Agira
La Citta’ Di Diodoro Siculo
Comune di AGIRA
(Provincia di Enna)
Altitudine
m. 824 s.l.m.
Abitanti
7797 (1800 nel borgo)
patrono
San Filippo di Agira, 12 Maggio
info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Vittorio Emanuele 372
Tel :0935 961111
www.comune.agira.en
PRO LOCO : Piazza Francesco Crispi 1
Tel : 0935 961239
www.prolocoagira.it
info@prolocoagira.it
Il Nome
All’epoca di Dionisio, Agira fu governata dal tiranno Agyris, da cui – con grande probabilità – prese il nome nel 339 a.C
La storia
Agira, ubicata al centro della provincia di EnnA è uno degli abitati siciliani più antichi, frequentato sin dal Paleolitico superiore , i dati archeologici più antichi, risalenti al paleolitico superiore, attestano la prima sicura frequentazione umana ad Agira a circa 15.000 anni fa , con gruppi di uomini stanziati alle pendici del monte Teja, sul quale sorge da sempre l’abitato attuale, facendo della città di Agira uno dei più antichi siti di stabilimento umano in Sicilia ancora abitato. Le fonti storiche più antiche riguardanti Agira risalgono al 1° sec. a.C, epoca in cui lo storico agirino Diodoro Siculo, che nella città nacque e visse, scrisse la monumentale Bibliotheca Historica, la prima storia universale riguardante gran parte delle vicende del mondo allora conosciuto. Lo storico fornisce molte informazioni verosimili sulla toponomastica, la topografia ed i monumenti che vi erano nella città durante la sua epoca e di epoche precedenti, egli asserisce l’esistenza di Agira prima della distruzione di Troia.. Già nel V secolo era attiva una zecca , Agira conia monete di bronzo , fino all’età di Timoleonte, ma continuerà l’attività fino ad età romana.Tra la prima età imperiale e il V sec d.C fu città romana , Cicerone parla di Argyrium, così chiamata in periodo romano .In periodo bizantino la città riacquista nuovamente la sua importanza, diventa una città cristiana con l’arrivo di Filippo, monaco di provenienza orientale.Tra il IX e il X secolo il monastero a lui dedicato diventerà il centro più importante della vita monastica di Sicilia sostituendosi all’Abbazia di Santa Maria Latina a Gerusalemme, la più antica fondazione di rito orientale
La cassatella di Agira é un genius loci del territorio ,un prodotto che contraddistingue la città e rappresenta una rinomata e gustosa attrattiva del turismo enogastronomico.
IL CASTELLO MEDIEVALE : Il Castello di Agira fu costruito su una fortezza saracena preesistente. L’attuale schema architettonico risale a una costruzione sveva. Nel 1274 compare nello statuto angioino dei castelli siciliani. Fu parte attiva nella lotta tra Angioini e Aragonesi e tra Aragonesi e Chiaramontani successivamente .Dal castello di Agira, costruito sulla parte più alta del monte Teja, dove l’intero territorio agirino raggiunge la sua altitudine massima di m. 824 s.l.m, si scorge verso Est la costa a Sud di Catania. A Nord, invece, si possono ammirare i tre principali gruppi montuosi della Sicilia: Etna, Nebrodi, Madonie. Questi, in sequenza, costituiscono una possente barriera che da Nord-Est a Nord-Ovest definiscono l’orizzonte settentrionale pertinente ad Agira .
