“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”
Andy Warhol
“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”
Andy Warhol
In Italia sono oltre 200 milioni i RAEE dimenticati ossia tutti quei Rifiuti, piccoli o grandi, derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che, non più utilizzate, vengono “abbandonate” nei cassetti, nelle cantine o in scatoloni riposti in soffitta.
Si tratta di apparecchi non più funzionanti o tecnologicamente obsoleti come cellulari, computer, frullatori, sveglie, frigoriferi, lavatrici, televisori, stampanti, tostapane, rasoi, piastre per capelli, ferri da stiro, robot, lampadine e molto altro ancora.
200 MILIONI di elettrodomestici in disuso, in media 8 pezzi a famiglia.
Spesso questa tipologia di rifiuti viene smaltita in modo non corretto, con conseguenze altamente pericolose per l’ambiente e per l’uomo. Ogni rifiuto elettrico o elettronico – infatti – contiene, al suo interno, sostanze dannose che possono causare danni enormi come ad esempio clorofluorocarburi: (presenti nei frigoriferi, congelatori e condizionatori) che raggiungono la stratosfera distruggendo la fascia di ozono e aumentano il rischio di tumori alla pelle, malattie degli occhi e indebolimento del sistema immunitario oppure il piombo (contenuto nelle saldature degli apparecchi) che può provocare effetti tossici acuti e cronici sulle piante e sugli animali e nell’uomo gravi danni al sistema nervoso e danni vascolari e ancora il cadmio (presente in componenti, semiconduttori, tubi catodici di vecchio tipo) che può portare a danni irreversibili ai reni, danneggiamento del sistema osseo e disturbi della crescita. E questi sono solo alcuni esempi…
I RAEE però non sono gli unici rifiuti che, se non smaltiti correttamente e avviati a giusti riciclo, possono arrecare gravi danni all’ecosistema e all’uomo.
Tra questi sono presenti anche le pile siano esse portatili o meno (contenute in molte delle apparecchiature di cui ogni giorno facciamo uso come rasoi, orologi, mouse e tastiere wireless, telecomandi, smartphone, computer portatili e molto altro ancora), gli accumulatori (installati su droni, automobili, muletti e non solo…) e quei rifiuti pericolosi che noi tutti produciamo ogni giorno e da cui siamo circondati (come ad esempio i toner e i consumabili esausti).
I RAEE però, come le altre tipologie di rifiuto sopracitate, contengono anche materie prime riciclabili o nobili, che possono essere recuperate e riutilizzate; creando così nuove risorse e andando a costituire la base dell’economia circolare del Paese.
Ecco perché è importante, anzi fondamentale, riciclare correttamente.
Il Consorzio ecoR’it, Sistema Collettivo multifiliera senza scopo di lucro, si occupa proprio di questo. Dal 2005, anno della nascita del Progetto Pilota, opera a fianco delle aziende per garantire la corretta gestione di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) professionali e domestici ed è operativo anche per la gestione dei rifiuti di pile, accumulatori e fotovoltaico, oltre ad essere il primo promotore di R’iToner, soluzione sicura e completa per la raccolta capillare dei toner esausti di qualsiasi marca e modello. Offrendo inoltre consulenza normativa e tecnica, supporto e formazione a tutte le aziende che ne necessitano.
INSIEME PER L’AMBIENTE
Il Consorzio opera puntando al massimo riutilizzo delle Materie Prime Seconde, MPS, affidandosi unicamente a partner garantiti e certificati sulla base di rigorosi standard di performance ambientali e di efficienza operativa.
ecoR’it:
Da oltre 12 anni la passione e la convinzione di collaborare per un mondo migliore, unita alla costante volontà di preservare l’ecosistema, caratterizzano da sempre i servizi offerti, per questa ragione ogni anno ecoR’it misura volutamente – attraverso il calcolo della carbon footprint e della water footprint – l’impatto che le proprie attività di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti hanno sull’ambiente che ci circonda.
I NUMERI
Nel 2016 ecoR’it ha operato in maniera sostenibile contribuendo al risparmio di 437.048 GJ di energia, pari all’impiego energetico annuo di 253.000 frigoriferi in classe C (ovvero il consumo di oltre 111.000 abitanti equivalenti a una città come Vicenza), recuperando 12.473 tonnellate di Materie Prime Seconde (contro le 10.848 nel 2015) e realizzando un risparmio di CO2 pari a 73.800 tonnellate pari alle emissioni di oltre 36.000 auto3 di media dimensione alimentate a diesel euro 5, che percorrono in media 10.000 km.
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