
SAPORI D’ESTATE NEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA
Tra le stradine assolate e i panorami incantevoli, l’estate dei Borghi più belli d’Italia regala un ventaglio di sapori autentici che parlano di storia, tradizioni contadine e gesti antichi. In questi luoghi, dove il tempo sembra rallentare, i frutti della terra diventano veri protagonisti e raccontano l’anima più sincera del territorio.
I limoni di Rocca Imperiale e di Albori: con il loro giallo brillante e il profumo intenso, i limoni sono simbolo della costa e del calore mediterraneo. Coltivati con cura e amore, essi non sono solo ingredienti, ma vere e proprie icone del paesaggio e della cultura locale, utilizzati per preparare dolci, liquori e piatti freschi che parlano di mare e sole.
Le pesche di Volpedo e di Castel Gandolfo raccontano un’estate dolce e rigogliosa. Questi frutti, dalla polpa succosa e dal profumo avvolgente, conquistano il palato e diventano i protagonisti di sagre, mercatini e ricette tradizionali.
Infine i fichi di Maruggio, morbidi, dolci e vellutati, sono un invito a rallentare e a godere dei sapori genuini della terra. Raccolti a mano e celebrati nelle feste locali, questi fichi arricchiscono tavole estive, confetture artigianali e dolci casalinghi, portando con sé un sapore antico e prezioso.
Questa iniziativa di presentare i prodotti stagionali dei Borghi più belli d’Italia nasce nell’ambito del progetto M.I.B. – Mercato Italiano dei Borghi in collaborazione con La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di BMTI in collaborazione con Italmercati Rete d’Imprese, pensato per accompagnare i consumatori nella scelta di ciò che la terra offre di meglio: prodotti freschi, italiani, di stagione e dal buon rapporto qualità-prezzo. Un Servizio per incoraggiare i consumatori ad una spesa più consapevole e sostenibile – dal punto di vista ambientale ed economico – e per sostenere le filiere locali che, ogni giorno, portano sulle nostre tavole il frutto di un sapere antico e di una passione autentica.
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I LIMONI DI ALBORI.

Il borgo di Albori (SA) – Ph Giambattista Lazzazzera
Arroccato tra i monti Lattari e il blu profondo del Tirreno, il borgo di Albori è un piccolo gioiello della Costiera Amalfitana, frazione del comune di Vietri sul Mare. Con le sue case dai colori pastello, i vicoli silenziosi e le scorci mozzafiato sul mare, Albori conserva intatta l’atmosfera autentica dei borghi mediterranei. Immerso in una natura rigogliosa, fatta di agrumeti, bouganville e ulivi, questo luogo incanta chiunque vi passi, offrendo un raro equilibrio tra bellezza paesaggistica e tradizione.
Nel borgo di Albori, uno dei più suggestivi angoli della Costiera Amalfitana, il Limone Sfusato Amalfitano cresce su terrazze che si affacciano sul mare. Il vento salmastro e il sole generoso conferiscono a questo limone una forma allungata e una buccia spessa, ricca di oli essenziali. La sua polpa è succosa e intensa, perfetta per dar vita a un limoncello dal carattere deciso e aromatico, diverso da quello di Sorrento. La scorza, candita o grattugiata, arricchisce dolci, bevande e piatti tipici, offrendo un inconfondibile tocco di freschezza.

Il limone sfusato
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IL LIMONE DI ROCCA IMPERIALE

Rocca Imperiale (CS) – Ph A. Panarace
Adagiato sulle colline che dominano il Mar Jonio, Rocca Imperiale è uno dei borghi più affascinanti della Calabria settentrionale, al confine con la Basilicata. Il suo nome richiama la presenza di Federico II, che vi fece costruire un’imponente fortezza medievale. Passeggiando per le sue stradine lastricate, tra archi in pietra, case antiche e viste panoramiche, si respira un’atmosfera di altri tempi. Rocca Imperiale è anche conosciuto come il “borgo dei limoni”.
Infatti, proprio a Rocca Imperiale, si coltiva da secoli il limone che porta il nome del borgo. Questo frutto, quasi privo di semi e dalla forma elegante, si distingue per il profumo straordinario e il succo dal sapore delicato, mai troppo acido né amaro. Il Limone di Rocca Imperiale è utilizzato per aromatizzare torte, sorbetti e gelati, ma anche per esaltare primi piatti e secondi di pesce, come nella ricetta dei bocconcini di merluzzo con salsa di limone. La sua scorza, grattugiata o infusa, impreziosisce tè, cocktail e prodotti da forno. Grazie alla sua qualità superiore, il Limone di Rocca Imperiale è protetto dalla denominazione IGP, che tutela un sapere agricolo tramandato di generazione in generazione.

I limoni di Rocca Imperiale IGP.
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LE GUANCE DI CANONICO DI CASTEL GANDOLFO

Castelgandolfo (RM)
Affacciato sulle sponde tranquille del lago Albano, Castel Gandolfo è uno dei borghi più affascinanti dei Castelli Romani. Famoso per essere la storica residenza estiva del Pontefice, conserva un centro storico raffinato, impreziosito da palazzi barocchi, ville nobiliari e giardini curati che si affacciano su uno dei paesaggi più suggestivi del Lazio. Tra sentieri panoramici, vigneti e terrazze fiorite, Castel Gandolfo regala un’armonia unica tra natura, arte e spiritualità.
In questa cornice unica, il paesaggio si tinge dei toni caldi delle Guance di Canonico, una varietà di pesche che deve il nome alle guance rosee e paffute dei canonici romani. Coltivate sui fertili terreni vulcanici che circondano il lago Albano, queste pesche si distinguono per la loro dolcezza intensa, la polpa succosa e il profumo inebriante. Gustate fresche, magari durante una passeggiata tra i vigneti o nei giardini storici, oppure trasformate in conserve e dolci genuini, queste pesche rappresentano un autentico patrimonio gastronomico locale.
Una storica sagra a loro dedicata si svolge all’inizio di agosto (quest’anno l’1-2-3 agosto), con un ricco programma che prevede la benedizione delle pesche nella Chiesa, visite guidate ed eventi folkloristici.

