Badolato
Un piccolo presepe della calabria jonica

Comune di badolato
(Provincia di Catanzaro)
Altitudine
m. 240 s.l.m.
Abitanti
2974 (350 nel borgo)

patrono

Sant’Andrea Avellino, 10 Novembre

info turismo

Delegazione Municipale – Badolato Marina
Tel. 0967/814217
C.A.T. / Centro di Accoglienza Turistica
Palazzo Gallelli – Badolato Borgo

Pro Loco Badolato APS
FB: InfoTurismo Badolato
infoturismobadolato@gmail.com
+39 3384709111

www.comune.badolato.cz.it

Lo spirito del luogo

Il nome

“BADOLATO: IPOTESI DI UN TOPONIMO”

Il termine Badulato appare già nel 1114, nel Diploma con cui il Conte Goffredo di Loritello e la madre Berta fanno donazioni in campisBadulati al Beato Lanuino e agli altri eremiti della Certosa di S. Stefano del Bosco (Serra San Bruno). Il feudo di Badolato, la cui nascita viene fatta risalire intorno all’anno 1080 ad opera di Roberto il Guiscardo (Casa normanna), sarebbe appartenuto ad una famiglia che da esso prese il nome. All’avvento della dinastia angioina (1266, Carlo I), difatti, era signore di questa terra Filippo de Badulato, avendola avuta in donazione nel 1254. Ne rimase in possesso sino al 1272, quando il feudo passò a Pietro Ruffo conte di Catanzaro che spodestò Filippo nonostante questi nel 1270 avesse prodotto istanza al re contro Ruffo che lo molestava.Con una parentesi di sedici anni (1280-1296) in cui il feudo di Badolato fu assegnato in concessione all’Ammiraglio Ruggiero di Lauria (+ 1296), i Ruffo furono signori della baronia di Badolato sino al 1439 per linea diretta, poi attraverso Loise d’Arena (1439-1451) che sposò Giovanna Ruffo; fu poi la volta di Marcantonio Ruffo (1451-1453). Dal 1454 al 1578 il feudo appartenne alla famiglia Toraldo che subentrò con il matrimonio tra Margherita Ruffo e Giorgio Toraldo. Poi fu la volta dei Ravaschieri che l’ebbero sino all’eversione della feudalità. (Fonte: “La Radice”).

La storia

Significato del termine:

L’ipotesi più attendibile, la più condivisa e la meno contestabile, quella che emerge anche da alcuni studi fatti dall’Associazione “La Radice”, è che il termine Badolato sia composto da due parole latine, “vadum” e “latum”, cioè guado largo, ampio, comodo. Significa che qui il guado del fiume, il passaggio, l’attraversamento non solo è possibile ma, date particolari condizioni dell’acqua e del terreno, è persino comodo e da preferirsi ad altri siti.
Non sono pochi coloro che ipotizzano che Badolato, nel passato detto anche Vadolato, significhi “al lato del fiume Vodà”, ditatti è lambito, alla base della collina su cui sorge, dalle acque del Vodà.
C’è chi lo vuole far derivare dal termine “vuda” (il biodo) di cui sono ricche le sue fiumare, una che lo lambisce -come detto- a sud, un’altra a nord ed altre ancora, tra cui il Gallipari (forse l’antico Elleporo), che bagnano tutto il territorio.
Potrebbe derivare, inoltre, Badolato, dalla parola “bad” o “bado” che in lingua tedesca significa “bagno” (come Baden, Badenweiler, ecc.), e “lato” (dal latino “latus”, o, meno probabilmente, dal nome di un pesce che vive nelle acque del Nilo.).
E c’è chi pensa alla parola della lingua russa “voda” (importata forse con la civiltà bizantina) che significa “acqua” (da cui il nome della fiumara “Vodà”).
Infine, secondo il Barrio il termine “Badolato” deriva dal verbo greco “bàdomai” che significa “degno di dilezione”. (Fonte: “La Radice”)

L’antico borgo di Badolato è un’oasi di pace dai ritmi lenti e mediterranei, un luogo autentico da vivere e di cui innamorarsi, con tanto spazio: in parte è abbandonato, ma allo stesso tempo è evidente una reale capacità di rivitalizzazione e rinascita – caso unico forse in Calabria. Dato per spacciato una trentina d’anni fa, quando gli occhi vuoti delle case sfondate e i detriti dei laterizi manifestavano drammaticamente l’abbandono, il borgo prima si è messo provocatoriamente in vendita, su una testata giornalistica ed in una trasmissione televisiva nazionali, poi da luogo di partenza di emigranti si è trasformato in luogo diaccoglienza di immigrati (la sua comunità, vero grande Genius Loci e valore aggiunto del luogo, è per indole storica vocata alla “filoxenia”), dando ospitalità nel 1997 a circa trecento rifugiati curdi. Via via, Badolato hacominciato a ripopolarsi, grazie ad un importante progetto di rigenerazione urbana nata da iniziative pubbliche e private, un po’ grazie ai migranti che sono rimasti e un po’ con l’acquisto di abitazioni da parte di artisti italiani e cittadini stranieri. Il suo caso ha suscitato interesse internazionale: il regista Wim Wenders vi ha girato un cortometraggio, la BBC, il National Geographic e la menzione d’onore dell’Onu per il World Habitat Award hanno fatto il resto. Oggi il vecchio centro storico sta sperimentando un modello originale di ospitalità diffusa slow come “paese albergo”, con un sistema turistico integrato borgo-mare, con diversi ristoranti e nuove attività e servizi turistico-commerciali, una buona proposta culturale e tante dimore storiche restaurate che i loro proprietari nordeuropei o americani riaprono per le svariate vacanzestagionali (in parecchi vi abitano tutto l’anno). Insomma, un microcosmo di globalizzazione sostenibile, con una nuova comunità multiculturale, con la montagna delle Serre Calabresi alle spalle e il Mar Ionio di fronte. (fonte: “Borghi Magazine”)

