Usseaux_stemmaUsseaux
Cinque villaggi tra i monti

Comune di USSEAUX
(Provincia di Torino)
Altitudine
m. 1416 s.l.m.
Abitanti
178

patrono

San Pietro, 29 Giugno

info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Conte Eugenio Brunetta n.53
Tel. 0121884737
Info.usseaux@gmail.com

www.comune.usseaux.to.it

Lo spirito del luogo

Usseaux_stemmaIl nome
Il nome Usseaux ha probabilmente origini celtiche “uxellos = alto”. Il paese fu attraversato nei tempi antichi da Giulio Cesare, il quale cita, nel “De Bello Gallico”, il villaggio di nome “Occellum”.

 

La storia
Le origini delle borgate di Usseaux sono molto antiche e legate ai popoli che nel tempo hanno abitato l’Alta Val Chisone (Val Pragelato) lasciando sul territorio una marcata impronta della loro cultura, della loro lingua e delle loro tradizioni. Le prime notizie documentate sull’esistenza di Usseaux, Pourrieres, Balboutet e Fraisse che, insieme a Mentoulles, Fenestrelle e Villaretto, sono tra i villaggi più antichi dell’Alta Val Chisone, risalgono all’anno 1064 quando la Contessa Adelaide fondò l’Abbazia di Santa Maria di Pinerolo donando ad essa i territori dell’alta valle. La nascita della borgata del Laux risale invece al 1200 ed è attribuita ad un gruppo di esuli, perseguitati dallo Stato e dalla Chiesa perché eretici, provenienti da Lione e dalla Provenza. A questi si unirono poco più tardi i “poveri di Lione”, seguaci di Pietro Valdo (i Valdesi), al tempo in forte dissenso e contrasto con la Chiesa Cattolica di Roma. Dall’XI secolo, e nei secoli che seguirono, le borgate di Usseaux vissero le esperienze e la storia delle altre comunità dell’Alta Val Chisone: il Delfinato (1091-1349), il Regno di Francia (1349-1713), il Ducato dei Savoia a partire dal 1713 (trattato di Utrecht), le guerre tra Francesi ed i Savoia (battaglia dell’Assietta del 1747), nuovamente il dominio francese e poi l’impero napoleonico (1798-1815), le guerre di indipendenza che portarono nel 1860 all’unità d’Italia. Anche le borgate di Usseaux fecero parte degli Escartons (1343- 1713). La Repubblica degli Escartons fu un’esperienza amministrativa unica nel suo genere, governata da una Federazione di cinque territori indipendenti (gli “Escartons”): Briançon, Queyras, Casteldelfino, Pragelato e Oulx. Grazie a una sorta di costituzione sottoscritta da oltre 50 comunità, le popolazioni di queste vallate alpine a cavallo tra l’Italia e la Francia, ottennero una serie di diritti: dalla libertà individuale, alla proprietà e all’autogestione del territorio. Buona parte del territorio degli Escartons vide negli stessi secoli (dal 1200 al 1713), la presenza di due comunità di fede diversa, quella cattolica e quella valdese, i cui conflitti si conclusero ufficialmente con il trattato di Utrechet. Tra il XVIII e il XIX secolo il contado di Usseaux appartenne, per titolo e diritto nobiliare, alla famiglia dei Conti Brunetta d’Usseaux. Da ricordare la figura del Conte Eugenio Giulio Maria Brunetta d’Usseaux che, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, fu grande amico e collaboratore del Barone Pierre de Coubertin. Il Conte Eugenio è l’unico italiano ad essere stato Segretario del CIO, dall’elezione del 1908 e sino alla sua morte (1919); figura di spicco e promotore del moderno Olimpismo.

Il sole cala dietro il colle dell’Assietta, rosso del sangue dell’antica battaglia fondativa del Piemonte. I cardi davanti alle case dei villaggi di Usseaux sono indicatori del tempo, si chiudono quando piove. Il vivere lento, qui, è una promessa: le meridiane solari con le scritte in patois ci ricordano che ogni fretta è vana, e ogni minuto è prezioso, ma per l’eternità. Dal profondo del tempo viene l’usanza celtica del totem del capo: un monito per operare bene, a favore della comunità.
A Usseaux nelle gelide sere invernali ci si ritrova ancora nelle tipiche stalle, con volte a botte e pilastro centrale, riadattate a taverna, per mangiare, cantare, raccontare. C’è nostalgia delle veglie, in queste case fatte solo di legno, pietra e terra, che il fiato delle mucche ha incollato e tiene insieme. Questo è il luogo delle rondini, che si danno adunanza nella borgata di Balboutet.
È il luogo dove cattolici e valdesi, dove la croce sabauda e il giglio di Francia, si sono duramente confrontati e poi hanno finito per convivere. E proprio dalle sponde del lago Laux, uno sguardo autunnale verso Usseaux e il Colle delle Finestre ci fa sentire di nuovo uomini liberi, hommes libres, come si definivano i valligiani della République des Escartons.

