Sottoguda
Uno scrigno dolomitico ai piedi della Marmolada
Comune di rocca pietore
(Provincia di Belluno)
Altitudine
m. 1250 s.l.m.
Abitanti
1.152 (90 nel borgo)
Patrono
Santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, 20 gennaio
info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche di Sottoguda
Loc. Sottoguda, 33 32023 Rocca Pietore (BL)
Tel. 0039 0437 722277
info@marmolada.com
Facebook: Visit Rocca Pietore Marmolada Dolomites
Instagram: @visitroccapietoremarmolada
Il nome
Sottoguda (Staguda in ladino) è un grazioso borgo che sorge ai piedi del Piz de Guda, un piccolo monte dalla forma affascinante, che gli dona il nome. Il Piz de Guda è toponimo antico che designa una montagna di secondaria importanza. Questo incantevole villaggio si trova nelle Dolomiti, patrimonio dell’umanità, al confine tra Veneto e Trentino, nel Comune di Rocca Pietore (La Ròcia in ladino). Un territorio con alle spalle una prestigiosa storia che affonda le sue radici nel periodo longobardo.
La storia
La storia di Rocca Pietore nasce nella contea del Tirolo, sotto il dominio della diocesi di Bresannone, per poi passare a quello della città di Belluno fino a diventare una piccola repubblica, la Magnifica Comunità di Rocca Bruna, dotata di forte autonomia. Il villaggio di Sottoguda, le cui prime testimonianze scritte risalgono al 1260, si trova a breve distanza dalla Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti, e nei pressi dei famosi Serrai di Sottoguda, un canyon di rara bellezza scavato nella roccia dal torrente Pettorina. Siamo in un tipico ambiente montano dolomitico, caratterizzato da boschi, pascoli, montagne e laghi naturali. L’architettura del borgo si caratterizza per i numerosi tabièi, fienili in legno diffusi nell’area dolomitica di cultura ladina, usati dai contadini per il deposito del fieno e il ricovero del bestiame e degli attrezzi agricoli. L’agricoltura è stata per secoli la principale fonte di sostentamento della piccola comunità.
Molto viva a Sottoguda, come in tutto il territorio di Rocca Pietore, la cultura ladina dolomitica attraverso la parlata locale e alcune usanze di antiche origini che vengono tramandate fra le generazioni. Sottoguda è uno scrigno di scorci indimenticabili: i colori dei fiori sui poggioli e nei piccoli giardini, le farfalle di ferro battuto che colorano le facciate delle case, le sculture di legno intagliate con cura, le cataste di legna sapientemente sistemate e abbellite con gerani dai colori intensi, antichi fienili (tabiei) addobbati con gli attrezzi di una volta. Ogni viuzza è una scoperta che riempi e gli occhi di bellezza.
Risalendo la Val Pettorina, nella parte alta della provincia di Belluno e nel cuore delle Dolomiti, Sottoguda è l’ultimo borgo prima di Malga Ciapéla e della Marmolada. Il territorio comunale, che ha come capoluogo Rocca Pietore, si estende da Punta Penia, vetta della Marmolada (3342 metri) fino a tutta la Val Pettorina e alla destra orografica del lago di Alleghe, e comprende stupende e selvagge valli come quelle di Ombretta, Franzedaz e Franzei. Sottoguda è un antico villaggio le cui testimonianze scritte risalgono al 1260. Si caratterizza per i numerosi tabièi, fienili in legno diffusi nell’area dolomitica di cultura ladina, usati dai contadini per il deposito del fieno e il ricovero del bestiame e degli attrezzi agricoli. L’agricoltura è stata per secoli la principale fonte di sostentamento della piccola comunità. Oggi sopravvive anche la tradizione della lavorazione artistica del ferro battuto grazie ad alcuni artigiani che hanno i loro negozi sulla strada che collega il borgo di Palue a Sottoguda.
In un territorio ricco di materie prime naturali come il legno dei boschi ed il ferro proveniente dalle vicine miniere, si tramanda di generazione in generazione la tradizione della lavorazione artigianale di questi materiali. Qui è possibile ammirare le opere realizzate dall’abilità degli artigiani e visitare le botteghe e i laboratori.
L’edificio più antico di Sottoguda, l’unico risparmiato dall’incendio del 1881, è la chiesetta dedicata ai santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, consacrata nel 1486 quando doveva servire una comunità costituita da una decina di abitazioni. Il campanile è del 1550 e l’altare del 1616.
Subito dopo le ultime case inizia la gola dei Serrai di Sottoguda, un profondo canyon di circa due chilometri, oggi Parco di interesse regionale, che arriva fino alla conca di Malga Ciapéla, ai piedi della Marmolada. Il percorso si snoda fra alte rocce strapiombanti e interseca il corso del torrente Pettorina. Un tempo lungo i Serrai transitavano le mandrie di mucche e le greggi di capre dirette ai pascoli di alta montagna, e i carichi di legname e fieno condotti a valle dai boschi e dalle zone di sfalcio. In inverno, quando le cascate gelando ricoprono le pareti rocciose di uno spesso strato di ghiaccio, la gola diventa una palestra di arrampicata su ghiaccio tra le più apprezzate d’Europa (I SERRAI DI SOTTOGUDA SONO MOMENTANEAMENTE CHIUSI A SEGUITO DEI DANNI PROVOCATI DALLA TEMPESTA VAIA DI OTTOBRE 2018).
Oggi grossi greggi di pecore stanziano in estate sul territorio per pascolare i prati altrimenti incolti. Il recupero dei pascoli è diventato una priorità per l’amministrazione, che si è dotata anche di un sistema certificato di filiera del legno per incrementare la vendita di porzioni di bosco salvaguardando l’aspetto naturalistico e ambientale.
