UN BIGLIETTO GRATIS PER DIRE GRAZIE
A emergenza-pandemia terminata, accesso gratuito al Museo e ai beni monumentali di Asolo per tutti gli operatori sanitari d’Italia che hanno combattuto il Coronavirus

Ingresso gratuito al Museo Civico e a tutti i beni monumentali di Asolo per tutti gli operatori sanitari d’Italia che hanno lavorato o stanno lavorando per l’assistenza ai pazienti da Covid-19 e per il contenimento della diffusione del Coronavirus.

Accadrà quando la pandemia ancora in corso sarà terminata, consentendo la riapertura delle sedi museali e dei beni culturali attualmente esclusi alle visite.

L’idea è stata condivisa dall’Assessorato alla Cultura e Turismo con Cristina Mondin, responsabile dell’ente che gestisce il Museo di Asolo, e vuole fare in modo che la Città dai cento orizzonti, perla turistica momentaneamente chiusa alle frequentazioni del turismo come tutto il resto del Paese, apra un nuovo orizzonte di vicinanza e solidarietà nei confronti di chi si è trovato in prima linea nell’emergenza.

“Quando i Musei Civici e i beni monumentali saranno nuovamente aperti – spiega il Sindaco Migliorini -, nel pieno rispetto di tutte le normative che saranno adottate per la fase successiva alla pandemia, come entrate contingentate, distanze di sicurezza o quello che sarà, il Museo di Asolo, la Rocca, la Torre Civica avranno l’ingresso gratuito per gli operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici radiologi, tecnici di laboratorio, operatori socio sanitari eccetera) di tutta Italia che hanno lavorato contro il Covid-19.”

Per poter usufruire dell’ingresso gratuito, basterà presentare il tesserino di riconoscimento rilasciato dall’Ulss o da altro ente di appartenenza. Gli eventuali accompagnatori avranno uno sconto del 50%. L’iniziativa sarà valida dal momento in cui i beni monumentali saranno riaperti alle visite sino a tutto il 2021.

Asolo, uno dei Borghi più Belli d’Italia, Cittaslow, Città del Vino, Città del Miele, Città dell’Olio, vuole in questo modo ringraziare tutte le persone che hanno lavorato nell’emergenza sanitaria e si sono dedicate a frenare la pandemia, a curare i pazienti o a sostenerne i famigliari.