CHIESA DEL SS. SALVATORE : La chiesa del SS. Salvatore sorge, come scrive lo storico agirino Bonaventura Attardi, ove nei tempi antichi situata fu la nostra patria, cioè nel nucleo dell’originario insediamento della città di Agira. La chiesa è ubicata in uno dei quartieri più antichi, proprio sotto la rocca del castello, accanto ai resti della seconda cinta muraria. Il toponimo che si è conservato ancora oggi di “Piazza Roma” e la forma dell’attuale chiesa che presenta simili caratteristiche a quelle delle antiche basiliche romane potrebbero confermare ciò che dice Diodoro. Nel XVII secolo l’edificio ha subìto vari interventi di ristrutturazione; è stata ricostruita la maestosa facciata in stile tardo rinascimentale con elementi barocchi, come testimonia l’iscrizione che riporta la data ancora visibile sul portale, le cui colonne con il timpano troncato rimandano ad un possibile preesistente protiro. Anche il campanile è stato ristrutturato in quel periodo. Oggi sono visibili gli elementi architettonici delle varie fasi costruttive della chiesa: nella parte bassa, infatti, sono elementi di fattura normanna, mentre la sommità mostra elementi secenteschi.
ARON HA QODESH Il prezioso Aron in pietra di Agira d’epoca aragonese, in stile gotico catalano, è tra i più antichi d’Europa e l’unico in pietra poiché solitamente in legno. È datato all’anno ebraico 5214, corrispondente al 1454. Era collocata originariamente nella sinagoga di via Santa Croce, diventata dopo l’espulsione degli ebrei la Chiesa di Santa Croce. Oggi è conservato all’interno della chiesa del SS. Salvatore . L’aron era un armadio sacro che conservava i rotoli della legge la torah.
CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE : Costruita secondo la tradizione sui ruderi di un preesistente edificio di culto pagano, si parla in due documenti del XII secolo che ne dimostrano l’antichità; è stata, infatti, la prima chiesa a ricevere i diritti parrocchiali e ad essere insignita di un collegio di canonici. La pianta è a due navate, divise da quattro archi sostenuti da altrettante colonne di pietra con basi e capitelli romanici. Nell’unica cappella a sinistra è collocata una croce di legno del XV secolo dipinta su entrambe le facce: su quella principale è Cristo in croce; sul retro è Cristo Risorto in tutta la sua gloria mentre nei capocroce sono i simboli dei quattro evangelisti (Leone, Vitello, Aquila, Animale dal volto umano).Degno di particolare menzione è l’altare normanno sito in fondo alla navata di destra, dedicato un tempo alla Madonna della Neve, oggi dedicato alla Madonna della Catena
QUARTIERE DI SANTA MARIA MAGGIORE ll Quartiere di Santa Maria è il quartiere più antico di Agira. Si colloca sul versante est del monte Teja, ed è grazie alla sua posizione che possiamo godere di un panorama unico del suo genere. Dal rudere dell’antica chiesa di S. Nicola di Bari (comunemente chiamato torre di S. Nicola) sino a piazza Dante, è possibile osservare i comuni di Gagliano, Troina e Regalbuto, oltre le bellezze naturali dei Nebrodi, del vulcano Etna, del lago artificiale Pozzillo, della diga Sciaguana e dei campi di grano della piana del Dittaino. Il quartiere ospita l’omonima chiesa di S. Maria Maggiore, risalente al XII secolo. Percorrendo poi la stradina che costeggia il versante sotto la chiesa, si arriva ad un piccolo e caratteristico santuario dedicato alla Madonna della Quiete. Risalendo la via Quieto si possono scoprire numerose casette ecosostenibili finemente ristrutturate in antico stile siciliano che costituiscono l’albergo diffuso di Agira. Il quartiere ospita l’Ecomuseo di Cultura Materiale. Presenza anche un carretteristico albergo diffuso.
CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE: Edificata nel 1505 sui resti della precedente.
La facciata attuale è frutto di rifacimento ottocentesco . La chiesa sorge nel quartiere più alto della città. Il prospetto si presenta con una facciata a salienti con un portale a sesto acuto strombato. Il portale è preceduto da una scalinata esterna in pietra. Particolare il campanile alto una ventina di metri con torre corniciata,e lanterna su quattro pilastri e guglia a mosaico siciliano. La chiesa custodisce una bella statua di sant’Antonio, nella cappella a destra dell’altare maggiore.
CONVENTO E CHIESA DI SAN GIUSEPPE : Il Monastero delle Benedettine e l’annessa chiesa furono costruiti nel 1285 per provvedimento della Casa d’Aragona e dedicati al culto di Maria Santissima della Raccomandata.
