Paciano
Silenzio, natura e pace
Comune di Paciano
(Provincia di Perugia)
Altitudine
m. 392 s.l.m.
Abitanti
970 (91 nel borgo)
info turismo
Comune, tel. 075 830186
Ufficio Informazioni Turistiche,
tel. 075 830430
www.comune.paciano.pg.it
info@comune.paciano.pg.it
www.trasimemo.it
Facebook: Comune di Paciano
Il nome
Tre le ipotesi. La più suggestiva è quella che fa derivare il nome dal dio latino Giano, nelle versioni Pax Iani, pace di Giano, Passus Iani, passaggio al tempio di Giano (i cui resti sono ancora visibili lungo l’antica via di collegamento tra Chiusi e Perugia), o Pagus Iani, villaggio dedicato a Giano. La seconda interpretazione è Pagus Dianus, villaggio luminoso, in bella posizione. Infine, Paciano (come in genere i toponimi in -ano) da un nome di origine romana legato al possesso di fondi rustici: Pacius.
La storia
IX secolo, è citata in un documento la curtis di Pacciano Vecchio, l’insediamento più antico situato a monte dell’attuale paese e di cui rimane una torre detta “d’Orlando”.
XII secolo, sull’area domina il Comune di Chiusi; solo alla fine del secolo Paciano, con Castiglione del Lago e Panicale, entra nella sfera d’influenza del Comune di Perugia.
1300 ca., nasce Paciano Nuovo (l’attuale borgo) intorno al castello feudale.
1373, Paciano, insieme a Panicale, è donato da Carlo IV al conte di Toscana Guglielmo di Beaufort, nipote di papa Clemente V, ma questo periodo “toscano” dura solo 3 anni.
1416, Paciano si consegna al condottiero Braccio da Montone che vi ricostruisce il castello. 1489, vi si rifugiano gli Oddi, inseguiti dai Baglioni, signori di Perugia. Il borgo passa in seguito alla Santa Sede e alla città di Perugia.
1643, le truppe del Principe Mathias, fratello del granduca di Toscana Ferdinando II, occupano il paese. Ma poi di nuovo il villaggio torna allo Stato della chiesa.
1798, Paciano passa dal governo pontificio alla Repubblica Romana. Nel periodo napoleonico e della Restaurazione diventa comune aggregato a Panicale. 1860, con un referendum sceglie di appartenere al nuovo Regno d’Italia.
Paciano, piccolo comune in provincia di Perugia, sorge sul monte Petrarvella, a 391 metri sul livello del mare. Classificato tra i borghi medievali più belli d’Italia, fonda il proprio concetto di valorizzazione sull’amore, il rispetto e la cura del proprio paesaggio olivicolo, sulla partecipazione attiva dei suoi nemmeno mille abitanti, consapevoli dell’importanza della sua tutela, l’attivazione di progetti virtuosi di forme di sviluppo economico nel rispetto delle tradizioni e delle tipicità, del paesaggio e delle sue peculiarità. Un paesaggio che è insieme naturale e fortemente umano, che conserva ancora una sua connotazione rurale, espressione delle relazioni tra il presente e le forme ereditate del passato; ricco di memorie, di beni artistici e peculiari caratteristiche paesaggistiche.
La struttura urbana di Paciano, di origine duecentesca, presenta una bella pianta a ventaglio articolata su tre strade parallele collegate da vicoli ortogonali.
Il borgo è racchiuso nella cinta muraria trecentesca lunga circa 600 metri, in cui sono incluse otto torri e tre porte di accesso: la Fiorentina, la Perugina e la Rastrella.
È un luogo di cerniera fra la Toscana e l’Umbria come lo raccontano anche la toponomastica e il culto dei santi, possiamo immergerci in antiche atmosfere con una passeggiata per i vicoli del centro.
