Alberona
Chiare, fresche e dolci acque

Comune di alberona 
(Provincia di Foggia)
Altitudine
m. 732 s.l.m.
Abitanti
1108 (600 nel borgo)

Patrono
San Giovanni Battista, 29-30 agosto
info turismo
Comune, Ufficio Cultura e Affari Generali – tel. 0881 592022
www.comune.alberona.fg.it

Lo spirito del luogo

Il nome

D’incerta origine, il nome potrebbe derivare da alveus (cavità, ricetto) o alberone (grande albero). Nel primo caso, c’è chi fa riferimento a una comunità di calabresi che si sarebbe rifugiata nel ricetto, intorno al quale sarebbe sorto il paese. Nello Scadenzario di Federico II (1239) il borgo è chiamato Alberona, mentre Andrea Spinelli nei Diurnali del 1258 lo cita come Alvarona.

 

La storia

950-1000 ca., ampliata dai Normanni, Alberona secondo alcune fonti sarebbe stata fondata dai Bizantini.
1258, Alberona viene donata dal Re Manfredi ad Amelio de Molisio, il cui ricordo è ancora presente nel cognome D’Amelio, diffuso e antico. Passa in seguito ai Cavalieri Templari che ne mantengono il possesso fino al 1307.
1312, il Concilio di Vienna stabilisce la soppressione dell’Ordine dei Templari. Alberona diviene proprietà dei Cavalieri Gerosolimitani, altrimenti detti Cavalieri di Malta, che le concedono privilegi e autonomia giurisdizionale.
1414, Alberona assume la denominazione di castrum, segno del passaggio da semplice casale a luogo fortificato. In seguito viene elevata al rango di fortezza dai Re di Napoli.
XVI sec., un ramo della potente famiglia Gonzaga approda ad Alberona, che viene abbellita con opere di pubblica utilità, mentre la chiesa Priorale è dotata di ricchi arredi.
1600, Alberona passa sotto il controllo dei Vescovi di Volturara.
1656, la peste provoca 384 vittime, tra cui il vicario generale don Pietro de Nigris.
1794, con l’abolizione dell’Ordine Gerosolimitano, Alberona passa
al Regno delle Due Sicilie.

Il vero volto di Alberona si rivela nella sapiente geometria di vie, vicoli e archi (in dialetto spórte) del centro storico. Da qui si dipanano strade che salgono verso la parte alta del paese, quasi a inseguire la luce e l’azzurro che accendono il suo cielo. Non è faticosa la salita perché a ogni passo si scopre un portale, un’insegna, uno scorcio, che rievocano la storia di questo feudo nobile dove si respira l’aria del sud. Una sincera aria di cordialità accoglie il visitatore, che resterà colpito dal profondo senso di ospitalità. Dal fondo della storia, il mistero dei cavalieri templari, custodito nella torre.

E’ un viaggio nella fede, nella memoria e nell’arte, quello che compie il visitatore che arriva in questo angolo della Daunia, adagiato nel verde dell’Appennino e nel refrigerio di innumerevoli sorgenti. Le risorse climatiche e paesaggistiche di Alberona sono il delizioso contorno di un centro storico che è stato segnato dalla presenza dei Templari, i leggendari monaci guerrieri.

Piazza Civetta accoglie il viaggiatore con le linee pulite della neogotica Chiesa di San Rocco, per indirizzarlo poi subito, attraversato il corso principale, alla Chiesa Madre, eretta dai Cavalieri Templari. Sebbene rifatta nei secoli, conserva ancora, della presenza templare, il campanile, che fu torre militare, e due lastre di pietra con lo stemma dei Cavalieri di Malta.

Scendendo per via torre, si giunge al Palazzo e alla Torre del Gran Priore (XII sec.), mentre per dissetarsi, dopo il saliscendi dei vicoli, ci sono le fresche acque della fontanella, una costruzione a forma di casa con tetto a due spioventi.

