Adotta a distanza la tradizione del borgo con I Borghi più belli d’Italia e Coltivatori di Emozioni. Con una novità: la possibilità di vivere di persona delle esperienze indimenticabili!
Una collaborazione che si rinnova anche per tutto il 2022, quella fra l’Associazione I Borghi più belli d’Italia e la piattaforma di social farming Coltivatori di Emozioni che punta alla riscoperta e alla promozione dei borghi valorizzando le tradizioni agricole ed enogastronomiche e sostenendo le eccellenze e i piccoli produttori agricoli dei borghi.
Con una novità: la piattaforma di social farming accoglie quest’anno nuove storie ed esperienze di imprenditori agricoli che operano nei territori dei Borghi più belli d’Italia.
Così come la start up lavora dal 2018 per sviluppare una rete di sostegno per le colture italiane, la rete dei Borghi più belli d’Italia, che oggi conta 330 comuni, nasce nel 2001 per rispondere all’esigenza di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, storico, ambientale presente nei numerosissimi piccoli borghi italiani – spesso ai margini dei flussi turistici e dei conseguenti risvolti economici e sociali – e per questo a rischio di spopolamento.
Unite da una visione comune, le due realtà hanno promosso l’iniziativa Adotta l’agricoltore del borgo, per supportare i piccoli produttori dei Borghi più belli d’Italia.
Sulla Pagina della campagna presente sui portali di entrambe le organizzazioni sarà possibile scoprire le storie degli imprenditori agricoli dei borghi e aderire all’iniziativa, scegliendo chi “adottare” tra i produttori locali presenti sul territorio nazionale: dai vini piemontesi di Daniele nel borgo di Cocconato, al miele di Vieri a Scarperia e Piero in Toscana; dal tartufo umbro di Lugnano in Teverina di Marco e Catia, fino alla produzione di formaggi di Ascenzo ad Oratino in Molise. E poi le aziende che sono recentemente entrate a far parte della piattaforma, come la Coop.Fer-Menti Leontine di San Leo in provincia di Rimini che ha unito le piccole attività locali e ha permesso la riapertura dell’antico forno del centro storico che era stato chiuso dopo 60 anni di attività; oppure l’azienda agricola Anna Paola Fasoli a Pettorano sul Gizio, in provincia de L’Aquila che coltiva il “mugnolo”, un ortaggio ibrido a metà tra il cavolo e la rapa, strettamente legato alla territorialità e alla tradizione del paese.
Inoltre grazie alla nuova collaborazione con il tour operator di riferimento dei Borghi più belli d’Italia, BITN Borghi Italia Tour Network, a partire da quest’anno i sostenitori avranno anche la possibilità di vivere – o di regalare – un’esperienza nel borgo supportato: un esclusivo pacchetto in cui, unitamente ai prodotti dell’azienda, si riceverà anche un voucher da poter usare in diversi periodo dell’anno, per conoscere più da vicino i produttori e i borghi. Ad esempio, a Castel San Pietro Romano sarà possibile visitare l’imponente rocca medievale della famiglia Colonna, andare alla scoperta dell’area naturale protetta della Valle delle Cannucceta e assistere alla tradizionale preparazione del Giglietto, il biscotto tipico – Presidio Slow Food – preparato con cura dalle sapienti mani di Laura e Erminia del Panificio Biscottificio Fiasco. Nel cuore della val Peligna il comune di epoca romana di Pettorano sul Gizio rappresenta l’unico caso di centro urbano inserito all’interno della riserva naturale del “Monte Genzana Alto Gizio”. Qui, insieme ad Anna Paola, si potrà sperimentare la raccolta dei mugnoli (o mognele nel dialetto locale) e preparare ricette tipiche a base dell’antico ortaggio. Infine nel borgo molisano di Oratino, affacciato sulla Valle del Biferno, dopo una giornata trascorsa nell’azienda agricola di Giovanna, sarà possibile visitare il Palazzo Giordano, testimonianza dell’importanza medievale del borgo e la Rocca di Oratino, set cinematografico del film di Sergio Castellitto “Non ti muovere”.
“Anche quest’anno – dichiara Fiorello Primi, Presidente dei Borghi più belli d’Italia – vogliamo continuare a sostenere l’attività, spesso “eroica”, di piccoli imprenditori agricoli che hanno scelto, nonostante le difficoltà, di operare nei luoghi dove ancora sono forti le tradizioni agricole e artigianali. Il sostegno dato da chi sceglierà di aderire a questa campagna sarà il sostegno alla tutela delle tradizioni locali, alla cultura enogastronomica e alla tutela del paesaggio rurale. Tutti elementi fondamentali del vivere italiano e fortemente attrattivi per un turismo sia nazionale che internazionale. Un piccolo gesto che, soprattutto in un periodo così difficile, potrà permettere a questi piccoli imprenditori di continuare nella loro meritoria attività”
https://www.coltivatoridiemozioni.com/borghipiubelliditalia/
Chi è Coltivatori di Emozioni:
Coltivatori di Emozioni è la prima piattaforma italiana di social farming che a partire dal 2018 sostiene le piccole aziende agricole e i suoi prodotti, incentiva il recupero di borghi antichi a rischio di abbandono e difende il patrimonio storico delle colture tradizionali tramite l’adozione a distanza dei coltivatori e delle loro tradizioni agricole. Ad oggi CdE è presente in oltre 18 regioni italiane, con 45 agricoltori aderenti.