Altri 8 borghi entrano a far parte dell’Associazione: salgono così a 334 i Borghi certificati come più belli d’Italia.
Nell’ultimo Consiglio Direttivo tenutosi recentemente, su proposta del Comitato Scientifico sono stati ammessi all’interno dell’Associazione 8 nuovi borghi, che si vanno ad aggiungere ai 12 ammessi a fine 2021:
- Bagnara di Romagna (RA)
- Deiva Marina (SP)
- Gesualdo (AV)
- Ingria (TO)
- Miglionico (MT)
- Rosazza (BI)
- Varzi (PV)
- Lollove (NU) – come Borgo Ospite
che si vanno ad aggiungere a quelli entrati a fine 2021, ossia:
- Alberobello (BA)
- Bellano (LC)
- Buccheri (SR)
- Calascibetta (EN)
- Campiglia Marittima (LI)
- Castelnuovo di Porto (RM)
- Crecchio (CH)
- La Maddalena (SS)
- Luserna (TN)
- Nocera Umbra (PG)
- Petritoli (FM)
- Pieve Tesino (TN)
Con questi nuovi ingressi, l’Associazione rafforza la propria presenza sul territorio nazionale raggiungendo i 334 Borghi, tutti valutati positivamente dopo il procedimento di certificazione, che conta 72 parametri, a sua volta certificato ISO9001. Sono ormai circa 900 i comuni che hanno chiesto di essere valutati per essere ammessi nell’associazione. La lista di attesa è ancora è abbastanza lunga, a dimostrazione dell’interesse che i comuni (sotto i 15.000 abitanti nell’intero territorio comunale e non più di 2.000 nel borgo) hanno nei confronti dell’Associazione. Il procedimento è molto articolato e complesso proprio per scoraggiare la richiesta da parte di Comuni che non siano consapevoli del possesso degli elementi necessari per essere valutati positivamente. Per i Comuni che ottengono il riconoscimento si tratta di una grande occasione di sviluppo sia economico che sociale ma anche di assumere una responsabilità importante nei confronti degli altri componenti la rete e, più, in generale nei confronti dell’Italia dei Borghi. La serietà e la rigidità della selezione è una garanzia nei confronti dei potenziali visitatori italiani e stranieri e un incentivo, anche per coloro che non vengono ammessi, a migliorare il livello qualitativo della vita per i residenti e il sistema di accoglienza e di ospitalità per turisti e visitatori.
“Accogliamo con un caloroso benvenuto – dichiara Fiorello Primi – i borghi nuovi arrivati, congratulandoci con loro per aver superato l’iter di valutazione per l’ammissione nella nostra Associazione che, sempre di più e sempre meglio, vuole rappresentare una punta avanzata del sistema dei Borghi in Italia. Un sistema e una rete che, anche a seguito degli effetti della pandemia, ha assunto una primaria importanza per uno sviluppo del nostro Paese più sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Ci sono Borghi già affermati che portano ulteriore notorietà all’Associazione e altri che, pur essendo ugualmente affascinanti e ricchi di tesori artistici e culturali, sono meno conosciuti e hanno bisogno del traino dell’Associazione per farsi conoscere e apprezzare. E’ questo il vantaggio che offre la nostra rete ed è per questo che chiediamo ancor una volta al governo nazionale che sta elaborando il piano di investimenti relativi a PNRR, una particolare attenzione e una lungimirante strategia per dare a queste fondamentali entità territoriali e comunitarie i mezzi e gli strumenti necessari per continuare ad essere la vera spina dorsale dell’Italia”.
Altri 8 borghi entrano a far parte dell’Associazione: salgono così a 334 i Borghi certificati come più belli d’Italia.
Nell’ultimo Consiglio Direttivo tenutosi recentemente, su proposta del Comitato Scientifico sono stati ammessi all’interno dell’Associazione 8 nuovi borghi, che si vanno ad aggiungere ai 12 ammessi a fine 2021:
- Bagnara di Romagna (RA)
- Deiva Marina (SP)
- Gesualdo (AV)
- Ingria (TO)
- Miglionico (MT)
- Rosazza (BI)
- Varzi (PV)
- Lollove (NU) – come Borgo Ospite
che si vanno ad aggiungere a quelli entrati a fine 2021, ossia:
- Alberobello (BA)
- Bellano (LC)
- Buccheri (SR)
- Calascibetta (EN)
- Campiglia Marittima (LI)
- Castelnuovo di Porto (RM)
- Crecchio (CH)
- La Maddalena (SS)
- Luserna (TN)
- Nocera Umbra (PG)
- Petritoli (FM)
- Pieve Tesino (TN)
Con questi nuovi ingressi, l’Associazione rafforza la propria presenza sul territorio nazionale raggiungendo i 334 Borghi, tutti valutati positivamente dopo il procedimento di certificazione, che conta 72 parametri, a sua volta certificato ISO9001. Sono ormai circa 900 i comuni che hanno chiesto di essere valutati per essere ammessi nell’associazione. La lista di attesa è ancora è abbastanza lunga, a dimostrazione dell’interesse che i comuni (sotto i 15.000 abitanti nell’intero territorio comunale e non più di 2.000 nel borgo) hanno nei confronti dell’Associazione. Il procedimento è molto articolato e complesso proprio per scoraggiare la richiesta da parte di Comuni che non siano consapevoli del possesso degli elementi necessari per essere valutati positivamente. Per i Comuni che ottengono il riconoscimento si tratta di una grande occasione di sviluppo sia economico che sociale ma anche di assumere una responsabilità importante nei confronti degli altri componenti la rete e, più, in generale nei confronti dell’Italia dei Borghi. La serietà e la rigidità della selezione è una garanzia nei confronti dei potenziali visitatori italiani e stranieri e un incentivo, anche per coloro che non vengono ammessi, a migliorare il livello qualitativo della vita per i residenti e il sistema di accoglienza e di ospitalità per turisti e visitatori.
“Accogliamo con un caloroso benvenuto – dichiara Fiorello Primi – i borghi nuovi arrivati, congratulandoci con loro per aver superato l’iter di valutazione per l’ammissione nella nostra Associazione che, sempre di più e sempre meglio, vuole rappresentare una punta avanzata del sistema dei Borghi in Italia. Un sistema e una rete che, anche a seguito degli effetti della pandemia, ha assunto una primaria importanza per uno sviluppo del nostro Paese più sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Ci sono Borghi già affermati che portano ulteriore notorietà all’Associazione e altri che, pur essendo ugualmente affascinanti e ricchi di tesori artistici e culturali, sono meno conosciuti e hanno bisogno del traino dell’Associazione per farsi conoscere e apprezzare. E’ questo il vantaggio che offre la nostra rete ed è per questo che chiediamo ancor una volta al governo nazionale che sta elaborando il piano di investimenti relativi a PNRR, una particolare attenzione e una lungimirante strategia per dare a queste fondamentali entità territoriali e comunitarie i mezzi e gli strumenti necessari per continuare ad essere la vera spina dorsale dell’Italia”.