USSEAUX CAPOLUOGO, il paese dei “murales e del pane”: murales e dipinti, il forno, alcune belle fontane, il grande lavatoio e l’antico mulino della famiglia Canton, oggi completamente ristrutturato e funzionante.

BALBOUTET: è il paese delle meridiane e delle rondini; lungo la via centrale e nei vicoli della borgata si possono scoprire diversi quadranti solari (ventiquattro), dipinti sulle facciate degli edifici e tutti funzionanti, seguendo un percorso di visita che si conclude alla Piazza del Sole.

POURRIERES: all’interno della borgata si trova un suggestivo percorso di visita a cielo aperto che ricorda gli avvenimenti storici della battaglia dell’Assietta che si combattè nel 1747 .

FRAISSE: è la borgata del legno perché circondata da grandi boschi e foreste di Larice e Pino Cembro. Di grande interesse il percorso di visita composto da diversi pannelli scolpiti in legno.

LAUX: I temi che caratterizzano la borgata sono quelli dell’acqua, che si ritrova in varie forme e luoghi e dei conflitti religiosi tra Cattolici e Valdesi che caratterizzarono circa 500 anni di storia dell’alta valle e non solo.

Di grande interesse naturalistico, paesaggistico e di richiamo turistico è la località Pian dell’Alpe; un ampio pianoro a circa 2.000 metri di altitudine ubicato poco sopra la borgata di Balboutet.

Da questo pianoro, si sviluppa un comprensorio montano, tutto al di sopra dei 2000 metri, unico al mondo, che va dal “Colle delle Finestre sino ad arrivare al Colle dell’Assietta.”

Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.

Piaceri e Sapori

Percorsi sentieristici ed escursionistici che offrono tante occasioni per apprezzare la tranquillità e le bellezze naturali del posto e per scoprire i luoghi importanti della storia del Piemonte, sia in estate che in inverno

Punto Museo “Brunetta d’Usseaux – Protagonisti ed Eroi”, dedicato in particolare alla figura del Conte Eugenio, l’unico italiano ad essere stato Segretario del CIO.

I° vertical Pourrieres – Cerogne

Usseaux Aci Club / Cesana-Sestriere

Trial Bike

La Notte Romantica nei Borghi più Belli d’Italia: Una notte bianca dedicata all’amore e alla bellezza per festeggiare l’arrivo dell’estate che si svolge all’interno della borgata del Laux;

Gran Fondo Sestriere – Colle delle Finestre – Sestriere

Assietta Legend

Ciclo scalata Usseaux – Colle Finestre

TB Kids – Gara agonistica per bambini

Convegno Storico Cattolici e Valdesi: questa manifestazione è oggi tra le più importanti a livello regionale dal punto di vista storiografico e culturale. Il gruppo promotore ogni anno tratta uno o più temi appartenenti alla storia e alla cultura del territorio delle valli e del pinerolese.

Fiera Zootecnica di Balboutet: tradizionalmente è la prima fiera agricola e zootecnica che si svolgeva in alta valle al termine della stagione pascoliva e dove, per la prima volta nell’anno, veniva “battuto” il prezzo del bestiame.

Autunno in Borgata : mercatino di prodotti locali, musica, caldarroste, scultori in piazza, laboratori, visite guidate e animazione con i tipici costumi locali.

Domenica nel Borgo: visite guidate a cura dei ragazzi della borgata – con il percorso delle meridiane, la piazza del Sole, il piccolo museo di montagna – il forno di borgata aperto, il mercatino dei prodotti locali.

Installarte : i visitatori saranno accolti nelle piazze e all’interno delle antiche stalle delle borgate di Usseaux capoluogo e di Balboutet dove potranno trovare diversi espositori con prodotti di artigianato locale e prodotti agricoli e alimentari.

  • le “cajette” (grossi gnocchi preparati con patate crude grattugiate, farina, pancetta, salsiccia, porri, e verza, conditi o con burro fuso e salvia ma serviti anche gratinati al forno con il parmigiano o con sugo di pomodoro);
  • la glara (torta salata a base di patate, con ingredienti secondari quali pancetta, cipolla, latte, uova);
  • i gofri (cialde di pasta composte solamente da 3 ingredienti quali acqua, farina e lievito, di forma circolare cotte in particolari pentole aventi stampo con tipica grigliatura a nido d’ape su tutta la superficie, aventi un sapore neutro e quindi ottimamente abbinabili sia al dolce che al salato).

La produzione di miele rappresenta un’altra peculiarità agro-alimentare del territorio: il miele millefiori, il miele di rododendro e quello di tarassaco sono la dimostrazione di come l’utilizzo delle fioriture in alta quota possa portare a prodotti ricercati e di assoluto pregio.

Tra le produzioni lattiero-casearie due formaggi in particolare meritano di essere citati: il Plaisentif e la Toma d’alpeggio delle Alpi Cozie.

Al riguardo delle produzioni agricole importanza prioritaria riveste la patata di montagna che in passato ha costituito una fonte di sostentamento fondamentale per intere generazioni di montanari.