Il Museo della Grande Guerra a Serauta, nella stazione intermedia della funivia della Marmolada, è il museo più alto d’Europa: si trova a 3000 metri vicino alle postazioni di guerra italiane e austro-ungariche.
Da Malga Ciapéla, direttamente collegata a Sottoguda dalla gola dei Serrai, parte la funivia che in tre tronconi raggiunge i 3265 metri di Punta Rocca, seconda cima della Marmolada e delle intere Dolomiti, D’estate si può salire fino alla terrazza panoramica, con un vista indescrivibile su tutte le cime Dolomitiche più famose e visitare il Museo della Grande Guerra a Serauta.
D’inverno le piste da sci della Marmolada e di Arabba sono parte del prestigioso comprensorio sciistico del Dolomiti Superski, con piste perfettamente battute ed impianti moderni. La pista della Marmolada, La Bellunese, con i suoi 12 km di lunghezza da Punta Rocca a Malga Ciapela è la più lunga delle Dolomiti. Da qui si possono compiere i più affascinanti tour sciistici come il Giro della Grande Guerra e il Sellaronda.
Tra i tanti itinerari possibili, si segnalano le escursioni più conosciute, a contatto con la natura incontaminata partendo proprio dal Borgo di Sottoguda: una comoda strada forestale porta a Franzei e alla sua verdeggiante valle, ricca di pascoli e fienili di alta montagna. Proseguendo si può raggiungere il Lèch dei Giai (2205 m.s.l.m.), meraviglioso laghetto naturale ai piedi del gruppo montuoso dell’Auta. In pochi minuti si può raggiungere il sentiero per la Val Ombretta, dove sorge un totem a certificare l’esatto Centro Geografico delle Dolomiti Unesco, passando per l’omonima malga e in direzione del Rifugio Falier (2074 m.s.l.m.). In alternativa si può raggiungere la Valle di Franzedaz (1980 m s.l.m.) e raggiungere il Passo Forca Rossa (2490 m.s.l.m.). Infine, un semplice sentiero conduce in pochi minuti alla faggeta secolare, una delle più alte d’Europa, che sovrasta il borgo con i suoi meravigliosi colori.
Il territorio attorno al borgo di Sottoguda è famoso anche per l’arrampicata: numerose sono infatti le vie alpinistiche non solo sulla parete sud della Marmolada, ma anche sulle varie falesie dell’area. Tra Malga Ciapela e Ronch di Laste sono innumerevoli le vie tracciate e, oltre alle pareti di arrampicata, sul territorio si trovano anche vie ferrate per tutti i livelli.
Il Museo della Grande Guerra a Serauta, nella stazione intermedia della funivia della Marmolada, è il museo più alto d’Europa: si trova a 3000 metri vicino alle postazioni di guerra italiane e austro-ungariche. A Punta Rocca si trova anche la Grotta della Madonna: una caverna simile a quelle che i soldati scavarono negli anni 1916-1917 per ripararsi dalle intemperie e dal nemico. La grotta-cappella, simbolo di pace, ospita la statua della Madonna donata e consacrata da Giovanni Paolo II, in occasione della sua visita sulla Marmolada il 26 agosto 1979. Su prenotazione si può celebrare la Santa Messa.
Un evento davvero da non perdere è l’indimenticabile Alba dalla Regina, il sorgere del sole visto dalla terrazza panoramica a 3265 metri di altezza sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti. Uno spettacolo unico ed emozionante sia in inverno che d’estate. La salita in funivia quando il borgo è ancora immerso nell’ oscurità, le vette tutt’attorno tinte di rosa, il sole che fa capolino dietro la maestosa parete del Monte Civetta: è l’alba di una nuova giornata nel cuore delle Dolomiti.
“Ad agosto si tiene Il Sabato del Villaggio (Sabeda ite vila in dialetto), l’iniziativa organizzata dall’Associazione Borgo di Sottoguda che anima il borgo con un allegro mercato contadino e dove trovare tanti prodotti tipici direttamente proposti dai produttori locali. Ogni estate sono previste due date per questo evento: un modo per scoprire scorci inediti, visitare il paese ed assaporare i sapori genuini del territorio. Il giorno di Ferragosto si tiene inoltre il concerto che allieta ospiti e valligiani in una cornice da favola.”
La cucina locale propone agli ospiti delle autentiche prelibatezze: i canederli, conosciuti come balòte, vengono proposti con lo speck, gli spinaci e la ricotta oppure con il formaggio; i casunziei, mezzelune di pasta all’uovo ripiene di spinaci e ricotta, zucca, rape rosse oppure patate. I dolci delle feste sono le fortaie, dolci fritti a spirale con marmellata di mirtilli rossi.
In un territorio ricco di materie prime è nata una tradizione manuale che si tramanda ancora oggi: la lavorazione del ferro e del legno. Dall’abilità degli artigiani sono nati dapprima attrezzi agricoli, poi oggetti di decoro. A Sottoguda è possibile visitare le botteghe dove vengono realizzati le famose farfalle in ferro battuto dipinte a mano e i gioielli in legno di faggio e cristalli.
Ospitalità
Hotel Roy
Struttura immersa nella natura incontaminata di Malga Ciapela ai piedi della Marmolada, la Regina delle Dolomiti con verdi prati e tranquilli boschi di conifere. Ospitalità, tradizione, stile. Camere per sentirsi a proprio agio, accoglienti e naturali.Bellissime aree comuni. Centro benessere a disposizione.
Località Malga Ciapela
+39 0437 522977
info@hotelroy.com
www.hotelroy.com