Spilimbergo
Spilimbergo, mosaico di arti!

Comune di SPILIMBERGO
(Provincia di Pordenone)
Altitudine
m. 132  s.l.m.
Abitanti
11831 (909 nel borgo)

patrono
Santa Maria Assunta, 15 agosto e San Rocco, 16 agosto

info turismo

Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica
Palazzo la Loggia, in Piazza Duomo 1
tel. (+39) 0427 2274

iat@comune.spilimbergo.pn.it
https://comune.spilimbergo.pn.it/
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Lo spirito del luogo

Il nome

L’origine del nome Spilimbergo non è ancora del tutto certa: Spilim- potrebbe risalire al latino speculum = luogo di vedetta e Spengen- deriverebbe dall’antico tedesco spinge o spenge=specie di falco. Farebbe riferimento al castello, costruito proprio su uno sperone a picco sul fiume Tagliamento in posizione di controllo.

 

La storia

Il primo documento che riporta il nome del castrum de Spengenberg è del 1120, ma la storia del sito è ben più antica. Il 4 ottobre 1284 Walterpertoldo II, signore del luogo, pose la prima pietra del Duomo, oggi il più insigne monumento romanico-gotico del Friuli Venezia Giulia, celebre per i suoi affreschi e l’armoniosa architettura. Nel 1420, la città, insieme a tutta la Patria del Friuli, passò sotto il dominio della Serenissima, periodo in cui Spilimbergo conobbe alterne fortune, diventando spesso teatro di guerre e lotte civili.

Ricostruita secondo moduli rinascimentali, la città ospitò nel 1532 l’imperatore Carlo V. Di questo periodo è la Chronica di Roberto, prezioso documento che narra eventi e aneddoti della prima metà del ‘500. Tra il Trecento e il Cinquecento, la posizione strategica di Spilimbergo presso un guado sul Tagliamento, lungo la via Regia che collegava Cracovia a Venezia passando per Praga e Vienna, ne fece un centro chiave per i commerci e la cultura, attirando viaggiatori e artisti illustri.

La città si distinse per la sua vivace scena artistica, accogliendo figure come il Pordenone, Amalteo e la pittrice Irene di Spilimbergo, allieva del Tiziano. Nel XVI e XVII sec., accanto al rigido schematismo sociale, emergeva una divisione linguistica marcata: nobili e ricchi commercianti parlavano latino e veneto, mentre il popolo si esprimeva esclusivamente in friulano. Questa barriera linguistica non solo ostacolava la comunicazione, ma rifletteva le profonde disparità educative e culturali. Tuttavia, con il tempo, le lingue si influenzarono reciprocamente, arricchendo il patrimonio linguistico della regione. Nel 1797 Spilimbergo passò all’Austria; alcuni suoi abitanti, come Gian Battista Cavedalis e Leonardo Andervolti, furono protagonisti nella resistenza del 1848-49. Nel 1866, infine, la regione fu annessa al Regno d’Italia. Nel 1976 la città fu colpita dal devastante terremoto che distrusse parte del centro storico. Nonostante ciò, Spilimbergo si è rialzata con grande forza e dedizione, preservando la sua identità e il suo patrimonio architettonico.

Oggi Spilimbergo, riconosciuta tra i Borghi più belli d’Italia, è famosa per il suo ricco patrimonio storico e per la Scuola Mosaicisti del Friuli, che ne testimonia l’antica tradizione artistica.

“Spilimbergo Città del Mosaico” recitano tre pannelli musivi posti alle porte della città per identificare quella che risulta essere la caratteristica principale della Città, a cominciare dalla Scuola Mosaicisti del Friuli, galleria e centro vitale del mosaico per passare ai mosaici en plein air ammirabili lungo le vie principali e capaci di integrarsi in uno spazio urbano suggestivo ed originale. Resti di mura antiche, torri, portici e palazzi storici immergono il visitatore in un’atmosfera raccolta, accogliente e intrisa di bellezza, arte di tempi antichi e moderni a cui si aggiungono i sapori e gli odori di prodotti caratteristici regalano un’atmosfera

Nel Medioevo Spilimbergo fu un importante centro di transito e di commerci, prospero e florido tanto che, per contenere una popolazione sempre più crescente, dovette dotarsi, in rapida successione, di ben tre cinte murate, delle quali, ancora oggi, resta traccia. È tradizionalmente formato da cinque borgate che delineano la struttura urbana e rappresentano l’identità storica e sociale della città: Borgo Vecchio, Valbruna, Borgo Orientale o di Mezzo, Borgo lucido e Borgo Occidentale. Questi borghi, un tempo, non erano solo spazi fisici, ma veri e propri nuclei di aggregazione civica, ciascuno dotato di una propria piazza, che fungeva da fulcro sociale e commerciale.

Con il passare dei secoli, i cinque borghi hanno mantenuto viva la loro anima distintiva, trasformandosi in custodi della memoria storica di Spilimbergo. Camminando per le sue strade, si possono scoprire architetture che raccontano di antiche tradizioni artigianali e di scambi culturali fiorenti. Ogni borgo, con il suo carattere unico, continua a incarnare il cuore pulsante di questa affascinante città, dove storia e cultura si intrecciano armoniosamente con la quotidianità moderna.

