bettona-stemmaBettona
Il balcone etrusco

Comune di BETTONA
(Provincia di Perugia)
Altitudine
m. 355 s.l.m.
Abitanti
4057 (600 nel borgo)

info turismo
Pro Loco, Corso G. Marconi 23 – tel./fax 075 987235
Comune, Piazza Cavour 14 – Tel. 075 988571
www.prolocobettona.it
www.comune.bettona.pg.it

Lo spirito del luogo

bettona-stemmaIl nome
L’etimo è incerto: dal fenicio Beth-ona che significa “casa maritale”, o più probabilmente da Vetus, “antico”, a sua volta connesso con l’etrusco, da cui Vetumna, il cui significato potrebbe essere “paese degli antichi”, cioè di popoli preesistenti alla venuta degli Etruschi.

 

La storia
IV-III sec. a. C., Vetumna è luogo di certa importanza tra le città etrusche; del periodo restano un tratto della cinta muraria e una tomba. 14 a. C., in epoca romana, dopo il Bellum Perusinum Bettona viene organizzata in municipium e i suoi abitanti iscritti nella tribù Clustumina.
Vi passa la via Amerina, una delle più frequentate strade per il nord. Con l’avvento del cristianesimo la città è evangelizzata secondo la tradizione da San Crispolto, giunto dall’Asia. 548, distruzione ad opera dei barbari guidati da Totila. Il territorio passa quindi sotto il dominio bizantino e in seguito al Ducato Longobardo di Spoleto. 1018, Bettona esce dall’oscurità grazie ai Benedettini che fondano l’abbazia di San Crispolto del Piano, lungamente dipendente dal vescovo di Assisi.
1198, il duca di Spoleto cede parte del ducato alla chiesa e così Bettona dalla sudditanza dell’Impero passa a quella della chiesa. 1223, Bettona è costretta a sottomettersi ad Assisi.
1267, il corpo di San Crispolto, che era custodito in un luogo detto “La Piana”, viene portato dentro le mura nella chiesa omonima.
1352, dopo aver tentato di rendersi autonoma dalla vicina e potente Perugia, Bettona viene assediata, presa e bruciata: i Perugini risparmiano solo le chiese.
1367, il Cardinale Albornoz ordina che la città sia ricostruita in una cerchia di mura più ristretta della precedente, ma più fortificata. 1389-1425, signoria dei Trinci di Foligno.
1425, la città è concessa dal Papa ai Baglioni di Perugia ma gli abitanti si oppongono.
1439-1648, sottomessa con la forza da Malatesta Baglioni, Bettona rimane sotto la signoria della famiglia Baglioni per oltre due secoli, fino a quando passa sotto il dominio diretto della Santa Sede, di cui poi segue le sorti fino alla Unità d’Italia.

Ha sangue etrusco nelle vene, questo paese appollaiato su un colle lungo la strada tra Perugia e Assisi. Il vento che sparge luce e pioggia è imprigionato nel recinto ellittico delle mura medievali, che in molti tratti poggiano sui blocchi d’arenaria della primitiva cinta etrusca. All’antica Vetumna risale forse l’essenzialità delle forme, il senso della misura che sarà poi quello della classicità italiana, e che a Bettona si ammira nel perfetto equilibrio tra i pieni e i vuoti, vale a dire tra le edificazioni storiche, soprattutto medievali e rinascimentali, e gli spazi dedicati a orti e giardini. La percezione della luce, delle trasparenze, dei colori è la stessa che si ha nelle pitture del Perugino, di cui si conserva una splendida Madonna nella pinacoteca Comunale.

