Borghetto
Un borgo sospeso sul fiume

Comune
di VALEGGIO SUL MINCIO

(Provincia di Verona)
Altitudine
m. 48-178 s.l.m.
Abitanti
16080 (126 nel borgo)

patrono

San Giorgio, 23 aprile

info turismo

Ufficio IAT – Pro Loco Valeggio
Piazza Carlo Alberto 44
Tel. 045 7951880

info@valeggio.com

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Lo spirito del luogo

Il nome
Borghetto, toponimo di origine longobarda che significa “insediamento fortificato”, è il nome del primo abitato sorto nei pressi del punto di guado del fiume Mincio. Valeggio significherebbe “luogo pianeggiante”, anche se la tradizione, in modo più suggestivo, riferisce il toponimo a Vale dium, “Valle degli dei”.

 

La storia
IX sec. a.C., sepolture dell’età del Ferro rivelano la presenza di un insediamento umano nei pressi di Borghetto.
VII sec. a.C., monili di quest’epoca, di chiara fattura etrusca, sono stati rinvenuti vicino alla collina.
IV-I sec. a.C., i Galli, che utilizzavano un punto di attraversamento del fiume, avevano qui un’importante necropoli.
I sec. a.C., la latinizzazione del territorio è attestata da sepolture romane; il guado sul Mincio è “raccordato” dai Romani con le vie consolari.
VIII-IX sec d.C., i Longobardi edificano un primo nucleo abitato sulle rive del fiume, accanto all’antico guado oggi identificabile nei gradoni che scendono a lambire le acque del Mincio; vi aveva sede un Gastald, un ufficiale di dogana che riscuoteva le gabelle per l’attraversamento del fiume.
1145, è ricordato per la prima volta in una bolla pontificia il piccolo monastero di Santa Maria, edificato sulla riva sinistra con funzioni anche di assistenza ai bisognosi di passaggio. Il monastero diventerà poi un’importante Precettoria dell’ordine dei Templari.
1202, dopo infinite dispute tra Mantova e Verona, Borghetto passa a quest’ultima.
Gli Scaligeri, subentrati al Comune, affiancano al guado un primo ponte di legno e costruiscono intorno al piccolo borgo un sistema fortificato, di cui è ancora visibile la torre merlata d’accesso.
1276-1387, gli Scaligeri trasformano Valeggio e Borghetto in munitissime piazzeforti militari.
1387-1402, Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, annette i territori veronesi ai suoi domini.
1393, Gian Galeazzo Visconti dà inizio ai lavori di costruzione del ponte-diga di Borghetto per costruire una barriera difensiva intorno alle sue nuove conquiste veronesi. Il ponte modifica il corso del Mincio a Borghetto, rendendone impraticabile il guado.
1405, con il passaggio alla Repubblica di Venezia si sviluppa l’attività di macinazione dei cereali, frumento e riso, come dimostrano i mulini ad acqua che ancora si affacciano sul fiume. L’impiego dell’acqua del Mincio per irrigare i campi (nel 1553 viene costruito un canale allo scopo) consente lo sviluppo dell’agricoltura.
1796-1814, finita la dominazione veneziana, le guerre napoleoniche portano distruzione e morte.
1814, il territorio è annesso all’Austria nel Regno Lombardo-Veneto, al quale apparterrà fino al 1866 quando, dopo esser stato teatro delle guerre risorgimentali, entra a far parte del Regno d’Italia. Tra il 1859 e il 1866 Borghetto è divisa in due: di là dal Mincio è Austria, di qua Italia.