Entrando da porta Rastrella ci si trova di fronte palazzo Cennini (XIV secolo), ristrutturato dal cardinale Francesco Cennini intorno al 1500. Il palazzo oggi privato, ha una pianta irregolare, è diviso in due corpi collegati da un camminamento che si trova sopra la porta stessa. L’interno dell’edificio è riccamente decorato, conserva un salone con bella vista su Gerusalemme, altri ambienti con decori e stucchi di gusto Rococò e all’ultimo piano una Cappella secentesca. La facciata sud è caratterizzata dalla torre oggi conosciuta come Rocca Buitoni. La costruzione risale al 1300, dimora privata, nell’ultimo secolo proprietà dei fondatori del marchio italiano Buitoni, i cui discendenti ancora vivono a Paciano. L’edificio è a tre piani, il primo ricco di affreschi del XVI secolo; al suo interno si trovano una cappella anch’essa decorata riccamente.
Incontriamo il pozzo etrusco, ristrutturato negli anni Novanta che ci apre verso il “percorso delle acque di Paciano” che anticamente assicurava acqua al paese. Da visitare Le fonti appena fuori Porta Rastrella e i Lavatoi appena sopra Porta Perugina. Ecco due chiese vicine, la chiesa di San Carlo Borromeo che è stata costruita nel Seicento per opera del cardinale Cennini, ha un bel portale in pietra serena dell’epoca e contiene un Cristo ligneo del 1620, dipinti e decori interessanti.
La chiesa di San Giuseppe, oggi Museo Parrocchiale è risalente al Trecento. Al suo interno è conservato l’antico gonfalone comunale, una tela del 1450 con la Madonna delle Grazie della bottega di Benedetto Bonfigli, reperti etrusco romani, arredi e paramenti sacri. Nel 2000 sotto le intercapedini di protezione sono stati rinvenuti affreschi risalenti al XV secolo, recentemente restaurati. A fianco, in via della Pitalessa, si apre la pinacoteca con l’imponente Crocifissione (1452) di Francesco di Castel della Pieve. Meritano attenzione anche il prezioso polittico di Antonio e Giovanni Sparapane, di cui si conservano due laterali raffiguranti “Santa Mustiola” e “San Pietro apostolo” (1475-78), la “Madonna del Rifugio” (o “Madonna del Davanzale”), proveniente da San Sebastiano assegnata a Bernardino di Mariotto (fine XV secolo) e le preziose tele di Antonio Castelletti (1764-1840)
In piazza Repubblica il palazzo del Municipio è interamente ristrutturato in pietra e conserva una Madonna col Bambino del XVI secolo di Salvio Savini. Di fronte al comune si apre il Teatro dedicato a Sega la Vecchia, con una installazione multimediale nella quale rivedere l’antica tradizione coreutica e un attivo laboratorio per bambini e adulti. Poco distante si apre Palazzo Rossini Circolo di Santa Cecilia, che è stato un importante bene culturale che ha ospitato le prime istituzioni didattiche per l’infanzia e per le ragazze, assieme ad un attiva vitalità teatrale. Negli ultimi decenni rimasto chiuso oggi è stato ristrutturato e riaperto al pubblico con una attività turistica e commerciale. Accanto via del maestro di Paciano Pittore Umbro vissuto tra il primo e il terzo decennio del XIV secolo.
Infine è da notare il seicentesco palazzo Baldeschi, recentemente ristrutturato con giardino pensile da non perdere che ospita matrimoni e performance.
Oggi è sede della Biblioteca Comunale, del Centro Terzo Millennio, dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e del Museo TrasiMemo – Banca della Memoria del Trasimeno. TrasiMemo è il centro per la promozione della cultura locale dedicato all’artigianato e al paesaggio ospita laboratori e attività tutto l’anno. Qui possiamo avere informazioni grazie all’ufficio turistico.
Appena fuori del centro storico si incontrano: la chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta, riccamente dipinta da Guglielmo Ascanio sorta intorno al X secolo. La chiesa di San Sebastiano e il Santuario di Madonna della Stella che conserva affascinanti affreschi manieristi di Scilla Peccennini e anonimo descrittivi anche del mito di fondazione del bel santuario. Da qui riparte il tratto di via Romea che congiunge Paciano a Città della Pieve, un trekking di grande valore naturalistico e culturale.