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LE PESCHE DI VOLPEDO

Volpedo (AL)
Immerso tra i paesaggi verdi e collinari della Bassa Val Curone, al confine tra Piemonte e Lombardia, Volpedo è un borgo ricco di fascino e di storia contadina. Celebre per aver dato i natali al pittore Giuseppe Pellizza, autore del celebre “Quarto Stato”, conserva un’anima autentica fatta di piazze silenziose, cascine in pietra e scorci pittoreschi tra i frutteti. Qui, il tempo sembra seguire ancora i ritmi della natura e delle stagioni.
In questo angolo rigoglioso del Piemonte, maturano sotto il sole le profumate Pesche di Volpedo, raccolte a mano con pazienza e attenzione per garantire un frutto sempre perfetto. A polpa gialla o bianca, queste pesche si distinguono per la loro dolcezza, la consistenza vellutata e la bellezza del colore. Vengono raccolte in modo scalare, senza fretta, affinché ogni frutto arrivi sulla tavola ancora carico del calore estivo. Ideali da gustare fresche o da trasformare in dolci, crostate e conserve, raccontano una storia di dedizione, tradizione e rispetto profondo per la terra.
Una rinomata sagra dedicata a questo prezioso prodotto si tiene ogni anno nel mese di luglio.

I pescheti di Volpedo.
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I FICHI DI MARUGGIO

Maruggio (TA)
Tra i muretti a secco e gli uliveti secolari del Salento jonico, Maruggio sorge a pochi chilometri dal mare, in una terra generosa e solare, ricca di storia e bellezza. Antico feudo dei Cavalieri di Malta, questo borgo della provincia di Taranto conserva ancora oggi un centro storico compatto, punteggiato da chiese barocche, corti interne e vie lastricate di pietra chiara. Maruggio è anche sinonimo di tradizioni rurali vive e autentiche, legate al ritmo delle stagioni e ai doni della campagna.
Durante i mesi estivi le campagne di Maruggio si trasformano in un teatro di colori e profumi. Qui, i fichi vengono raccolti con cura da intere famiglie che, armate di panieri, lavorano tra gli alberi secolari. I frutti maturi, oltre ad essere gustati freschi, vengono spaccati a metà e lasciati essiccare al sole su graticci di canne, girati più volte per ottenere la giusta consistenza. Dopo l’essiccazione, i fichi vengono farciti con mandorle tostate, cannella, cacao amaro e scorza di limone, quindi cotti in forno per trasformarsi nei celebri fichi cucchiati. Questa tradizione, carica di memoria e gesti condivisi, regala un dolce che sa di famiglia, di estate e di antiche saggezze contadine.

I fichi di Mauggio
LA BORSA DELLA SPESA
Ogni borgo, con i suoi frutti e le sue tradizioni, è un invito a scoprire un’Italia autentica, fatta di sapori veri, di storie familiari e di paesaggi che restano impressi nella memoria. Un viaggio tra i profumi e i colori dell’estate che ci ricorda quanto siano preziosi i legami tra uomo, natura e cultura. A conclusione di questo viaggio tra i sapori e le tradizioni più autentiche dei nostri borghi, è importante ricordare che la valorizzazione dei prodotti tipici locali non è solo un modo per tutelare la memoria storica e culturale dei territori, ma anche un’opportunità concreta per sostenere un consumo più consapevole e sostenibile.
Il nostro Paese è un mosaico incredibile di sapori: dalle valli alpine fino alle isole più remote, ogni territorio custodisce prodotti unici, frutti di tradizioni secolari e di una biodiversità sorprendente. Accanto ai fichi di Maruggio, alle pesche di Castel Gandolfo e Volpedo, ai limoni di Albori e Rocca Imperiale, tutti raccontati in questo viaggio estivo, esiste un patrimonio immenso di eccellenze agroalimentari che meritano di essere conosciute, scelte e valorizzate.
Proprio per orientarsi tra i prodotti della terra e del mare, è nata La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di BMTI in collaborazione con Italmercati Rete d’Imprese, che accompagna i consumatori nel riconoscere ciò che è davvero di stagione, suggerendo i prodotti migliori in base alla disponibilità, alla qualità e al prezzo. Questo strumento non solo guida verso scelte più consapevoli e sostenibili ma aiuta anche a comprendere meglio il valore dei prodotti italiani, rispettando i cicli naturali e promuovendo filiere locali che lavorano con dedizione e responsabilità.
Oltre a segnalare ciò che conviene acquistare, il servizio offre spunti pratici e curiosità: consigli nutrizionali di nutrizionisti e gustose ricette dello chef, trucchi per ridurre gli sprechi in cucina, approfondimenti su diversi comparti agroalimentari, come i latticini, l’olio d’oliva, il pesce azzurro o i cereali. Una vera e propria bussola per chi vuole fare la spesa con maggiore consapevolezza, un gesto quotidiano che può diventare una scelta di cultura, gusto e rispetto per il territorio.
Scopri di più su: laborsadellaspesa.it
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18 luglio 2025
