Rasiglia
Il borgo delle acque
Borgo Ospite
Comune di foligno
(Provincia di Perugia)
Altitudine
m. 648 s.l.m.
Abitanti
49
patrono
San Macario, 2 maggio
info turismo
– Ufficio Informazioni Turistiche, sede di Rasiglia: Località i Santi, Rasiglia
– Ufficio Informazioni Turistiche, sede di Foligno centro: Porta Romana, Corso Cavour 126
Tel. 0742 354459
servizio.turismo@comune.foligno.pg.it
rasiglia@yahoo.it
https://rasigliaelesuesorgenti.com/
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Il nome
L’etimologia del toponimo Rasiglia deriva dall’aggettivo indeuropeo rəsĭno- ovvero ‘impetuoso’, in unione col paleoumbro -ilia- ‘sorgenti’. Il significato che ne deriva è dunque letteralmente ‘sorgenti impetuose’.
La storia
Rasiglia è una frazione del Comune di Foligno, città ricca di arte, storia e cultura. Il suo centro storico è circondato da un vasto territorio fatto di campagna, colline olivate, montagne e piccoli borghi perfettamente conservati. Tra questi Rasiglia, che dista dalla città solo 18 km, protetta da vincolo di interesse storico-monumentale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il suo nome significa sorgenti impetuose e infatti è soprannominata “il borgo delle acque”, perché è attraversata dall’acqua di sorgente.
Rasiglia è nata dalle acque. Il borgo, infatti, poggia le sue fondamenta su depositi di travertino formatisi per precipitazione chimica del carbonato di calcio da parte della sorgente Capovena, che sgorga abbondante dal sottosuolo poco a monte dell’abitato. Proprio la ricchezza determinata da tale risorsa favorì lo stanziamento in epoche antichissime.
Prima ancora che come centro abitato, l’attuale borgo sorse come insieme di opifici atti a sfruttare la forza motrice e il salto dell’acqua: concerie, gualchiere da panno, filande, tintorie, mulini, capaci di trasformare materie prime come le sementi e il vello della pecora in semilavorati e lavorati. Almeno fin dalla signoria dei Trinci (XIV sec.), del cui passaggio rimane traccia nel rudere dell’antico castello, Rasiglia comincia così a contraddistinguersi per una fiorente attività mercantile, favorita anche dalla sua posizione di crocevia. Mentre a ridosso della sorgente fiorivano gli edifici-macchina, sulla sommità del colle le abitazioni, i luoghi di culto e quelli istituzionali erano collocati entro le mura del Castrum et Roccha Rasiliae, di cui oggi restano visibili tratti delle mura di cinta e il rudere di una torre.
Tra il XIX e il XX secolo, Rasiglia è protagonista di uno straordinario ammodernamento, che le consente un salto da tecniche e tecnologie preindustriali a fonti energetiche e macchinari industriali. Viene installata la prima turbina idroelettrica che, a ridosso della sorgente, sfrutta il salto dell’acqua e produce energia per alimentare un telaio Jacquard e un’intera filiera tessile. In quel periodo il borgo conta ben tre lanifici con annesse tintorie, tre mulini, un ufficio postale, una filiale della Cassa di Risparmio di Foligno, la scuola, varie osterie e locande, a riprova del cospicuo transito di uomini e merci attivo sul territorio.
A seguito del sisma del ’97 Rasiglia subisce un improvviso spopolamente. Il paese resta quasi totalmente abbandonato per ben dieci anni, fino al 2007, quando nasce Rasiglia e le sue sorgenti, un’associazione di promozione sociale volta al recupero e alla valorizzazione dei beni paesaggistici e storico-antropologici del borgo che ha lavorato per risanare le ferite di questo incredibile scrigno dell’Umbria.
Oggi Rasiglia costituisce un vero e proprio parco archeologico-industriale del tessile, esempio unico al mondo di paesaggio creato dal connubio sapiente di acqua e ingegneria umana.
Da non perdere… passeggiare in silenzio per le vie ascoltando il fragore delle cascate, bere acqua fresca di sorgente dalle fontanelle disseminate per le viuzze, scoprire i tesori antropologici nascosti negli opifici, meravigliarsi della straordinaria ricchezza della storia del luogo tramandata da generazioni.
Rasiglia, che dista da Foligno 18 km, è un luogo perso nel tempo, circondato da un paesaggio mozzafiato fatto di colline, montagne e sorgenti d’acqua cristallina.
Il cuore pulsante di Rasiglia è la sorgente di Capovena, che alimenta un intricato sistema idrico che attraversa tutto il borgo, creando un’ambientazione unica e suggestiva. Le sue acque si raccolgono nella vasca detta “La Peschiera”, testimone di secoli di attività legate all’utilizzo dell’acqua, come la lavorazione delle granaglie e della lana. L’importanza della lavorazione tessile per questo piccolo centro è testimoniata dalla presenza di un parco archeologico-industriale del tessile: le tracce di questa gloriosa storia si ritrovano nei resti degli antichi opifici, testimonianze viventi della maestria artigianale e industriale che ha caratterizzato il borgo fino al dopoguerra.
Nel tessuto urbano di Rasiglia emergono le testimonianze dell’antico dominio dei Trinci, signori di Foligno, con l’imponente rudere del castello. All’interno dell’abitato sorge la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (1743) e poco distante il Santuario di Santa Maria delle Grazie del 1450, riccamente affrescato.
Cosa vedere:
- Ex lanificio Accorimboni
- Mulino Angeli
- Mulino Silvestri
- La freccia della democrazia
- Il fuso
- L’opera di canalizzazione
- “La tenta” e il telaio meccanico Jacquard
- La chiesa parrocchiale SS Apostoli Pietro e Paolo
- Il Santuario di Santa Maria delle Grazie
- Il lavatoio
- “Lu purgu”
- La turbina idroelettrica
- Il parco della sorgente Capovena
- La Peschiera
- I ruderi del castello dei Trinci e il cammino di ronda
Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.
L’associazione Rasiglia e le sue sorgenti organizza narrazioni guidate che, a partire dalla sorgente, si snodano tra i canali, gli opifici e i reperti di archeologia industriale.
Rasiglia in fiore (primo weekend di giugno)
Celebriamo la rinascita dopo l’inverno attraverso i colori della fioritura, la sacralità del Corpus Domini, incontri e laboratori culturali legati alla storia del borgo.
Risorgive letterarie – Umbria Green Festival (tra fine agosto e inizio settembre)
Il primo festival letterario umbro a impatto zero che unisce i temi della sostenibilità ambientale a quelli della lotta alle diseguaglianze e alla parità di genere.
Concerti, presentazioni, performance, laboratori per bambini durante tutto l’anno
Rasiglia è incastonata in uno splendido scenario naturale, circondata da monti, boschi e silenzi rigeneranti. Questo la rende un punto di partenza ideale per chi ama l’aria aperta e le attività all’aperto: dai sentieri panoramici per il trekking, alle strade secondarie perfette per la corsa o le escursioni in bicicletta, ogni percorso è un’immersione nel verde e nella quiete dell’Umbria più autentica.
Percorso trekking ad anello: Rasiglia – Volperino – Rasiglia
La rocciata, dolce povero e antichissimo, composto da una sfoglia trasparente tirata a mano ripiena di frutta secca, cacao, amaretti, mele selvatiche e scorza di limone.
Acqua fresca di sorgente accessibile a tutti, gratuita, ecosostenibile, zero emissioni e zero consumo di plastica