All’asta a New York la Madonna di Santa Fiora di Luca della Robbia.
Appello del Comune: “Riportiamola a casa”.
Il Comune di Santa Fiora lancia un appello a mecenati, Fondazioni, Istituzioni bancarie, Regione e Governo per l’acquisto di questa straordinaria terracotta invetriata che andrà all’asta da Sotheby’s il prossimo 28 gennaio, con un valore di stima tra i 700mila e il milione di dollari.
La collezione di ceramiche Robbiane di Santa Fiora è una delle più imponenti al mondo. Il Comune vorrebbe arricchirla di uno straordinario pezzo: una Madonna col bambino, chiamata “La Madonna di Santa Fiora”, attribuita a Luca della Robbia e datata 1440/1450, che andrà all’asta da Sotheby’s, a New York, il prossimo 28 gennaio, con un valore di vendita di partenza stimato tra i 700mila e il milione di dollari.
Il Comune di Santa Fiora ritiene fondamentale poter “riportare a casa”, nel suo territorio d’origine, quest’opera stupenda e lancia un appello a investitori e mecenati, Fondazioni e Istituzioni bancarie, al Ministro della Cultura e alla Regione per l’acquisto.
Questo rilievo in terracotta invetriata fu commissionato dalla famiglia Sforza di Santa Fiora a Luca della Robbia, nel decennio che ha visto la nascita dell’arte robbiana. La collocazione iniziale dell’opera, secondo quanto riportato da un catalogo del 1904, potrebbe essere stata la chiesa di Santa Chiara a Santa Fiora, in via delle Monache.
Il rilievo in terracotta invetriata ha dimensioni 47,2 per 38,9 cm e 10,1 cm di spessore. Le figure sono bianche su sfondo turchese, con cornice smaltata in bianco, strisce e dischi blu a imitazione di un prezioso intarsio in marmo.
“Per Santa Fiora sarebbe straordinario far rientrare questo bellissimo pezzo che diventerebbe elemento centrale della nostra collezione di Robbiane – afferma il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi – siamo disponibili a fare la nostra parte ed a stanziare delle risorse ma il prezzo è proibitivo per il nostro Comune. Ecco perché lanciamo un appello a imprenditori o collezionisti perché possano acquistare l’opera e intanto farla almeno rientrare in Italia. Dopo, cercando il sostegno di Fondazioni, Istituzioni bancarie e privati cittadini, potremmo avviare un percorso per farla tornare a Santa Fiora. Lanciamo anche un appello al Ministro della Cultura perché faccia quanto in suo potere per poter riportare la Madonna in territorio italiano, possibilmente a Santa Fiora. L’opera potrebbe essere collocata all’interno del Museo di Palazzo Sforza, dove sarà custodita anche la preziosa collezione privata di dipinti e documenti storici che Francesco Sforza Cesarini ha ceduto al Comune in comodato d’uso per i prossimi 15 anni. Santa Fiora è stata per secoli Capitale di una Contea e oggi possiamo raccontare questo passato illustre, grazie ai progetti concreti e lungimiranti messi in campo dal Comune, per valorizzare ed arricchire lo straordinario patrimonio storico e artistico del nostro piccolo borgo. Certo vedere che la Madonna di Santa Fiora viene venduta a New York ad un prezzo così importante da una parte ci addolora ma dall’altra ci rende orgogliosi del patrimonio artistico che è rimasto da noi”.
“Ci uniamo all’appello del Sindaco di Santa Fiora – dichiara Fiorello Primi, Presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia – per riportare l’ opera d’arte nel contesto originale per il quale fu commissionata e realizzata. Soprattutto nei piccoli borghi questo diventa assolutamente importante per richiamare nella memoria collettiva l’importanza di un passato che è una base identitaria fondamentale. Massimo sostegno quindi al Comune con la speranza che un’opera così importante possa “ritornare a casa” dopa tante peregrinazioni.
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