CHIESA DI SANTA MARGHERITA :
La maestosa chiesa di Santa Margherita, il cui originale impianto risale alla prima metà del XIII secolo. Fu ricostruita dopo il terremoto del 1693 su cura di G. B.Vaccarini e S. Ittar. Tra le tante opere presenti, vi si possono ammirare la statua in marmo dell’Immacolata del napoletano G. Picano (1787), l’altare maggiore con pitture in oro su vetro (XVII sec.), il pulpito dipinto in legno intagliato, alcune tele del Seicento e del Settecento, tra le quali una di O. Sozzi. Vi si conserva un ricco patrimonio documentario(secc. XIV-XIX)
CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO:La chiesa ad Agira dedicata a San Pietro, è stata eretta tra il 1584 e il 1620 al posto di una vecchia e piccola chiesetta dedicata a S.Erasmo Unico dei pochi residui dell’antica costruzione è il bel portale che immette nell’unica navata di cui essa è costituita.
L’altare maggiore della bellissima chiesa ad Agira è in marmo scolpito e sotto il tabernacolo si trova Gesù che consegna le chiavi a S.Pietro, a destra una bella sedia vescovile in legno dorato risalente al 1600, La chiesa inoltre ospita un interessante polittico della fine XV secolo e una statua lignea di San Pietro del ‘600.
CONVENTO E CHIESA DI SANT’AGOSTINO : La costruzione del grandioso convento dei Padri Agostiniani Eremitani iniziò nel 1512.
È uno dei monumenti più interessanti di Agira. Sorge accanto alla chiesa di Sant’Agostino, che una volta si chiamava chiesa della Santissima Trinità.
CHIESA DI SANT’ANTONIO DI PADOVA: La chiesa di Sant’Antonio di Padova si trova nella piazza principale di Agira.
Fu costruita nel 1505 al posto di una preesistente chiesetta dedicata a Santa Maria Vergine e ristrutturata nel 1567 sul terreno donato dalla famiglia Zuccaro di Cuticchi.
Nel 1680 fu costruito il magnifico campanile con guglia a mosaico siciliano recante, a 15 metri dal suolo, una nicchia per lato con statue di santi (tra cui San Filippo di Agira).
Nel 1689 venne elevata a collegiata dal Vescovo di Catania monsignor Caraffa. La bella facciata è stata realizzata nel 1754 su un disegno dell’architetto Antonio Caruso, allievo del Vaccarini. Si segnalano:
un quadretto su marmo raffigurante l’Epifania del Signore, probabilmente da attribuire a un manierista romano del XVI secolo;
una statua in legno di San Silvestro del 1604;
una statua in marmo della Madonna dei Poveri della metà del XVI secolo.
Da un po’ di anni vi si conservano due opere di grande pregio, provenienti dalla chiesa di Sant’Antonio Abate: una bella tela del secolo XVII raffigurante Sant’Andrea apostolo e un bellissimo Crocifisso ligneo del secolo XV, attribuito al cosiddetto Maestro della Croce di Piazza Armerina che ad Agira ha lungamente lavorato. Tra le opere di maggior rilievo le cinque piaghe del Signore, tela realizzata dal “ Minniti” il miglior allievo di Caravaggio.
QUARTIERE ARABO : Una delle attrazioni turistiche più interessanti di Agira è sicuramente l’antico quartiere delle Rocche. Esso è caratterizzato da un tessuto urbanistico di tipo arabo, con l’articolazione delle strade nei tipi fondamentali: shàri (strada principale, pubblica), durub (strada secondaria semipubblica) e azikka (vicolo cieco, privato, dal quale si accede alle abitazioni di uno stesso ambito familiare).
È un dedalo di stradine, vicoli ciechi, improvvise curve a gomito, cortiletti, scalinate; un tessuto che riporta ad un modo di vivere molto diverso dall’attuale, ma che appartiene sicuramente ancora al nostro retaggio. Visibili le colonne dell’antica moschea.
