IL CARNEVALE NEI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA: una festa per tutti i gusti! 

Come ogni anno, il Carnevale arriva e porta con atmosfere gioiose e il fascino di antichissime tradizioni. È una festa che attraversa culture e secoli, un’occasione per lasciarsi andare alla spensieratezza e alla creatività. Nei Borghi più belli d’Italia, come in tutti i luoghi ricchi di storia, questa festa diventa l’occasione perfetta per riscoprire e riportare alla luce maschere tradizionali, sfilate folcloristiche, leggende popolari e usanze secolari che raccontano l’identità profonda di ogni comunità.

Seppur piccoli e lontani dal clamore delle grandi città, i Borghi sono delle vere chicche che custodiscono ricche tradizioni carnevalesche: dalle mascherate rituali delle zone alpine alle rappresentazioni teatrali nelle piazze medievali, dalle sfilate di carri allegorici alle colorate parate musicali, ogni borgo celebra il Carnevale con eventi unici e autentici, in grado di fondere storia, miti e convivialità, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Ecco alcuni dei Borghi più belli d’Italia che festeggiano un Carnevale decisamente particolare… Buona lettura!

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BAGOLINO (Lombardia): danze e musiche popolari.

Ph Valentina Fusi

Da poco entrato nella rete dei Borghi più belli d’Italia, Bagolino è un piccolo gioiello in provincia di Brescia. La sua posizione geografica ha contribuito a sviluppare e preservare una tradizione secolare che ancora oggi affascina: il “Carnevale Bagosso”.

Al centro della festa vi sono danze e musiche popolari uniche, eseguite dai “Bälärì” (Ballerini), accompagnati dai “Sonädùr” (Suonatori) e animati dai “Màscär” (Maschere), custodi del patrimonio contadino profondamente radicato nella storia del borgo.

Ogni anno la festa che il Carnevale ripropone è motivo di richiamo, oltre che per i bagossi emigrati, anche per numerosi turisti, attratti dall’atmosfera autentica e dalle radici profonde della celebrazione. Le prime testimonianze di questa festa risalgono infatti al XVI secolo, quando documenti comunali attestano scambi e festeggiamenti tra comunità vicine. Pur non sempre visto di buon occhio dall’autorità ecclesiastica, il Carnevale Bagosso è rimasto immutato nel tempo, rappresentando per gli abitanti un’espressione identitaria forte. Più di una semplice festa, è la sintesi perfetta tra spirito pagano e fede cristiana, simbolo di una comunità legata alle proprie tradizioni.

Da domenica 2 a martedì 4 marzo non perdete l’occasione di assistere alla sfilata che riempirà le strette vie di Bagolino, scandita dal ritmo inconfondibile degli zoccoli chiodati, elemento distintivo dei due costumi tradizionali: il “Ceviòl” per gli uomini e la “Guenel” per le donne.

Più informazioni: https://bagolinoinfo.it/il-carnevale-di-bagolino/

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OFFIDA (Marche): Lu Bov’ Fint’ e Li Vlurd

Ph Comune di Offida

Il Carnevale di Offida è tra le celebrazioni carnevalesche più antiche e significative d’Italia, con radici che affondano nel Medioevo e nelle antiche feste dionisiache e saturnali dedicate al rinnovamento della natura. Ogni anno, dal 17 gennaio fino al Martedì Grasso, l’intero borgo marchigiano in provincia di Ascoli Piceno si anima con eventi che mescolano storia, tradizione e pura festa popolare.

La manifestazione segue un rituale ben definito: tutto ha inizio il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, seguito dalla “Domenica degli Amici” e dalla “Domenica dei Parenti”. Nei giorni clou si susseguono i celebri “veglionissimi” al Teatro Serpente Aureo, la mascherata dei bambini del Giovedì Grasso, il travolgente “Lu Bov Fint” del Venerdì e, infine, la spettacolare sfilata dei “Vlurd”, che chiude il Carnevale in un’esplosione di luci e fiamme.

Ciò che rende unico il Carnevale offidano è il suo carattere coinvolgente: qui non si assiste semplicemente a sfilate di carri allegorici, ma si diventa parte attiva di una festa autentica, senza regole o convenzioni sociali, dove il divertimento è protagonista assoluto. Il simbolo di questa tradizione è il “guazzarò”, una tunica bianca con un fazzoletto rosso al collo, indossata dai partecipanti. Un ruolo centrale è affidato alle Congreghe, gruppi mascherati che, tra fanfare e piccole farse dal sapore propiziatorio, celebrano la vitalità e la gioia collettiva, rendendo il Carnevale di Offida un evento imperdibile.

