IL FASCINO AUTUNNALE DELLA VALLE DEL TURANO E DEI SUOI BORGHI.
La Valle del Turano in autunno è un luogo che diventa particolarmente affascinante per diversi motivi, soprattutto legati alla varietà del paesaggio, alla presenza di una ricca vegetazione e alla collocazione geografica dei borghi.
I boschi che circondano la valle sono composti da una grande varietà di alberi decidui, come faggi, querce, castagni e aceri, che in autunno si tingono di una gamma di colori che spaziano dal giallo brillante al rosso intenso, creando un vero spettacolo cromatico.
Lo specchio d’acqua del Lago del Turano crea una dimensione ancora più suggestiva, con il riflesso degli alberi sull’acqua cristallina e il contrasto tra il turchese del lago e le calde sfumature delle foglie autunnali, un effetto visivo spettacolare.
I borghi della Valle del Turano – Paganico Sabino, Castel di Tora e Collalto Sabino – sono collocati in un questo contesto straordinario dal punto di vista non solo paesaggistico, ma anche storico e culturale, per vivere un’esperienza sul territorio veramente unica.
Ph Fernando Bernardi
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Paganico Sabino, le Gole dell’Obito e la Sagra della Castagna
Paganico Sabino è un borgo che sorge all’interno della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia. Il territorio comunale è compreso tra i 530 mt di altitudine del Lago del Turano ed i 1438 mt di altitudine del Monte Cervia. Il borgo presenta un centro storico ben conservato, con le sue stradine strette e tortuose, le case in pietra e le piazzette nascoste. Situata nel punto più alto del borgo, la Chiesa dell’Annunziata che custodisce affreschi del XIV secolo. Paganico Sabino si affaccia con aspre pendenze a strapiombo sul lago del Turano. Il paesaggio circostante è formato da fitti boschi di faggi, querce e castagni. Sul versante sud-ovest a circa 750 mt di altitudine, su un’aspra parete rocciosa si manifesta la presenza di numerose grotte e sporgenze rocciose ricoperte alla sommità dal caratteristico ornamento del leccio. Il versante Nord scende bruscamente nell’orrido della Gola dell’Obito, scavata dalle acque impetuose del torrente omonimo.
Il foliage nelle Gole dell’Obito a Paganico Sabino è un’esperienza particolarmente affascinante per la sua combinazione unica di paesaggio selvaggio, storia e natura incontaminata. Le Gole dell’Obito sono formate dal torrente che scorre attraverso una stretta valle rocciosa tra i Monti Cervia e Navegna, formando un ambiente spettacolare in ogni stagione. In autunno, il contrasto tra i colori autunnali delle foglie e le pareti rocciose delle gole trasforma il paesaggio in un vero e proprio quadro naturale. Il torrente che scorre lungo il fondo delle gole, specialmente in autunno quando le piogge sono più frequenti, crea delle piccole cascate e giochi d’acqua e rende l’esperienza ancora più immersiva.
Le Gole dell’Obito sono un luogo tutto da scoprire e offrono un’esperienza più intima rispetto ad altre destinazioni più turistiche. Qui si può camminare immersi nella natura, ascoltando solo il rumore delle foglie che cadono e il mormorio del torrente, entrando in connessione profonda con l’ambiente naturale. Inoltre da qualche anno in questo luogo è tornata a nidificare l’aquila e non è raro vederla volteggiare sull’obito in cerca di cibo per i suoi piccoli. In fondo alla gola si trova un ponte romanico, recentemente restaurato, che attraversa il torrente.
Il 3 novembre si terrà a paganico Sabino la Sagra della Castagna paganichese, un evento imperdibile per visitare il territorio e gustare uno dei suoi frutti più pregiati: la castagna vieni infatti preparata secondo le ricette della tradizione, che esaltano perfettamente il gusto di questo prodotto autunnale. In occasione della sagra verrà organizzata un’escursione nelle Gole dell’Obito.
🌰 La 23esima edizione della storica Castagnata Paganichese fra tradizione, natura e storia:
> 9:00 Escursione trekking, livello facile, con partenza direttamente da Piazza Trieste (Paganico Sabino) con guida Camminando Con
> 11:00 Apertura delle esposizioni: “Attrezzi della civiltà contadina” e “Arredi sacri”
> 12:30 Castagnata Paganichese con pasta fatta in casa, salsiccia, bruschetta, cartoccio di castagne a km 0 e bicchiere di vino!
⛅️ In caso di maltempo, la manifestazione si svolgerà interamente al coperto
🚌 Bus-navetta completamente gratuito dal parcheggio al luogo di svolgimento dell’evento
🌿 Manifestazione interamente plastic-free
Paganico Sabino e la Gola dell’Obito – Ph Fernando Bernardi
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Castel di Tora: un borgo da fiaba e un tesoro nascosto.
Un Paesaggio da Favola in uno dei Borghi più belli d’Italia. Immaginatevi di passeggiare lungo le stradine del borgo, circondati da case in pietra e deliziosi vicoli da cui si aprono suggestivi scorci del lago del Turano, su cui Castel di Tora orgogliosamente si affaccia. In cima al borgo svetta la torre esagonale affiancata al possente palazzo baronale. Il borgo è parte del territorio della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia e, alzando lo sguardo, vi troverete immersi in un tripudio di colori: dal giallo intenso degli aceri al rosso fuoco dei faggi, passando per le tonalità calde dell’arancio e del marrone, colori che si rispecchiano nel turchese delle acque del lago. Ogni angolo di Castel di Tora diventa un’opera d’arte naturale, perfetta per essere ammirata e fotografata.