Valeggio sul Mincio e Borghetto, per lingua, tradizioni e memorie storiche appartengono alla cultura lombardo-veneta e il fatto di essere sorti, nei pressi di un antico guado, un incrocio fra la via d’acqua e quella di terra, ha caratterizzato nei secoli la sua natura di zona di confine e di passaggio, dove il viaggiatore, il pellegrino e il mercante potevano sempre trovare, guerre e carestie permettendo, un buon piatto, un bicchiere di vino e un ristoro sicuro dove riposare. A Borghetto si hanno testimonianze di una thaberna, una sorta di osteria-locanda, già intorno al 1300. E infatti Valeggio sul Mincio, paese-ponte tra due regioni, fin dal ‘700, per adeguarsi al crescente traffico commerciale, ha sviluppato una rete di “locande con stallo” che ad oggi si è tradotta in un numero elevatissimo di ristoranti (più di 60). Un luogo, insomma, destinato al viaggio, all’ospitalità e alla tranquillità che lo scorrere dell’acqua trasmette, vegliato dalle leggende del fiume che hanno regalato a questi luoghi un’atmosfera di magia.

La storia di Borghetto è quella di una zona di confine, un punto di transito strategico, che la storia ha visto più volte contesa da opposti eserciti. Il guado del Mincio era il più comodo e sicuro a sud del Lago di Garda e il fiume stesso fungeva da linea di demarcazione naturale, tra le terre del mantovano e quelle del veronese, una zona di frontiera oggetto di dispute tra le signorie e gli imperi che nei secoli si sono succeduti: i Gonzaga, gli Scaligeri, i Visconti, la Serenissima di Venezia, l’Austria, la Francia. Questi luoghi sono stati anche teatro delle battaglie napoleoniche e degli aspri scontri risorgimentali; nonostante ciò, il verde serpente del Mincio che qui si snoda con saggia lentezza nella pianura, rivela un’Arcadia insospettabile, già decantata da Virgilio, e suscita rêveries senza fine.

 

Il paesaggio è immobile, impassibile, quasi senza tempo e ci riporta al nostro bisogno di sorgenti, alle nostre fonti, come in ogni mito fluviale in cui acqua e sogni si confondono. Passeggiare a Borghetto di sera per vedere un tramonto sul Mincio o quando la nebbia confonde i contorni delle case facendo affiorare solo i merli ghibellini, è come naufragare in un medioevo immaginario.
Borghetto è un pugno di case, un antico villaggio di mulini in completa simbiosi con il suo fiume. Un idillio fluviale, con i tre antichi mulini che sembrano nascere dall’acqua.

Il Ponte Visconteo è una straordinaria diga fortificata costruita nel 1393 per volere di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, per garantire l’impenetrabilità dei confini orientali del suo dominio. Lungo 650 metri e largo 25, ultimato in soli due anni, venne successivamente raccordato al sovrastante castello Scaligero da due alte cortine merlate e integrato in un complesso fortificato di mura e castelli, che si estendeva per circa 16 km nella pianura: il Serraglio.

 

Il Castello Scaligero, dalla sommità della collina, continua a dominare con le sue torri la valle del Mincio e il borgo ai suoi piedi. Della sua parte più antica resta la torre Tonda, singolare costruzione a ferro di cavallo del XII sec., mentre il resto del complesso è databile al XIV secolo. Era dotato di tre ponti levatoi di cui solo uno si è parzialmente conservato.

Nel cuore del borgo, la piccola chiesa di San Marco Evangelista (1759) è la ricostruzione in stile neoclassico dell’antica pieve romanica dedicata a Santa Maria risalente al sec. XI, di cui restano due pregevoli affreschi quattrocenteschi.

Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.

Piaceri e Sapori

Valeggio sul Mincio è il luogo della vacanza completa: parchi acquatici, maneggi, agriturismi, ristoranti e trattorie, itinerari storico-artistici, la ciclabile del Mincio e percorsi per rilassanti escursioni a piedi o a cavallo, oltre ad un ricco calendario di eventi e spettacoli, sono gli elementi che, uniti alla cortesia e alla genuinità dei valeggiani, possono rendere il soggiorno in questi luoghi un momento davvero indimenticabile.

