allunga sulle colline tutt’intorno fino alla catena delle Alpi.
La Festa della Barbera si svolge nel primo fine settimana del mese di maggio ed è giunta alla 43esima edizione: nei cortili del centro storico si gustano i piatti della tradizione locale e piemontese abbinati al vino dei produttori di Castagnole.
La Fiera della Nocciola è celebrata l’ultimo lunedì di agosto. È famosa per essere la più longeva d’Italia (163 edizioni) e luogo dove storicamente viene “battuto” il primo prezzo di riferimento dell’annata produttiva della nocciola.
Di particolare interesse l’iniziativa “Adotta un filare nelle Lanze”, progetto legato alla promozione del territorio, organizzato e gestito dall’amministrazione comunale, nato nel 2010: consente agli amanti del vino Barbera e del territorio di “adottare” una porzione di filare da cui viene prodotto il vino che viene consegnato agli adottati.
Risotto al Barbera: realizzato (con ricetta segreta) nelle varie manifestazioni in particolare dall’Associazione Gemellaggi
Scaramella: taglio di carne ricavato dal torace del manzo, vitello o vitellone, molto versatile in cucina e quindi cucinato in diversi modi per ricette che prevedono cotture lente.
Vino Barbera, Vino Moscato e Nocciola “Tonda Gentile delle Langhe”