 

  • Duomo di Santa Maria Maggiore: Monumento romanico-gotico, la cui costruzione iniziò nel 1284. Celebre per i suoi affreschi e opere d’arte (vi si trova il ciclo di affreschi trecenteschi più grande del Friuli), è un simbolo di storia e fede che incanta chi lo visita.
  • Castello di Spilimbergo: Domina la città, narra secoli di storia e offre scorci affascinanti. Si presenta come un complesso storico di edifici rinascimentali disposti ad anello, tra i quali risalta il Palazzo Dipinto e Palazzo Tadea.
  • Palazzo Tadea: splendido esempio di architettura rinascimentale con un’elegante finestra serliana che sormonta il portone d’ingresso e, al primo piano, il salone decorato con stucchi ospita eventi culturali e mostre.
  • Scuola Mosaicisti del Friuli: perla spilimberghese, galleria d’arte e punto di riferimento a livello internazionale per la formazione professionale e la divulgazione dell’arte del mosaico nei luoghi più significativi del mondo.
  • Palazzo di Sopra: oggi sede municipale, è da ammirare per i suoi vivaci dipinti sulle pareti esterne con grandi leoni alati di San Marco. All’interno possiamo ammirare la Sala degli Stucchi e la Sala degli Specchi, stanze di rara eleganza.
  • Belvedere sul Tagliamento: Uno scenario unico con vedute sul fiume e colline. Perfetto per foto e momenti di relax, un luogo di pace e bellezza che riflette l’importanza geografica della città.
  • Chiesetta dell’Ancona: piccolo gioiello storico, una volta luogo di preghiera e di scambi commerciali poiché sorgeva su un passaggio obbligato per il guado del Tagliamento. Immerso nel verde, con interni semplici ma suggestivi.
  • Palazzo La Loggia: edificio rinascimentale con arcate e affreschi. In passato sede amministrativa e giudiziaria, all’esterno del quale, sotto il porticato è graffita la “macia”, un’unità di misura usata anticamente per le stoffe e i tessuti.
  • Palazzo del Daziario: adibito un tempo al controllo del commercio e alla riscossione dei dazi. In stile gotico con il suo portico e la storica “Macia” incisa su una colonna, rappresenta un’importante testimonianza del passato.
  • Corso Roma: Strada principale di Spilimbergo, ricca di negozi e palazzi storici. Offre un’atmosfera unica tra storia e modernità. Qui troviamo diversi edifici eleganti, tra cui risalta Palazzo Stella, da alcuni attribuito al Palladio.
  • Palazzo Monaco: Elegante edificio settecentesco, si distingue per le sue linee armoniose e la posizione centrale. La struttura rappresenta il gusto raffinato dell’epoca e conserva dettagli architettonici di grande valore.
  • Chiesa di San Rocco: terminata nel 1536, è sempre stata la chiesa popolare per eccellenza. All’interno conserva una pala di Umberto Martina e tre vetrate istoriate con l’Annunciazione e san Rocco.
  • Chiesa di Santa Cecilia: la più antica fra le chiese cittadine forse è contemporanea al Castello o addirittura precedente. Abbellita da molti affreschi le cui tracce affiorano qua e là tra gli intonaci restaurati di recente.
  • Chiesa di San Giovanni: la chiesa si presenta a pianta rettangolare, con interno ad aula unica e in stile barocco; gli affreschi sul soffitto rappresentano l’Assunzione della Vergine, l’Elemosina e la Decollazione di San Giovanni realizzati da Giuseppe Buzzi.
  • Chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone: iniziata nel 1326 in seguito alla donazione che i Signori di Spilimbergo fecero al Vescovo di Concordia. Conserva il prezioso coro ligneo quattrocentesco realizzato dall’intagliatore Marco Cozzi da Vicenza.
  • Torri: delimitano Corso Roma, sulla Torre Orientale sono rappresentati due orologi a numeri romani e la Torre Occidentale riporta sulla facciata esterna frammenti di affreschi e un leone marciano reggente l’arma dei signori di Spilimbergo.
Piaceri e Sapori
  • Fondazione Ado Furlan dedicata al celebre scultore del Novecento di origine pordenonese che negli anni Quaranta lavorò a Roma nei principali cantieri di regime per trasferirsi negli ultimi anni della sua vita a Spilimbergo dove allestì uno studio all’interno del castello
  • Scuola Mosaicisti del Friuli, nata nell’anno 1922, è punto di riferimento a livello mondiale per la formazione di professionisti e la divulgazione dell’arte del mosaico. Importa in regione studenti di tutto il mondo ed esporta opere d’arte nei luoghi più significativi. All’interno ospita una ricca e prestigiosa galleria d’arte che si rinnova costantemente
  • Il CRAF, Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia nasce a Spilimbergo nel 1993 ed ha come obiettivo la ricerca, riproduzione, studio, catalogazione, archiviazione del patrimonio fotografico del territorio. Si occupa di mostre, premi, workshop e progetti editoriali.