La Valle del Mincio e le colline moreniche che circondano Valeggio sul Mincio sono il luogo ideale per piacevoli passeggiate in compagnia degli amici a quattro zampe, lungo le numerose stradine di campagna che si inoltrano nel verde. In particolare, a Borghetto sul Mincio si può imboccare la Pista ciclabile E6 Peschiera del Garda – Mantova che segue l’argine del fiume Mincio. Questa ciclovia, lunga 45 chilometri, che attraversa le colline moreniche e termina del cuore della pianura padana, è il percorso ideale per gli amanti del cicloturismo. Il punto di partenza si trova sotto la rocca del Ponte Visconteo, da cui è possibile scegliere se proseguire in direzione Nord, verso Peschiera del Garda, o Sud, verso la città dei Gonzaga. Il percorso si sviluppa su piste ciclabili in sede propria e per lo più asfaltate, con segnaletica dedicata. Durante il tragitto è possibile godere di panorami unici, con spazi vasti, campi coltivati e i castelli che contraddistinguono i borghi dell’entroterra gardesano.

Tra i punti d’interesse del paese, è sicuramente da nominare Villa Maffei Sigurtà, sontuosa dimora estiva dei Conti Maffei, signori di Valeggio e di Monzambano, progettata e realizzata su disegno dell’architetto Vincenzo Pellesina (1637-1700) che si ispirò ai famosi capolavori del Palladio. Il suo stile testimonia il passaggio dal barocco al più pulito neoclassico. Nel timpano, sopra la loggia affrescata, una lapide ricorda l’antica investitura della famiglia Maffei.

Quello che fu l’antico brolo della villa è oggi il Parco Giardino Sigurtà, uno spettacolo botanico e naturalistico che si estende per circa 60 ettari. I suoi interminabili spazi verdi si alternano a meravigliose fioriture stagionali, come la famosa Tulipanomania di Marzo e Aprile, quando oltre un milione di bulbi sbocciano in variopinte tonalità. Il Giardino può essere visitato a piedi, in bicicletta, in trenino o con golf-Cart elettrici noleggiabili all’interno, per perdersi fra prati, boschi e laghetti, in un incantevole scenario naturale.

Per rinfrescarsi nelle calde giornate estive, l’ideale è l’oasi verde del Parco Acquatico Cavour, con le sue numerose piscine, dalle diverse ambientazioni, ampi spazi verdi e fantasiosi giochi d’acqua dedicati ai più piccoli, per trascorrere giornate di sicuro divertimento con tutta la famiglia.

Castello Scaligero: le torri del Castello Scaligero sono aperte al pubblico dall’ultimo weekend di Marzo fino a fine Ottobre, ai seguenti orari: 10.00-13.00 e 15.00-18.00, solo il sabato, la domenica e i festivi. Il prezzo per gli adulti è di 2 €, mentre per i bambini e ragazzi fino ai 14 anni l’ingresso è gratuito.

Il cortile panoramico antistante è sempre aperto.

 

Palazzo Guarienti: Questo palazzo in rigoroso stile neoclassico, che ospitò Napoleone Bonaparte, oltre ad essere la sede della Biblioteca Comunale, ospita oggi numerose mostre d’arte e fotografiche e incontri con l’autore per presentazioni di libri ed opere letterarie, in una location storica che dialoga con il futuro.

Mercato dell’antiquariato: Nato nel Giugno del 1994, si svolge ogni 4° domenica del mese, nella piazza centrale del paese e nelle adiacenti vie del centro storico. Ospita più di 100 espositori, accuratamente selezionati dagli organizzatori, per garantire che questo resti nel tempo un appuntamento particolarmente gradito non solo ai visitatori di passaggio, ma anche agli appassionati e ai collezionisti più esigenti, alla ricerca di pezzi di alta qualità, ricercatezza ed originalità. Girando tra i suoi banchi si possono trovare mobili antichi e di modernariato, stampe, tappeti, monete, volumi antichi, porcellane e argenti inglesi, tendaggi e tessuti per l’arredamento, oltre ad altri oggetti di pregiata fattura (www.percorsivaleggio.it)

