
Attrattività dei borghi storici – Progetto “Laudato Sii”: a Raggiolo e Chiusi della Verna (AR) proseguono le attività sul territorio
RAGGIOLO – CHIUSI DELLA VERNA (AR) – 17 MARZO 2024.
Teatro, cultura, enogastronomia, ma anche un portale, “Viviborghi”, che vuole essere uno strumento per attrarre turisti e residenti sul territorio: sono queste le ultime attività messe in campo dai comuni di Ortignano Raggiolo e Chiusi della Vera (prov. di Arezzo) nell’ambito del più ampio progetto di rigenerazione culturale e sociale denominato “Laudato Sii”, finanziato dal PNRR M1C3 – Intervento 2.1. Attrattività dei Borghi Storici, per l’incremento dell’attrattività residenziale e il contrasto dell’esodo demografico.
Partiamo dal portale.
“Viviborghi” – Un portale per raccontare il futuro dei borghi del Casentino.
I Comuni di Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo hanno unito le forze in un percorso di promozione locale, il portale www.viviborghi.it , nato con l’obiettivo di attrarre nuovi turisti e incrementare l’attrattività residenziale
Vivi Borghi che nasce per raccontare la bellezza, la varietà e le opportunità offerte dai rispettivi territori, con l’obiettivo di attrarre nuovi turisti e di incrementare l’attrattività residenziale per contrastare l’esodo demografico. Il cuore di questo percorso congiunto è il portale www.viviborghi.it che offre una finestra per presentare le diverse attività proposte a livello locale ma anche per condividere le opportunità abitative e lavorative, provando così a invertire il recente trend di spopolamento dei piccoli borghi che ha interessato soprattutto i più giovani. Le azioni intraprese nel corso degli anni hanno limitato questo fenomeno nei due Comuni coinvolti nel progetto, ma comunque Chiusi Della Verna e Ortignano Raggiolo hanno registrato rispettivamente un -4,33% e un -1,49% nel proprio bilancio demografico tra il 2011 e il 2019.
Vivi Borghi sarà uno strumento per esplorare il territorio sotto ogni punto di vista, stimolando uno sviluppo economico attraverso la promozione di turismo sostenibile e attività all’aria aperta (tra percorsi di trekking, sentieri naturalistici, escursioni e luoghi per chi ama la natura e la storia), la conoscenza di enogastronomia e prodotti tipici (quali il tortello alla lastra di Corezzo o la polenta dolce di castagne di Raggiolo) e la presentazione degli eventi con un calendario aggiornato con tutte le manifestazioni locali tra sagre, festival e appuntamenti culturali. Allo stesso tempo, il portale sarà aggiornato costantemente per condividere le opportunità abitative e lavorative con informazioni su case in vendita e in affitto, sulle possibilità professionali per stimolare una vita lontana dallo stress della città e sui servizi locali e comunitari tra scuole, trasporti, assistenza sanitaria, attività artigianali e luoghi di aggregazione. «Il portale Vivi Borghi – commentano i sindaci di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini e di Ortignano Raggiolo Emanuele Ceccherini, – guarda al futuro, con un invito a riscoprire un modo di vivere autentico, sano e sostenibile, immersi nella natura e circondati da una comunità accogliente. È una finestra aperta su territori unici, con l’obiettivo di attrarre nuovi visitatori e futuri residenti, di promuovere un turismo sostenibile e di far conoscere le opportunità di vita e di lavoro offerte dai nostri borghi».
I Laboratori nelle scuole.
Un doppio percorso tra teatro e cultura per accompagnare i bambini alla scoperta delle tradizioni del Casentino. Il progetto, organizzato dalla cooperativa Connessioni in collaborazione con l’associazione Noidellescarpediverse, sarà ospitato dalle scuole primarie di Chiusi della Verna e di San Piero in Frassino con l’obiettivo di tramandare alle giovani generazioni i sapori e i saperi caratteristici dei loro territori attraverso focus, rispettivamente, sul tortello alla lastra e sulla castagna. L’iniziativa sarà strutturata attraverso più fasi che prenderanno il via con un primo incontro con un produttore, proseguiranno con un ciclo di laboratori teatrali e termineranno con la messa in scena di uno spettacolo per genitori, insegnanti e comunità locale per un momento di condivisione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Il percorso previsto alla scuola primaria “Bargellini” di Chiusi della Verna verrà aperto lunedì 17 marzo quando i bambini e le bambine saranno coinvolti in un viaggio alla scoperta del tortello alla lastra, un prodotto tipico della tradizione che viene tramandato di generazione in generazione. Il laboratorio teatrale tenuto da Samuele Boncompagni, attore e autore dei Noidellescarpediverse, prevederà un percorso di scoperta sensoriale ed espressiva che partirà dai racconti della Cooperativa di Comunità della Vallesanta e che troverà espressione in una narrazione scenica per ripercorrere la storia del tortello attraverso dialoghi scritti dagli stessi studenti. Un simile percorso educativo e artistico sarà previsto nella scuola di San Piero in Frassino nel Comune di Ortignano Raggiolo dove la protagonista sarà la castagna che, per secoli, ha rappresentato una risorsa essenziale per le comunità montane e che sarà presentata attraverso tutta la filiera che parte dal bosco e che arriva alla produzione della farina. I giovani alunni hanno già incontrato un produttore per approfondire le tecniche di raccolta e lavorazione, mentre da martedì 18 marzo partiranno i laboratori teatrali finalizzati a stimolare la creatività e l’espressività per mettere in scena una fiaba ispirata a questo frutto. Entrambi i progetti sono finanziati con fondi PNRR M1C3 per la realizzazione di iniziative per l’incremento della partecipazione culturale e per l’educazione al patrimonio delle comunità locali previste dall’intervento 2.1 “Attrattività dei borghi storici”.
«L’importanza di educare alla tradizione – spiega Elisa Maggi, vicepresidente di Connessioni, – è il filo conduttore di questi percorsi che rappresentano un modo originale e coinvolgente per avvicinare i bambini alla cultura locale, per imparare il rispetto per l’ambiente e per diventare piccoli custodi del territorio. Oltre a essere un’occasione di apprendimento sul cibo e sulla storia, il progetto permetterà di sviluppare creatività, collaborazione e consapevolezza delle proprie radici, attraverso la scoperta di specialità che sono simbolo di cultura, famiglia e convivialità».