A maggio D’ERBE DI NATURA E BENESSERE: mercato bio, area benessere, conferenze e laboratori legati alle discipline olistiche, alla natura e allo star bene.

Da giugno fino a fine settembre, ESTATE IN CITTA’, contenitore di eventi organizzati nelle piazze, nelle vie e nei luoghi di interesse della città. In particolare:

Giugno, LE GIORNATE DELLA LUCE: festival dedicato ai maestri della fotografia nel cinema.

Da fine luglio a fine agosto, MOSAICO&MOSAICI: esposizione della selezione delle opere realizzate nel corso dell’anno scolastico dagli studenti della Scuola Mosaicisti del Friuli

Da luglio, FRIULI VENEZIA FIULIA FOTOGRAFIA mostre ed esposizioni fotografiche a cura del Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia.

Agosto, TORNEO INTERNAZIONALE DI SCACCHI

Metà agosto RIEVOCAZIONE STORICA DELLA MACIA, un tuffo nella storia del ‘500

Ottobre, DEGUSTIBUS ET ARTIBUS dedicata i prodotti enogastronomici delle tradizioni e agli antichi mestieri artigianali

Tutto il mese di dicembre, NATALE A SPILIMBERGO con mercatini, animazioni, concerti e spettacoli.

Oltre alle principali manifestazioni qui sopra indicate, durante tutto l’anno mostre, concerti musicali e piccole iniziative di nicchia.

Spilimbergo ospita un Teatro, il Teatro Miotto che propone una stagione teatrale e una rassegna cinematografica (anche nel periodo estivo), nonché – in collaborazione con le Istituzioni e Associazioni locali, numerose rassegne artistiche e culturali lungo il corso di tutto l’anno.

Il Borgo è costeggiato dal fiume Tagliamento, il torrente naturale più grande d’Europa che ospita un’interessante varietà faunistica. In passato, punto di riferimento per viandanti, soldati, mercanti, oggi ospita percorsi fruibili, a piedi o in biciletta, per passeggiate e cammini, tra i quali la Romea Strata e il Cammino di San Cristoforo. La prima, un insieme di percorsi utilizzati da viaggiatori e pellegrini che, dal Mar Baltico e dall’Europa nord – orientale, si srotola nell’Europa centrale per entrare in Italia da nord-est e dirigersi verso Roma

Il secondo è un viaggio in un territorio ancora poco conosciuto, il Friuli occidentale, lontano dalle destinazioni turistiche più frequentate, tra borghi, colline e valli che sanno raccontare molto a chi ha voglia di porsi in ascolto.

Spilimbergo ospita inoltre una piscina comunale (https://spilimbergo.arcanuoto.it/) con un parco adiacente dotato di ombrelloni e numerosi alberi frondosi, sotto cui ripararsi o trascorre del tempo in relax. In prossimità della stessa Progetto Spilimbergo, Centro di riferimento per la riabilitazione estensiva e l’avviamento allo sport delle persone con disabilità da mielolesione https://www.progettospilimbergo.it/. Nel Borgo la presenza di due ampi parchi comunali, ideali per una sosta e un parco per il praticare il calisthenics a cielo aperto

Diversi i percorsi, a piedi o in bicicletta, pensati ed organizzati per i turisti e visitatori che si possono calpestare o conoscere da soli o in compagnia, magari accompagnati dagli Accoglitori di Città, volontari che vivono e amano la propria città e si offrono per farla scoprire nei suoi molteplici aspetti, alcuni dei quali inediti e curiosi!

La norcineria è un’arte raffinata tramandata da generazioni; nei laboratori locali vengono prodotti salami, salsicce e il famoso musetto (insaccato realizzato con tagli di maiale meno pregiati e spezie)

Pregiati i formaggi tra cui citiamo il montasio e il formaggio asìno, formaggio morbido preparato in salamoia.

Da ricordare il baccalà (che veniva battuto nei mulini del paese) che ancora oggi viene servito nell’unico bachero rimasto in città.

Per i più golosi, il Dolce Mosaico, un dolce ideato dall’unione dei maestri pasticceri della città e realizzato con grani locali e ingredienti a km zero; la Scalèta, un biscotto scoperto negli antichi ricettari del 1500.

Particolari i vini derivati da antichi vitigni autoctoni coltivati sulle colline, come Forgjarin, Piculit neri, Ucelut e Scjaglin e i vini dei “magredi”, prodotti su terreni magri (aridi e sassosi) che caratterizzano la pianura a sud della città.

Il mosaico artistico: Spilimbergo è conosciuta in tutto il mondo per la sua Scuola Mosaicisti del Friuli. In città i diversi laboratori artigianali (dai più grandi ai più piccoli) realizzano mosaici artistici di diversi tipi: dal tradizionale mosaico bizantino a quello moderno, dal quadro agli oggetti di design.