Dal colle di Bettona, che si trova al centro dell’Umbria, la vista spazia su Perugia, Assisi, Spello, lontane più o meno una ventina di km. Bettona, però, non si limita ad essere ideale punto di appoggio per mete più famose, perché ha anche del suo da far vedere. Innanzitutto, il centro storico è interamente circondato dalle mura, le quali poggiano in parte su quelle originarie etrusche, composte da grosse pietre squadrate in arenaria, visibili per un tratto.
Del periodo etrusco si conserva anche una tomba, mentre il vecchio portone in legno della porta di accesso al borgo, quella di Santa Caterina, rimanda ai tempi guerreschi, quando la sera bisognava sprangare l’uscio e rintanarsi dentro le mura. Il medioevo, a Bettona, parla ovunque. Tra i monumenti più antichi abbiamo la chiesa di San Crispolto, fatta costruire dai monaci benedettini agli inizi del XIII secolo per conservare il corpo del primo vescovo e martire dell’Umbria, patrono di Bettona. L’edificio è a croce latina, la facciata attuale è opera ottocentesca di Antonio Stefanucci, allievo del Vanvitelli. Della primitiva fabbrica romanica rimane solo il campanile cuspidato. Del medesimo periodo, XIII secolo, ma più volte rimaneggiato fino a perdere le forme originarie, è l’oratorio di Sant’Andrea, con bel soffitto ligneo a cassettoni del XVI secolo, altare settecentesco e un interessante ciclo pittorico di scuola giottesca raffigurante la Passione di Cristo, datato 1394. Ma la chiesa più importante è la collegiata di Santa Maria Maggiore, edificata agli albori del cristianesimo, ingrandita e riconsacrata nel 1225 e restaurata nell’attuale stile neoclassico negli anni 1803-1816. Della struttura romano-gotica resta solo una cappella. Ad affrescare l’abside si è prestato nel 1939 il futurista Gerardo Dottori. Notevoli sono l’altare maggiore, adornato da un ciborio a forma di tempietto con cupola, l’abside e le finestre con vetrate istoriate a fuoco. Per quanto riguarda l’architettura civile, spiccano il palazzetto del Podestà, costruito nel 1371, oggi sede della pinacoteca Comunale; palazzo Biancalana, della prima metà dell’Ottocento, dove sono in corso i lavori per la realizzazione del Museo Archeologico che verrà annesso all’attuale pinacoteca; palazzo Baglioni, dove morì, la vigilia di Natale del1531, il condottiero Malatesta IV Baglioni, la cui famiglia rimase padrona di Bettona dal XV al XVII secolo.
Appena fuori il borgo troviamo la settecentesca villa del Boccaglione disegnata dal Piermarini e la chiesetta d’impronta romanica di San Quirico. La Badia di San Crispolto, fondata dai monaci benedettini intorno all’anno Mille, da dove è cominciata la storia dell’attuale Bettona, è invece una casa privata.

Piaceri e Sapori

Tennis e bocce presso il Parco di Sant’Antonio, passeggiate fuori le mura verso monte, mountain bike ed escursioni a cavallo presso gli agriturismi.

La bellezza del paesaggio, la ricchezza di opere d’arte, la vicinanza a centri culturali, la salubrità dell’aria insieme con la compattezza del borgo arroccato all’interno delle sue mura, creano
la giusta armonia. Il territorio comunale è compreso nella Comunità Montana Monti del Trasimeno, che provvede alla realizzazione di percorsi verdi attrezzati.

bettona-bustoPinacoteca Comunale, piazza Cavour: nelle sale di palazzo Biancalana e del palazzetto del Podestà sono custodite opere importanti quali la Madonna della Misericordia e il Sant’Antonio del Perugino, una pala d’altare di Jacopo Siculo, l’Adorazione dei pastori di Dono Doni e altre del Della Robbia, di Giuseppe di Ribera, di Fiorenzo di Lorenzo, per lo più provenienti da chiese locali. Nella raccolta archeologica della pinacoteca si conservano una lapide con iscrizioni etrusche, frammenti di sarcofagi romani, due cippi fallici con iscrizione etrusca.
È in fase di realizzazione il Museo Archeologico con nuove sale espositive per i reperti etruschi e la possibilità di accedere al pozzo del 1497 rinvenuto in piazza Cavour durante i lavori di ripavimentazione.

Festa del Patrono San Crispolto,
11-12 maggio.

Bettona sotto le Stelle,
giugno-luglio: eventi culturali, concerti, musica classica, teatro e danza.

Sagra dell’Oca,
ultima settimana di luglio: degustazione di prodotti tipici all’aperto.

Sagra Musicale Umbra, settembre: concerti di musica classica presso la chiesa di San Crispolto.

Torta al Testo: prende il nome da una padella di pietra refrattaria detta “testo”. Sorta di focaccia cotta su questa speciale padella e farcita con affettati e formaggi locali. L’oca arrosto.

Vino e olio di qualità, prodotti legati all’allevamento e alla lavorazione delle carni suine.