Altra via per una suggestiva passeggiata si apre sul “paesaggio del Perugino” e collega in 3 chilometri panoramici Paciano a Panicale. Partendo da porta Perugina ci fa incontrare la Torre di Orlando e i resti di Paciano Vecchio. Segue nella passeggiata l’ex convento di Sant’Antonio, risalente al XV secolo da cui nascono molte delle opere pittoriche conservate nella Pinacoteca di Paciano e alla Galleria Nazionale dell’Umbria. Sia la Torre che l’ex convento oggi sono strutture turistiche.
Incontriamo l’antica chiesa “del Ceraseto”, precedente al X secolo in cui si conserva l’affresco di Gianbattista Caporali (allievo del Perugino), all’esterno un’antica pietra rappresentante il Giano Bifronte decora l’edificio. Ci troviamo in un luogo suggestivo per la natura che lo accoglie, e il suo panorama ci prepara agli scorci perugineschi visibili a Panicale.
Tennis, equitazione, nuoto, pesca, trekking a piedi, in mountain bike e a cavallo.
Il clima mite grazie al vicino lago Trasimeno e la dolcezza del paesaggio unite all’ospitalità della sua comunità invitano a stare all’aria aperta: passeggiate, trekking, jogging, montain bike, escursioni a cavallo sono supportate da percorsi di ogni genere: via Romea Germanica, via Francigena, sentieri CAI, ippovie regionali e “Percorsi del Perugino”. Il comune è compreso in una bella area naturalistica, quella del Monte Pausillo,facilmente raggiungibile a piedi, in bici o a cavallo.
Si possono visitare musei, approfondire le conoscenze con visite guidate e vivere un’esperienza artistica o artigianale nei tanti laboratori attivi: disegno, ceramica e tessile a TrasiMemo, arte scultorea al Centro di Arte in via Danzetta o al teatro in piazza della Repubblica. Puoi partecipare ad corso di cucina presso i nostri ristoranti. Frequentare una full immersion english alla scuola English Studio. Se passi durante il corpus domini potresti diventare un maestro infioratore o a ferragosto un carrettista o magari mascherarti nel corteo storico di agosto.
Per informazioni trasimemo@gmail.com
TrasiMemo-Banca della Memoria del Trasimeno, è una banca speciale, i valori conservati sono quelli antichi e contemporanei dei saperi locali, ci sono sale museo, esposizioni e laboratori. Il paesaggio viene narrato guardando al lavoro dell’uomo su questo territorio. L’artigianato locale del ferro, legno, tessile e cotto ci racconta in questo particolare museo delle attività degli uomini e delle donne sul Trasimeno. Qui puoi provare a cimentarti con l’arte del tessile e della ceramica con laboratori e con visite guidate che ti faranno scoprire il territorio come non te lo aspetti.
A pochi passi si trova il Museo Parrocchiale “Don Aldo Rossi” al suo interno è conservato l’antico gonfalone comunale, una tela del 1450 con la Madonna delle Grazie della bottega di Benedetto Bonfigli, reperti etrusco romani, arredi e paramenti sacri. Nel 2000 sotto le intercapedini di protezione sono stati rinvenuti affreschi risalenti al XV secolo, recentemente restaurati. A fianco, in via della Pitalessa, si apre la pinacoteca con l’imponente Crocifissione (1452) di Francesco di Castel della Pieve. Meritano attenzione anche il prezioso polittico di Antonio e Giovanni Sparapane, di cui si conservano due laterali raffiguranti “Santa Mustiola” e “San Pietro apostolo” (1475-78), la “Madonna del Rifugio” (o “Madonna del Davanzale”), proveniente da San Sebastiano assegnata a Bernardino di Mariotto (fine XV secolo) e le preziose tele di Antonio Castelletti (1764-1840), per visite guidate presso ufficio informazioni. Per informazioni trasimemo@gmail.com
Poco distante puoi visitare la scuola di arte contemporanea e provare con l’Associazione SiripArte attività per grandi e piccoli. Per informazioni trasimemo@gmail.com
Festa di Primavera: bancarelle, musica e streetfood per il 22 aprile 2018
Gli espositori vi aspettano per le vie del paese: artigianato, abbigliamento, oggettistica, borse, scarpe, bigiotteria, frutta e verdura, fiori, pane, prodotti tipici e street food. Un giorno speciale per salutare la primavera vivendo i patrimoni cuturali di Paciano con la festosa allegria delle bancarelle, della musica,dei musei aperti e dei workshop.
www.paciano.org facebook paciano eventi per informazioni prolocopaciano@gmail.com
Tappeti floreali artistici:”Infiorata” la domenica del Corpus Domini.
