Arrone
Un castello di poggio
Comune di ARRONE
(Provincia di Terni)
Altitudine
m. 284 s.l.m.
Abitanti
2.737
patrono
San Giovanni Battista, 24 giugno
info turismo
Comune di Arrone: Via della Resistenza 2
Tel: 0744.387625 – 0744.387611
Ufficio del Turismo:
www.comune.arrone.terni:it
turismo.arrone@gmail.com
Proloco Arrone: Pres. Aiani Daniele 3477240736
prolocoarrone@gmail.com
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Arrone in Festa:
arroneinfesta@gmail.com
www.arroneinfesta.it
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Il nome
Il toponimo deriva probabilmente dai nobili Arroni, che sul finire del IX secolo avrebbero fondato il luogo, già documentato nel secolo seguente in riferimento a un membro della famiglia.
La storia
II sec. a. C., una testa femminile in marmo risalente a quest’epoca testimonia la lunga storia di Arrone, insieme ad altri reperti come un cippo in travertino, una lastra marmorea con iscrizione, alcuni bronzetti e un sigillo provenienti forse da un santuario sulla cima del monte.
IX e X d.C., sulla spinta delle devastazioni di Saraceni e Ungari, gli insediamenti sparsi sui colli vengono abbandonati e la popolazione si accentra in luoghi fortificati. Gli Arroni, nobili romani alla ricerca di un luogo tranquillo, arrivano in Valnerina, dove prendono possesso di uno dei promontori rocciosi sorti sulla palude del fondovalle. Vi costruiscono un castello, primo nucleo del paese, fondando inoltre Casteldilago, Rocca Accarini, Papigno e altre fortificazioni nella valle.
1229, gli Arroni devono sottomettersi al Podestà di Spoleto, perdendo progressivamente terre, autonomia e prestigio.
1347, Arrone diventa Comune, liberandosi dalla plurisecolare signoria dei suoi fondatori.
1527, il territorio subisce il saccheggio della soldataglia di ritorno dal sacco di Roma.
1799, le truppe francesi saccheggiano e incendiano il paese, colpevole di essersi ribellato.
1817, Casteldilago perde l’autonomia amministrativa e diventa frazione del Comune di Arrone.
1860, Arrone entra a far parte del Regno d’Italia e suo primo sindaco è il capitano garibaldino Gaetano Turchetti.
Ha la tenerezza nello sguardo, la Madonna in terracotta nella chiesa di Santa Maria Assunta, quasi volesse ricordare che non è difficile vivere qui, nella fluidità delle acque che sgorgano ovunque dalla roccia sedimentaria generando fiumi, laghi e la Cascata delle Marmore. All’acqua si associa il sapore di terra, il tartufo nero e gli ulivi, ai quali è dedicata la torre medievale che svetta sull’estremità del colle. Come dire che il medioevo, qui, è tutto impastato alla terra, emerge dagli speroni rocciosi su cui ha costruito le sue fabbriche, che sono castelli, rocche, fortificazioni e camminamenti. E poi si è intrecciato alla fede, creando monasteri, eremi, chiese. Come non bastasse, la terra si è fatta squarciare le viscere, e sono nate le miniere di lignite, intorno alle quali per tanto tempo il paese ha scandito la sua vita. Oggi si passeggia sui sentieri battuti dai monaci francescani, ci si diverte in mountain bike, si discende il fiume Nera in canoa, si usano materiali ad alta tecnologia, ma non sembra cambiata l’anima forte e terragna di Arrone.
Il borgo di Arrone è posto su un colle roccioso lungo la riva sinistra del fiume Nera, a breve distanza dalla cascata delle Marmore. Un tempo importante nodo commerciale sulla strada tra il Ducato di Spoleto e l’Abruzzo, rimane un luogo di forte fascino, non solo per l’aspetto medievale tipico di tanti borghi umbri, ma per il contesto ambientale in cui sono inserite le antiche testimonianze. Il Parco del fiume Nera abbonda di acque, alberi, animali e colpisce l’immaginazione per il verde intenso, preludio alla ricomposizione di un habitat dove ritrovino spazio il passero solitario, tornato a nidificare nei casolari abbandonati, e il raro biancone, il rapace dell’Appennino. Mulini d’età romana, eremi e monasteri medievali, edifici d’archeologia industriale come la miniera di lignite nella frazione di Buonacquisto, fanno da contorno, insieme agli ulivi argentati, ad Arrone, che è un “castello di poggio”, come gli altri che sorvegliano la zona.
È intorno al castello eretto dagli Arroni nel IX secolo che si è formato il primo nucleo del borgo. L’originaria struttura difensiva medievale è ancora visibile. L’abitato, infatti, è circondato da un sistema di torri e cinte murarie poste a difesa della strada che collegava le terre di Rieti con quelle di Spoleto. Arrone è formata da due antichi nuclei abitativi, chiamati La Terra e Santa Maria, e da un terzo molto più recente, che per fortuna è periferico e dislocato nella parte pianeggiante lungo la strada per Polino. La Terra è l’insediamento primordiale, tanto da testimoniare ancora i caratteri di rocca difensiva grazie alla presenza, appunto, del castello degli Arroni. Fra le sue mura custodisce la gotica chiesa di San Giovanni Battista, nella cui abside poligonale si trovano mirabili affreschi quattrocenteschi che risentono dell’influenza di Filippo Lippi. Nei pressi della chiesa si trova la Porta di San Giovanni, caratterizzata da un arco gotico a sesto acuto, che collega i due antichi borghi.
Passeggiando per le strade, ad esempio via del Vicinato, si colgono i segni del tempo: la torre degli olivi, il campanile civico, la cinquecentesca chiesa di Santa Maria Assunta con portale del Quattrocento, affreschi e statue in terracotta.