L’autunno a Castel di Tora offre numerose opportunità per vivere esperienze uniche. Ecco alcune idee:
- Escursioni nei boschi: percorrendo i sentieri che circondano il borgo, potrete immergervi completamente nella natura e ammirare da vicino il foliage.
- Gite in barca o in canoa sul lago: una gita in barca o un’uscita in canoa vi permetteranno di godere di una vista panoramica sul borgo e sui boschi circostanti, ammirando i colori dell’autunno da una prospettiva diversa.
- Degustazioni di prodotti locali: assaporate i sapori autunnali, come le castagne, i funghi e i vini locali, in una delle tante trattorie del borgo.
- Eventi e manifestazioni: durante l’autunno, Castel di Tora ospita numerosi eventi e manifestazioni, tra cui sagre, mercatini e feste tradizionali.
Ma Castel di Tora custodisce anche un tesoro nascosto: a pochi chilometri dal centro storico, infatti, si trova il borgo di Monte Antuni, un borgo fantasma che conserva intatto il fascino di un tempo e che veglia sul lago come una sentinella amorevole. Abbandonato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, Monte Antuni è stato lentamente riconquistato dalla natura per poi successivamente essere oggetto di vari interventi di recupero, per farlo ritornare al suo antico splendore. E’ il luogo perfetto per gli amanti delle atmosfere misteriose, che qui possono esplorare le case, la piazza e il Palazzo del Drago, compiendo un vero e proprio viaggio nel passato. Dalla sommità del colle si gode di una vista spettacolare sul Lago del Turano e sui monti circostanti. Infine il labirinto, realizzato all’interno del borgo, è un’esperienza unica per grandi e piccini.
Castel di Tora e Monte Antuni rappresentano un binomio perfetto per gli amanti della storia e della natura. Visitare questi due luoghi significa immergersi in un’atmosfera unica, fatta di storia, leggende e paesaggi mozzafiato. Fra le escursioni più interessanti che si possono fare a Castel di Tora segnaliamo quelle a Monte Antuni, con le associazioni escursionistiche:
- “Camminando Con” : https://www.camminandocon.org/escursioni/escursioni-guidate-borgo-di-monte-antuni-ed-eremo-di-san-salvatore/
- “La Volpe Trek” : https://www.facebook.com/share/1EJSNtErUy/
NB: Tutti i weekend su prenotazione.
Castel di Tora e il borgo abbandonato di Monte Antuni – Ph Fernando Bernardi
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Collalto Sabino: un castello di montagna e un suggestivo canyon.
Collalto Sabino, uno dei Borghi più Belli d’Italia, offre uno spettacolo unico durante la stagione autunnale. Situato a quasi mille metri di altitudine, questo borgo medievale è anch’esso parte del territorio della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia. Il borgo domina il paesaggio circostante con il suo castello, le antiche case in pietra, i vicoli immersi in un silenzio irreale: il visitatore avverte forte il senso della storia e il mistero del tempo che si è fermato. Circondato da boschi e castagneti, immerso in una sorta di sinfonia pastorale dove storia e natura offrono ancora sprazzi di vita autentica, Collalto ha come tutti i paesi di montagna – di montagna “vera”, a tinte forti, selvaggia e incontaminata – un quid difficilmente definibile che ne costituisce il fascino.
L’ autunno, con i colori e i profumi intensi dei boschi, è il tempo perfetto per una visita al borgo, con il paesaggio dei monti sullo sfondo che si tinge di sfumature calde e avvolgenti, creando un’atmosfera magica e romantica. Intorno al borgo una serie di sentieri permette di passeggiare fra castagneti secolari che in questo periodo assumono colorazioni suggestive.
Inoltre, nelle vicinanze del borgo si trova un luogo fantastico: la Forra di Riancoli, un’esperienza indimenticabile e una delle mete più amate dagli appassionati di canyoning in Italia. Questa profonda gola scavata dal torrente offre un percorso avventuroso e suggestivo, caratterizzato da:
- numerose cascate, alcune delle quali raggiungono i 12 metri di altezza, che si possono discendere con l’ausilio di corde, regalando emozioni uniche.
- pozze cristalline: lungo il percorso si incontrano numerose pozze d’acqua cristallina, perfette per rinfrescarsi e tuffarsi.
- Paesaggi mozzafiato: le pareti rocciose verticali e la vegetazione rigogliosa creano un paesaggio selvaggio e affascinante.
La forra è relativamente facile da raggiungere e l’avvicinamento è breve. L’itinerario è adatto sia ai principianti che agli esperti, offrendo un mix di emozioni e divertimento. Il periodo ideale per visitare la Forra di Riancoli va dalla primavera all’autunno, quando le temperature sono miti e il flusso dell’acqua è regolare.
Per cimentarsi in un’esperienza di canyoning o in altre attività da fare sul territorio, occorre necessariamente contattare l’associazione che organizza questo tipo di escursioni:
Hydrovert&Trek : https://www.hydroverttrek.com/canyon-di-riancoli
La Forra di Riancoli – Ph Hydro Trek
Scopri di più su tutte le attività che i tre borghi stanno mettendo in campo attraverso il progetto “Borghi uniti per la rigenerazione della Valle del Turano” finanziato dal PNRR – Next Generation EU:
23 ottobre 2024