CHIESA REALE ABBAZIA DI SAN FILIPPO : La chiesa dell’abbazia di San Filippo sorge sui resti di quella dell’antico monastero greco fondato secondo la regola basiliana fuori dall’abitato ai piedi del monte di Agira tra VII e VIII secolo e dedicato a Filippo santo di provenienza orientale, L’abbazia di San Filippo già Santa Maria Latina, all’interno Vi si conservano
pregiate opere e manufatti artistici: parti del busto d’argento di San Filippo realizzato nel 1652 dal messinese P. Juvarra, l’arca argentea con le reliquie del santo patrono, di Sant’Eusebio, di San Luca Casali e di San Filippo Diacono, un Coro ligneo, opera di Nicola Bagnasco (1818-1822), con numerosi stalli rappresentanti la vita
di San Filippo, diverse tele del Settecento opera di O. Sozzi e F. Randazzo, e importanti suppellettili d’argento, tra cui un paliotto e preziosi paramenti sacri, commissionati dagli abati che tennero in commenda l’abbazia in epoca moderna. La chiesa inoltre possiede un cospicuo archivio storico di pergamene riferibili dal XII al XIX secolo.
GROTTA DI SAN FILIPPO DI AGIRA : La tradizione agirina colloca in questa grotta la prima abitazione di San Filippo. Essa fu luogo di preghiera e meditazione, ma anche di furiose colluttazioni col demonio.
Secondo recenti studi, questa tradizione potrebbe essere sorta tra il XIV e il XV secolo.
Si tratterebbe, in realtà, di un ipogeo del cimitero tardoromano di Agira, per lunghi secoli adibito a stalla dai contadini del quartiere, i quali utilizzavano gli arcosoli come mangiatoie.
Sulla parete a destra dell’altare è ancora appena percettibile un’immagine di San Filippo. La devozione popolare ha voluto scorgervi i segni dell’intervento divino: è infatti ancora diffusa tra il popolo la credenza che essa sia l’impronta lasciata dal santo durante una delle sue furibonde lotte coi diavoli.
IL CIMITERO DI GUERRA CANADESE
Il Cimitero di guerra canadese, o meglio “Agira CanadianWar Cemetery”, si trova a 3 chilometri da Agira lungo la strada verso Regalbuto. Qui sono seppelliti 490 soldati canadesi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale a seguito della campagna di Italia avviata dall’Operation Husky, messa in atto il 10 luglio 1943 al fine di conquistare la Sicilia e iniziare l’avanzata per liberare l’Italia dal regime nazi-fascista. Il territorio di Agira fu teatro di una lunga battaglia, iniziata il 23 luglio e conclusasi cinque giorni dopo. Le forze canadesi ebbero 438 vittime. Forse è proprioper questo che ad Agira sorge il Cimitero di Guerra Canadese: un luogo privilegiato per commemorare gli uomini che sacrificarono la propria vita in questa terra. Ogni estate, grazie a un progetto portato avanti dal governo canadese, Agira diventa luogo del ricordo, della fratellanza,e di commemorazione.
ECOMUSEO DI CULTURA MATERIALE SAC. SILVESTRO NASCA :Una delle più emozionanti esperienze antropologiche che si possano fare in tutta Italia: l’EcoMuseo di Cultura Materiale Silvestro Nasca di Agiraè un gioiello di rara grazia espositiva e di estrema potenza evocativa, la cui visita è imprescindibile per chi voglia comprendere le radici ancestrali della propria natura umana.
I percorsi di visita sono un viaggio suggestivo; che incrocia ambienti, sale, stanze, angoli.
Tra le sezioni,; Gli antichi mestieri, ;ambienti tipici della società contadina; Agira in miniatura, riproduzione in scala di scorci dell’agglomerato urbano moderno e antico.