Percorrendo le strette viuzze del borgo, dove si ammirano portali e stipiti artisticamente incisi, si arriva all’arco Calabrese (XIV sec.), l’unico arco ligneo della zona, conservato intatto nel tempo. Proseguendo attraverso il centro storico, si sale verso la Chiesa di San Giuseppe (XVI sec.), importante per il portale in stile gotico e per la presenza di un interessante altare in pietra. L’arco dei Mille (XV sec.) offre un ampio panorama e invita a scoprire la struttura monumentale della fontana Muta (XIX sec.), le cui acque scivolano, silenziose e discrete, negli imponenti abbeveratoi in pietra.

La via che rasenta la Villetta Comunale riporta verso il punto di partenza, dopo una sosta obbligata al muraglione dove, respirando l’aria del Tavoliere, lo sguardo sorprende le isole Tremiti, approdo di aspirazioni e di sogni.

Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.

Piaceri e Sapori

Escursioni e passeggiate alla scoperta di zone incontaminate, tennis, pesca di trote e anguille.

Oltre al centro urbano, denso di simboli e presenze, Alberona ha interessanti richiami naturalistici, come le aree boschive di Tuoro, Mezzana, Argario, Guerrana, ricche di flora e fauna. Un luogo particolare è il “canale delle teglie”, con le sue piccole cascate, le pareti levigate dall’acqua, l’intrico di liane. Di indubbio rilievo sono anche le antiche case gentilizie di campagna e le masserie che, in gran parte, conservano ancora lo stile originario. Ma Alberona è anche il borgo delle “cento fontane” che forniscono costantemente freschissima acqua sorgiva. Tra le più note, Pisciarelli, poco distante dal centro abitato, Tomarelli, Pilozza e le già citate Fontanella e fontana Muta.

Antiquarium Comunale:
inaugurato nel 2001, questo museo ospita oggetti, mobili, attrezzi e utensili risalenti all’inizio del ’900, tra cui ferri degli antichi mestieri, reperti delle due guerre mondiali, ambienti domestici fedelmente ricostruiti, testimonianze della cultura e delle vecchie tradizioni.

Centro Visita del Cinghiale: nell’annessa area boschiva è possibile fare la conoscenza di questo animale molto diffuso nel Sub-Appennino dauno.

Sant’Antonio Abate,
17 gennaio: festa caratteristica per i fuochi, intorno ai quali si consuma la notte tra folclore, danze e gastronomia.

San Biagio,
2 febbraio: benedizione delle tradizionali pagnottelle.

San Giuseppe,
19 marzo: processione e Palo della Cuccagna, una tradizione che ha origini medievali. Settimana Santa con i riti della Passione.

Festa della Madonna Incoronata, ultimo sabato d’aprile: processione con carri e spettacoli folcloristici.

Corpus Domini:
allestimento di altarini nei quartieri.

Fiera di San Giacomo,
25 luglio: mercato di antichissima origine, già in voga al tempo dei Cavalieri di Malta.

Estate Alberonese:
divertimento, sport e cultura; tra i vari eventi, la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa, in agosto.

Festa Patronale,
29-30 agosto: in onore di San Giovanni Battista, patrono di Alberona, e di San Rocco.

Fiera della Madonna del Rosario,
prima domenica di ottobre: fiera e festa dei frutti d’autunno.

Fiera e Festa di Santa Lucia,
13 dicembre: suggestiva fiaccolata.

Il menu locale non può prescindere dallo spezzatino di agnello, uova e cicorie e dal bollito. Altri piatti gustosi sembrano degli scioglilingua: al ristorante chiedete pezzéddhe, cicatéddhe e vròcchele p’a scardéddhe, lajianèddhe e cice, frettecéddhe p’i patane o carne a cciopparèddhe. Anche se non ne conoscete il significato, non resterete delusi.

Semplici e genuini i prodotti di Alberona: innanzitutto l’olio di oliva extravergine, e poi salumi, conserve, formaggi, pasta fatta in casa e pane tradizionale.

Ospitalità

B&BMONTAURO_ALBERONA

B&B Montauro

Graziosa, colorata e accogliente casetta di montagna con caminetto, dotata di tutti i comfort, con cucina disponibile. Ampio spazio esterno, wi-fi gratuito, visite archeologiche guidate. Graditi animali.

  Via Monte Stilo, 16
  +39 0881 592171
  +39 329 3976486
  montauro.alberona@libero.it