Un lavorio coinvolge Paciano in attesa del clou della manifestazione la domenica mattina del Corpus Domini quando si mette in scena l’arte effimera dell’infiorata.
Le belle vie in mattoni rossi diventano tele decorate con i tappeti floreali, dai disegni a carattere religioso, tradizionale e artistico. È possibile vedere e partecipare contattando l’associazione Infioratori Paciano.
Per informazioni facebook gruppo infioratori Paciano e Paciano Eventi www.paciano.org
Settimana di Ferragosto: ebbrezza e storia con la Corsa dei Carretti e Millennium Paciano
La settimana di Ferragosto vi aspettano sfilate storiche, sfide rionali, musica, eventi culturali ed enogastronomia. Millennium Paciano, nata per celebrare i mille anni della chiesa parrocchiale, è una settimana di attività ludiche ed enogastronomia, accompagnata dal folclore della festa storica. Il 14 e il 15 agosto da non perdere, grazie alla Congrega Gioventù Muscolosa Disertrice della Vanga a Pedale il centro storico si trasforma in una pista per carretti di legno, autoprodotti che sfrecciano con i piloti, volto a terra.
www.paciano.org facebook paciano eventi e congrega gioventù muscolosa disertrice della vanga a pedale
Mille e Una Umbria, pranzo ItinerArte per le vie del centro storico 2 settembre 2018
Mille & Una Umbria, ItinerArte è un pranzo di degustazione per le vie del centro storico nel quale godere del bel clima festoso recentemente innovato dalla Pro-Loco locale. Dalla mattina al tardo pomeriggio ci accompagnano musica, laboratori creativi, visite guidate, spettacoli, bancarelle, animazione per bambini e seminari sui prodotti locali.
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Festa dell’Olio fine ottobre
Presente da millenni nel nostro territorio l’ulivo, oltre a connotare paesaggisticamente questi luoghi, fornisce uno dei componenti basilari della cucina locale tra i più pregiati e inalterati nel tempo. La festa offre la possibilità di degustare varietà di olio appena estratto nella raccolta annuale, mentre il borgo si riscalda con musica, spettacoli e laboratori.
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TrasiMemo. Incontri con gli autori manifestazione ludica per la diffusione della cultura della lettura. I più segreti patrimoni culturali di Paciano accolgono gli autori con le proprie opere. Vedremo meraviglie pubbliche e private guidati da Fai Trasimeno e grazie a Libri Parlanti conosceremo nuove occasioni di umani incontri e lettura. 19 novembre e 8 dicembre 2017, per il 2018 28 gennaio “Giorno della memoria”,18 febbraio, 11 marzo “festa della donna”, 22 aprile e ad Agosto “festival di antropologia” nel giardino di palazzo Baldeschi.
TrasiMemo. Banca della Memoria del Trasimeno conoscere i saperi locali attraverso visite guidate, full immersion e laboratori di arte e artigianato durante tutto l’anno. trasimemo@gmail.com 800 961993
Lo chiamano torciglione per la forma a serpente ed è il tipico dolce natalizio di una cucina insieme semplice e raffinata.
Gli ingredienti sono: mandorle dolci e amare, uova, zucchero, frutta candita, pinoli, chicchi di caffè e liquore alchermes.
Da queste colline dove sovrano è l’ulivo viene un magnifico olio extravergine, apprezzato sulle tavole di tutto il mondo per aroma, gusto, proprietà organolettiche. Da sempre presente nella vita nel borgo, questo prodotto ha ottenuto il riconoscimento dop e segue il ciclo biologico.
Ristorazione
Ristorante “Il Casale” di Mariotti Giuseppina
Dopo 30 anni di attività, qui si può ancora assaporare la bontà della cucina tipica locale e regionale. Sapiente utilizzo dei prodotti tipici del territorio e pane e pasta fatti in casa. Panorama ammirevole.
Vocabolo Cerreto 50
+39 075 830465
+39 3483018414
ristoranteilcasale@hotmail.com