Museo Naturalistico Ambientale Diodoro Siculo : Il Museo naturalistico-ambientale “Diodoro Siculo” situato al primo piano del Palazzo comunale “ Giunta”, un palazzo nobiliare, nel centro storico di Agira, Il Museo riunisce reperti provenienti dalterritorio degli Erei e soprattutto della riserva naturale orientata VALLONE PIANO DELLA CORTE DI AGIRA .Il materiale naturalistico è costituito da rocce, minerali, fossili, campioni vegetali esposti in sale tematiche, e inseriti in diorami e ricostruzioni ambientale, inoltre sono rappresentate diverse specie animali nei rispettivi ambienti . Una sala è dedicata agli aspetti antropici della tradizione siciliana, ad usi eduli, farmaceutici e artigianali di alcune specie vegetali.
Casa Museo d’Arte Contadina Quartiere Rocche : è un ‘ interessante Casa- museo della civiltà contadina; vi si trovano esposti cimeli, arredi e attrezzi di lavoro propri della società rurale, all’interno delle stanze si può rivivere quello stile di vita povero ma genuino del passato .
SAGRA DELLA CASSATELLA (TERZO FINE SETTIMANA DI NOVEMBRE )
5 GENNAIO UN PANE PER LA VITA tradizionale manifestazione di solidarietà che ogni anno ad Agira vede protagonisti i sapori della cucina locale , preparazione di ceci , maccheroni e pane fatto nell’antica ricetta , il ricavato va in beneficenza all’UNICEF. La serata viene allietata dalla Fanfara dei Bersaglieri.
11 Gennaio : FESTA DI RINGRAZIAMENTO E DEL PATROCINIO DI SAN FILIPPO DI AGIRA in tale giorno il popolo di Agira ogni anno si raduna nell’abbazia di S. Filippo per celebrare una solenne eucarestia come ringraziamento a Dio per la protezione accordata al paese per intercessione del Santo in due occasioni particolari. S. Filippo, infatti, ha protetto Agira ed i suoi abitanti nel 1693, in occasione di uno dei più devastanti terremoti che abbiano mi colpito la Sicilia orientale facendo migliaia di vittime. Dopo questa particolare protezione la cittadinanza ha ritenuto opportuno ringraziare il Santo con un triduo eucaristico che si conclude con il canto del Te Deum ed il bacio della reliquia la sera dell’11 gennaio in coincidenza con il momento in cui si registrò la più forte e distruttiva delle scosse telluriche, svelata del santo dal suo sacello e processione lungo le vie della parrocchia Abbazia.
Febbraio : Carnevale con sfilate , e balli in maschera presso la piazza centrale .
MARZO :MOTOR EXPO è organizzata e curata dal Club Motori d’Epoca Agira. Una ricca esposizione di veicoli d’epoca che fanno di quest’evento uno tra i più importanti appuntamenti del sud Italia e che di anno in anno riscuote un ampio consenso con un numero sempre maggiore di presenze. La rassegna è interamente dedicata alle auto, moto, ricambi ed accessori originali d’epoca, modellismo, editoria e tanto altro ancora. Sicuramente un importante punto di riferimento in terra siciliana per collezionisti, restauratori ed appassionati del settore motoristico d’epoca. Durante la mostra scambio i Club Motori d’Epoca Agira presenta inoltre importanti iniziative ed eventi per l’anno in corso. Ad ospitare la manifestazione è il padiglione fieristico di Agira in provincia di Enna. Uno spazio espositivo che con grandi aree coperte ed esterne che si presta benissimo per l’occasione. Ampi parcheggi per espositori e visitatori, Bar ed aree ristoro. Un appuntamento di sicuro interesse.
MARZO/ APRILE :
DOMENICA DELLE PALME RAPPRESENTAZIONE DELLA “PASSIO” VIVENTE
IMPORTANTE PROCESSIONE DEL VENERDI SANTO
DOMENICA DI PASQUA PROCESSIONE E TRADIZIONALE INCONTRO: Incontro tra la statua del Cristo Risorto portata a spalla da tutti i Confrati del paese e la statua della Madonna della Concordia,avviene in piazza Roma adiacente alla Chiesa del SS. Salvatore verso le ore 20.00
12 MAGGIO : FESTA PATRONALE SAN FILIPPO DI AGIRA molto sentita e partecipata da tutte le città siciliane , del sud italia , e dell’isola di Malta , posti in cui si venera SAN FILIPPO DI AGIRA. Giornate ricche di celebrazioni e processioni che iniziano qualche giorno della Festa.