Occorre ora raggiungere la frazione di Casteldilago, altro castello di poggio, sorto su uno sperone roccioso a ridosso di un lago scomparso. Il borgo ha mantenuto quasi intatta la sua primitiva struttura, come appare dalle strade strette e tortuose circondate di magico silenzio. Bella, dentro il borgo, la chiesa di San Valentino e fuori, a mezza costa, quella di San Nicola, da vedere perché conserva interessanti affreschi cinquecenteschi della scuola di Giovanni Di Pietro detto “Lo Spagna”.Resta infine da compiere il percorso panoramico che conduce al santuario della Madonna dello Scoglio, eretto nel XVI secolo sotto un costone a strapiombo, intorno a un’immagine della Madonna dipinta su roccia.
Da qui si apre una splendida vista su tutta la Valnerina. Chi non si vuol perdere niente del territorio, può ancora visitare le restanti frazioni di Arrone, tra cui Rosciano e Palombare (il toponimo deriva dai vani per l’allevamento dei colombi, ricavati nei sottotetti delle case-torri medievali).
Trekking, arrampicata, canoa, rafting (info@gruppocanoeterni.it per rafting sul fiume Nera, mentre per il rafting alle Marmore tel. 330 753420), mountain bike (Scuola di mountain bike, via delle Palombare 1/a, tel. 0744 389998), equitazione, escursioni, pesca. Per informazioni sul Parco Avventura Nahar: tel. 320 2756657.
Arrone si può definire la patria degli sport a contatto con la natura. C’è una scuola di mountain bike gestita da maestri federali che, tra una pedalata e l’altra, porta a scoprire le zone più belle del Parco fluviale del Nera, fino a ridosso della Cascata delle Marmore.
Ci sono una scuola di canoa e una scuola di rafting adatte anche ai bambini.
C’è una rete di sentieri da trekking che, oltre al Parco del Nera, tocca la Valserra e altri territori del Ternano.
Si marcia su sentieri segnalati e a tema. Infine si possono vivere le emozioni dell’avventura, transitando di albero in albero in condizioni di sicurezza, nel Parco Avventura.
-CENTRO MUSEALE ESPOSITIVO VITTORUGO BOTTI (Via della Torre Arrone)
-GALLERIA D’ARTE FELICE FATATI (Via della Torre Arrone)
-SPAZIO MUSEALE ANTICA CONCERIA
-CASTELDILAGO MUSEO DELLA CERAMICA (Via della Rinascita Casteldilago; Visite su prenotazione TEL 0744388710 )
-BUONACQUISTO (Parco Minerario Valentino Paparelli)
GENNAIO:“ La Befana vien dal fiume ”Fiaccolata in canoa lungo il fiume Nera, 6 gennaio: un modo originale per festeggiare l’Epifania.
APRILE: Terra in Fiore,: rassegna floreale con esposizioni, mostre e eventi a tema, il tutto all’insegna dei fiori, anche l’enogastronomia.
MAGGIO:
Buonacquisto: Giornata nazionale delle miniere
Arrone: Carri di Maggio: ogni anno fra il 30 aprile e il 1 maggio sfilata di carri allegorici che annuncia il ritorno della primavera
Rosciano: festa del patrono “S. Filippo Neri” ,in occasione della festa del patrono nel borgo medievale si mangia e si fa festa per le strade(Serpentone Gastronomico)
GIUGNO:
Casteldilago: 1°domenica di giugno -Festa della Madonna dello Scoglio: Tradizionale processione all’antico eremo, costruito sotto un costone a strapiombo e lungo i sentieri battuti dai monaci arronese”
Arrone: 24 giugno Festa del patrono “San Giovanni Battista”, stand gastronomici e fuochi d’artificio a coronamento della festa del patrono
SFORCHETTANNO : fine giugno giro gastronomico per le vie del paese
LUGLIO:
Casteldilago:26 Luglio festa di S. Anna
Arrone: gare nazionali di canoa
AGOSTO:
Agosto: estate con parco in musica: concerti di musica medievale ,rinascimentale e barocca eseguiti con gli strumenti originali
NOVEMBRE: Novelliamo -degustazione di prodotti tipici autunnali e del vino novello
DICEMBRE-GENNAIO: (periodo natalizio)
Arrone: Presepe Vivente nel centro storico di Arrone; più di cento figuranti nelle vie del centro storico
FIERE TRADIZIONALI:
-Arrone: lunedì di Pasqua ; 25 Giugno Fiera di S. Giovanni
GIORNO DI MERCATO: Arrone: Piazza del Mercato ogni giovedì
*per le date di questi eventi e altri eventi, come le feste patronali nelle varie frazioni e le gare di canoa lungo informazioni presso il comune ,telefono 0744387611 o sul sito www.comune.arrone.terni.it
Tra i primi piatti, consigliamo quelli legate al fiume: brodetto di gamberi, ciriole con filetti di trota e tartufo nero, tagliolini ai gamberi di fiume.
I secondi ci vedono impegnati tra uno scottadito di agnello con battuto di lardo e erbe, e una trota lessata al tartufo.
Terra di golosi, l’area del Parco fluviale del Nera grazie alla pratica della coltivazione biologica offre prodotti di qualità. Tipici della zona di Arrone sono l’olio extravergine di oliva, il tartufo, le specie d’acqua dolce come trota e gamberi. Abbondano i frutti di bosco e ottimo è il miele. Per non parlare del formaggio pecorino e della famosa norcineria della Valnerina (salumi e insaccati, dal prosciutto alle salsicce).