Più informazioni: https://www.inoffida.com/programma-carnevale-storico-offida-2025

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TEMPIO PAUSANIA (Sardegna): il rogo di Re Giorgio

Ph Maurizio Mandarino

Dal 27 febbraio al 4 marzo torna l’attesissimo “Lu Carrasciali Timpiesu”, il Carnevale di Tempio Pausania (prov. di Sassari): una festa che affonda le sue radici in epoche remote, portando con sé una ricca eredità di tradizioni e simbolismi. Protagonista indiscusso del Carnevale è Re Giorgio, il mitico sovrano che, nel Giovedì Grasso, fa il suo ingresso trionfale in città. Rappresentato da un fantoccio, sfila per le vie accompagnato da spettacolari carri allegorici, dando il via ai festeggiamenti. La domenica è il momento del simbolico matrimonio tra Re Giorgio e Mannena, una popolana vestita in modo eccentrico e provocante. Secondo la tradizione, dalla loro unione nascerà il futuro Re Giorgio del Carnevale dell’anno successivo.

Per sei giorni, il sovrano carnevalesco è celebrato, osannato e venerato, ma dopo la mezzanotte del Martedì Grasso il suo destino è segnato: ritenuto responsabile di tutti i mali della comunità, viene condotto in corteo funebre, impersonato da un fantoccio raffigurante il re morente. Ad accompagnarlo, il lamento delle “attittadoras”, donne mascherate da vedove che inscenano un pianto rituale, evocando antiche cerimonie funebri sarde.

Il Carnevale si conclude il martedì grasso con il tradizionale rogo di Re Giorgio, un rito che segna simbolicamente la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. La folla attende con trepidazione il verdetto, per poi esplodere in applausi liberatori mentre il fantoccio brucia, portando via con sé le difficoltà e i problemi dell’anno passato.

La sfilata dei carri allegorici, introdotta nel 1956, ha da sempre come figura centrale Re Giorgio, un tempo noto come “Jolgliu Puntogliu”, ma oggi il sovrano carnevalesco è rappresentato da un pupazzo che può raffigurare figure di potere, come il sindaco, un assessore o persino politici nazionali. Pur essendo il simbolo di tutte le sventure della città, il suo sacrificio permette di affrontare con ironia e leggerezza le difficoltà della vita.

Più informazioni: https://www.carnevaletempiese.it/

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RONCIGLIONE (Lazio): il “Nasorosso”

Ph Alessandra Belluzzo

Il Carnevale di Ronciglione, splendido borgo situato nel cuore della Tuscia viterbese, è una delle manifestazioni più vivaci e caratteristiche del Lazio. Anche quest’anno, dal 16 febbraio al 4 marzo, il Borgo si trasforma in un palcoscenico dove storia, tradizione e allegria si fondono in una festa che coinvolge l’intera comunità. Le sue origini risalgono al XVII secolo, quando le prime celebrazioni carnevalesche iniziarono a prendere piede nel piccolo paese, ma è nel corso degli anni che il Carnevale di Ronciglione ha acquisito il suo carattere unico, diventando uno degli eventi più attesi della regione.

Al centro delle celebrazioni ci sono le tradizionali sfilate di carri allegorici, che animano le vie del centro storico: i carri, realizzati con grande maestria e creatività, raccontano storie di satira politica, mitologia e folklore, coinvolgendo spettatori di tutte le età. Ma ciò che rende davvero speciale il Carnevale di Ronciglione è la sua tradizione di “lancio delle caramelle”, un momento di allegria che vede grandi e bambini lanciarsi dolci e coriandoli, creando un’atmosfera di festa contagiosa.

Non meno importanti sono le maschere tipiche, tra cui spicca “Nasorosso”, simbolo del Carnevale di Ronciglione: un personaggio unico che racchiude tradizioni popolari e riti antichi. Ad accompagnare Nasorosso anche il “Re Carnevale” e le “Maschere di Corte”, che con la loro eleganza partecipano a balli e scenette teatrali all’interno del borgo.

Ogni edizione del Carnevale di Ronciglione si conclude con il “funerale di Re Carnevale”, una cerimonia simbolica in cui viene bruciato un fantoccio che rappresenta il Carnevale, un rito che segna la fine della festa e il ritorno alla normalità.

Più informazioni: https://www.carnevaledironciglione.org/it/

Febbraio 2024