CONCERTI ESTIVI CON CANTANTI DI RILIEVIO NAZIONALE ; ( LUGLIO-AGOSTO) presso piazza degli eventi.
Lugliio e Dicembre evento :”PASSEGGIANDO LUNGO LA NOSTRA STORIA” Lungo le vie del quartiere arabo, snodandosi fra le strette viuzze, troverete incastonati nei ‘catoi’, i presepi, insieme ad antichi attrezzi di lavoro, della cultura contadina. L’evento si ripete due volte l’anno luglio e Dicembre .Gli eventi sono allietate dalle esibizioni del gruppo folkloristico in estate e dalle nenie natalizie dei zampognari a Dicembre .
AGOSTO : CARNEVALE ESTIVO
NOVEMBRE : SAGRA DELLA CASSATELLA DI AGIRA , un week end dedicato interamente alla valorizzazione del prodotto tipico per eccellenza Agirino.La Sagra Della Cassatella non è solo una festa per il palato, ma anche un’esperienza per tutta la famiglia. Oltre alle deliziose degustazioni, troverete spettacoli dal vivo, musica tradizionale, attività per i più piccoli e molto altro.
24 Dicembre PRESEPE VIVENTE DI AGIRA , è il presepe vivente più originale d’Italia , l’unico che va in scena la notte di Natale , la zona alta di Agira si trasforma in una piccola Betlemme .Richiama ogni anno migliaia di turisti che vivono una notte molto suggestiva e ricca di emozioni dove protagonisti sono gli spettatori stessi. Straordinaria la location, l’antica roccaforte medievale, il Castello, luogo ideale per la tradizionale rappresentazione scenica con personaggi viventi. Organizzato dall’associazione “Amici del Presepio”, si svolge ormai dal 1989.
La Cassatella di Agira è un dolce molto antico, la cui ricettae la cui lavorazione si tramandano oralmente da generazioni. Nel corso degli anni la sua fama ha oltrepassato iconfini nazionali e oggi è ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.Secondo la tradizione, la Cassatella di Agira comporta una lenta e meticolosa lavorazione.
Anticamente veniva preparata nel periodo pasquale. Secondo i racconti il dolce aveva, originariamente, forma circolare e si chiamava “pasticciotto”. La cassatella, così come la vediamo oggi, avrebbe risentito, verosimilmente, dell’influenza nobiliare spagnola. Le
Cassatelle hanno dunque la forma di mezzaluna e sono composte da un delizioso involucro di pastafrolla tenera i cui ingredienti sono uova, farina di grano tenero, strutto e zucchero a velo per la copertura. Il ripieno è uno specialeimpasto di cacao, mandorle tritate, farina di ceci, zucchero, scorza di limone essiccata e una piccola dose di cannella. Segreto inconfondibile del profumo delle Cassatelle è l’aroma delle mandorle, prodotte rigorosamente a livello locale.
Tra i piaceri del borgo sicuramente rientrano i magnifici panorami ,Agira infatti grazie alla sua posizione privilegiata, offre paesaggi in mozzafiato e panoramiche che raccolgono anche le province di Messina, Catania e Siracusa. Salendo in cima al monte Teja è possibile cogliere l’essenza della Sicilia centrale, volgendo lo sguardo alla catena dei Monti Erei, dei Nebrodi e all’Etna. Tra le colline che abbracciano Agira fanno capolino il fiume Salso, la diga Pozzillo e la diga Sciaguana, queste ultime fonti irrigue per i confinanti terreni a uso agricolo. È grazie alle colture che i colori del paesaggio variano in base alla stagione