Valeggio Veste il Vintage: è uno degli eventi più glamour di tutto l’anno. L’appuntamento con la moda, l’abbigliamento, gli accessori d’epoca e il design viene proposto in due edizioni: a metà Maggio per la primavera/estate e a inizio Ottobre per l’autunno/inverno. Partecipano numerosi espositori professionisti, provenienti da tutta Italia, già presenti nelle più note fiere del settore, impegnati anche in attività di ricerca e creazione di archivi storici del costume, preziosa fonte di ispirazione per stilisti, produzioni cinematografiche e redazioni di moda. Valeggio Veste il Vintage è un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso la raffinata tradizione sartoriale anni ’50, i rivoluzionari capi d’abbigliamento anni ’70, il fascino di cappelli d’epoca, bijoux americani, occhiali, borse, valigie e bauli da viaggio (www.valeggiovesteilvintage.it)

Festa del Nodo d’Amore: Tutti gli anni, il 3° Martedì del mese di Giugno, sul Ponte Visconteo di Borghetto sul Mincio, si ritrovano seduti, lungo due tavolate di circa 600 metri, quasi 3000 commensali, per gustare i famosi “Tortellini di Valeggio”, poeticamente denominati “Nodo d’Amore”.

La Festa prende ufficialmente il via con una sfilata di comparse in costume medievale, a rievocare i protagonisti della leggenda da cui la festa prende il nome, e si conclude con un grandioso spettacolo di fuochi d’artificio a tempo di musica, dalle torri del Castello Scaligero.

La prima edizione di questo grande evento risale al 1993 e fu organizzata per celebrare i 600 anni della costruzione del Ponte Visconteo, l’imponente fortificazione voluta da Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, per proteggere i confini orientali dei suoi possedimenti. Ideata e gestita dall’ Associazione Ristoratori, la Festa conta sull’entusiasmo di un paese che vanta un’indiscussa notorietà enogastronomica (www.festanododamore.it)

Fiera di Valeggio sul Mincio (inizio Luglio): in origine dedicata alla sola agricoltura, la Fiera di Valeggio ha via via allargato la sua area di interesse, comprendendo ad oggi tutti i settori produttivi più significativi per il paese: agricoltura, artigianato, industria, commercio ed enogastronomia. Questo tradizionale appuntamento dell’estate valeggiana è stato reso più vivace e dinamico, inserendo molteplici punti musica con piccole band dal sound originale, “Le vie del gusto” allestite in collaborazione con i ristoranti locali dove gustare i piatti tipici locali preparati con prodotti selezioni legati al territorio, e il mercatino delle creazioni artigianali e artistiche, ricco di curiosità. Conclude per tradizione le giornate della Fiera lo spettacolo di fuochi d’artificio, dalle torri del Castello Scaligero.

Tortellini e Dintorni (fine Agosto): grande manifestazione enogastronomica di fine estate, per conoscere e gustare i piatti più prelibati e particolari che Valeggio sul Mincio offre alla tavola: i Tortellini di Valeggio, in sfoglia sottile con ripieno di carne e tutti gli altri tortelli ripieni con le specialità di stagione, la Torta delle Rose, il Dolce Valeggio, i Tortellini di cioccolato, la Pesca di Verona. Il connubio con i vini D.O.C. Custoza e Bardolino completa questo percorso di degustazione, realizzato con il coinvolgimento attivo dei pastifici artigiani, delle pasticcerie, delle cantine e di tutti gli operatori del settore.

Le strade e le piazze di “Tortellini e Dintorni” sono animate da concerti dal vivo: un evento nell’evento che trasforma il centro storico del paese in un grande palcoscenico a cielo aperto. Completa questo meraviglioso viaggio nel gusto, nei sapori e nelle tradizioni, il Mercato d’Eccellenza, dove si posso trovare prodotti alimentari artigianali di alta qualità, proposti da consorzi alimentari e produttori selezionati (www.tortelliniedintorni.net)

La cucina tipica valeggiana è profondamente legata alla tradizione del territorio. L’offerta dei piatti e delle specialità si presenta molto ricca e variegata ed è sicuramente in grado di soddisfare le esigenze di tutti i tipi di clientela, anche per quanto riguarda il servizio, indirizzato ad offrire un momento di ospitalità indimenticabile.

