Roma 24 giugno 2022
COMUNICATO STAMPA
Piano Nazionale Borghi : L’associazione de I Borghi più belli d’Italia chiede che vengano finanziati tutti i progetti ritenuti ammissibili dalla commissione giudicatrice
Il bando per il finanziamento per la rigenerazione urbana e sociale dei Borghi ha concluso il suo iter con la pubblicazione della graduatoria che ha finanziato i progetti, presentati in forma singola o associata, da 229 comuni sotto i 5.000 abitanti. Sono state messe a disposizione quindi le risorse indicate dal Piano Nazionale Borghi, 1 miliardo e 20 milioni, sia per i comuni, ventuno, che le regioni e le province autonome hanno indicato come destinatari di 20 milioni di euro ciascuno, che per quelli che hanno usufruito di finanziamenti fino a 1 milione e 600 mila euro per un totale di 380 milioni di euro. A breve dovrebbe uscire il bando per destinare 200 milioni di euro alle imprese, esistenti o da creare, all’interno dei borghi assegnatari dei 380 milioni di euro fino ad un massimo di 800 mila euro per borgo. E’ evidente il grande vantaggio acquisito dai comuni che hanno avuto il merito di essere assegnatari di questi finanziamenti in termini di innovazione e, ci auguriamo, miglioramento delle condizioni di vita dei residenti e di attrattività per nuove attività e nuovi residenti. Ma questo è un passato il cui futuro sarà quello della realizzazione nei tempi previsti, giugno 2026, di tutte le opere ed azioni previste nei progetti che, per quanto riguarda l’associazione de I Borghi più belli d’Italia, sono relativi a 33 comuni. Oltre a questi finanziamenti ci sono stati ulteriori fondi destinati al recupero funzionale, all’efficientamento energetico di teatri e cinema, alla prevenzione sismica, ai parchi e giardini storici e ai luoghi di culto per oltre un miliardo di euro. Anche su queste linee di finanziamento sono stati approvati progetti di una cinquantina di comuni facenti parte dell’associazione. Quindi tutto bene?
Credo che il governo nazionale e le regioni debbano fare uno sforzo per reperire i fondi necessari al finanziamento di tutti i progetti che sono stati ritenuti ammissibili dalla commissione giudicante sulla linea B del bando Borghi. Sarebbe inammissibile e poco lungimirante sotto tutti i punti di vista, primo fra tutti quello del mancato riconoscimento dello sforzo che tanti Sindaci e amministratori hanno compiuto nel cercare di rispondere al meglio ai numerosi requisiti richiesti per partecipare al bando. Sarebbe poco produttivo per il Paese disperdere queste progettualità oltre a rappresentare una grossa e amara delusione per centinaia di piccoli comuni e delle relative comunità dire che il progetto è meritevole ma che sono finiti i soldi. Non credo che finanziare, magari nel corso dei prossimi due o tre anni, qualche centinaio di progetti possa mettere in crisi il bilancio dello Stato che, tra l’altro, potrebbe chiedere un contributo anche alle regioni. Una operazione di questo genere che ha messo, diciamo alla frusta centinaia di piccoli comuni impegnandoli in una progettazione finalizzata a garantire un futuro alle nuove generazioni borghigiane, in Italia non è mai stata fatta e sarebbe veramente un peccato che tutto questo lavoro venisse vanificato per un “pugno di euro”.
Fiorello Primi
Presidente
I Borghi più belli d’Italia