Il piatto più rinomato sono i Tortellini di Valeggio: fatti a mano uno ad uno, sono apprezzati per la pasta sottile ed il ripieno di carni brasate in bianco, dal gusto delicato.  A questi, l’Associazione Ristoratori ha dedicato la leggenda del “Nodo d’Amore” e l’omonima festa annuale sul Ponte Visconteo. Seguono poi altri gustosi piatti tipici del territorio: paste fatte in casa con ripieni di stagione, risotti, trota ai ferri e luccio in salsa con la polenta, carni alla griglia e i bolliti con la tradizionale salsa pearà.

Si chiude con i dolci: tipica valeggiana è la torta delle Rose, un morbido dolce realizzato con pasta lievitata ricca di burro e zucchero che viene arrotolata e disposta nella teglia assumendo la forma di un cesto di boccioli di rose, da gustare con le pesche sciroppate. I vini DOC Custoza, Bardolino e Bardolino Chiaretto costituiscono il naturale abbinamento alle specialità della cucina valeggiana, mentre le grappe della zona chiudono in bellezza il momento conviviale.

È Borghetto stesso, un unicum urbanistico creato in simbiosi con il fiume Mincio. La cosa più bella che offre ai visitatori è infatti un paesaggio naturale di grande respiro e suggestione: le acque del fiume indugiano silenziose tra anse e canneti, dove nidificano numerose specie di uccelli, tra cui i cigni, oche e gallinelle d’acqua, che si increspano e imbiancano in piccole cascate, che fanno da sottofondo alle chiacchiere della gente, raccolte e protette dalle imponenti rocche del Ponte Visconteo.

Ospitalità

Hotel Ristorante Eden

L’Hotel EDEN è a conduzione famigliare, si trova in posizione tranquilla ed è la location perfetta per soggiorni all’insegna del relax e a contatto con la natura. È la base di partenza ideale per passeggiate e gite in bicicletta grazie alla vicinanza della pista ciclopedonale che collega la città Mantova al Lago di Garda o per raggiungere facilmente la città storica di Verona

  Via Don G. Beltrame, 10
  +39 045 6370850
 www.albergoedenvaleggio.com

Corte Regia Relais

Meta ideale per una romantica fuga dalla città dove riscoprire il rilassante piacere della vita. Troverete al suo interno una spaziosa area wellness che vi farà vivere indimenticabili sensazioni, una bellissima piscina Infinity e lussuosissime Suites.

  Via Giotto, 2
  +39 045  795 0018
info@corteregiarelais.it
 www.corteregiarelais.it

B.& B. Apartment Al Mincio

Romantica villa con giardino, nel cuore di Borghetto, con incantevole vista del fiume e del borgo.

  Via M. Buonarroti, 4
  +39 340 3210846
 vacanzealmincio@gmail.com
 www.almincio.it

Ristorazione

Il Borghetto – Vacanze nei Mulini

“Un Mulino sul Fiume per una notte romantica: Suites ampie ed accoglienti in un contesto indimenticabile.”

  Via R. Sanzio 14/A
  +39 0457 952040
  +39 339 8023933
  info@borghetto.it
 www.borghetto.it

Trattoria San Marco

Alla Trattoria San Marco troverete i sapori che si tramandano da generazioni. I tipici tortellini di valeggio fatti in casa sono i protagonisti di un menu ricco di sapori locali per accontentare anche i palati più raffinati.

  Via R. Sanzio 14/A
  +39 045 795 0018
  cafesanmarco@ristoclassique.it
 www.trattoria-sanmarco.it