Chiesa e Convento Francescano di Santa Maria degli Angeli, con la famosa macchina barocca della

“Madonna degli Angeli musicanti” (1640-1644) di Fra’ Diego da Careri.

 

Antico bastione con belvedere sulla valle del Vodà e sulla Costa Ionica, con visita interna dell’antica e suggestiva chiesa seicentesca dell’Immacolata.

 

Chiesa di Santa Caterina V.M. d’Alessandria con affresco cinquecentesco della santa d’Alessandria d’Egitto e pala d’altare con tavola del matrimonio mistico tra Santa Caterina e Gesù Bambino (ubicata nello storico rione “u mancusu” del borgo)

 

Santuario Basiliano della Madonna della Sanità con antico affresco di epoca tardo bizantina

 

Chiesa di San Domenico “U Monasteri” con antichi affreschi del pittore calabrese Francesco Colelli.

 

Chiesa Matrice del SS.mo Salvatore con antica statua lignea di Sant’Andrea Avellino, patrono di Badolato.

 

Chiesetta popolare della Provvidenza, ubicata nello storico rione “u destru” del borgo

 

Antica Torre Campanaria (1539) nel centro del borgo

 

Belvedere “Carmelina Amato” in Piazza Castello con affaccio panoramico sul borgo e sul mare

 

Sentiero della Memoria Popolare / Itinerario delle “pietre parlanti” tra storie, figure ed

aneddoti popolari.

 

“Castello Gallelli” / Dimora Storica – Villa Pietra Nera (villa fortificata in stile neo-gotico) della famiglia baronale Gallelli sulla via Provinciale

Piaceri e Sapori

Badolato ha un territorio straordinario e poco esplorato, in cui il contesto naturalistico è la vera ricchezza. Postoa pochi chilometri dalla fantastica Costa Ionica, il borgo è immerso in quattro dimensioninaturalistiche: spiagge lunghe e bianche con mare blu cristallino, campagne e fiumare, colline conuliveti e vigneti secolari, montagne con cascate, piccoli laghi e sentieri naturalistici.

Accoglienza, ospitalità diffusa (tanti i B&B e le Case Vacanze – con Osterie, Ristoranti e Bar convenzionati – ricavate nelle antiche dimore storiche oggi ristrutturate e con tutti i comfort contemporanei), bellezza autentica e lentezza mediterranea sono ovunque in questo borgo calabrese, oggi meta ambita di artisti ed intellettuali, stranieri provenienti soprattutto dal nord Europa (i primi, di nazionalità svizzera, giunti dopo la nota provocazione mediatica nazionale “Badolato paese in vendita”), che hanno deciso di trasformarlo nel loro “buenretiro” prendendoci casa per vivere o per trascorrere le vacanze, per lunghi soggiorni rigenerativi o per vacanze-lavoro in smartworking.

Badolato è un microcosmo di globalizzazione sostenibile, un crocevia di culture e religioni, una nuova destinazione umana “slow &smart” multiculturale che resiste e prova a rinascere, grazie ad interessanti esperienze e processi di rivitalizzazione e ri-abitazione possibile posti in essere negli ultimi 20 anni. Qui le lancette del tempo si sono fermate e permettono a visitatori, ospiti e turisti di calarsi in un atmosfera raccolta e dal sapore antico. La quiete, la serenità che si respira compenetra lospirito e lo rigenera. Lo scorrere del tempo è impalpabile, segno dell’appartenenza ad una dimensione altra.

Sono poi tante le attività di cui fare esperienza: passeggiate guidate nel borgo tra antiche chiese, viuzze strette, slarghi panoramici, “pietre parlanti” e catoja (cantine); vendemmie di comunità, con visite guidate presso cantine locali con degustazioni di prodotti tipici; partecipazione alla tradizionale raccolta delle olive, con visite guidate presso i frantoi locali con degustazione di olio EVO; corsi di cucina mediterranea con lezioni di lingua italiana e dialetto badolatese; “Calabrian Culinary Experience”: esperienze culinarie nelle cantine locali e nei ristoranti tipici del borgo o Wine &Foodtasting in campagna; passeggiate rigeneranti nel borgo tra gli antichi sentieri, giri in bicicletta tra le strade collinari dell’entroterra, trekking nelle circostanti montagne del Parco Naturale Regionale delle Serre Calabresi. (Fonte: Vanity Fair Italia)

 

Altre attività, esperienze e cose da fare tra borgo e mare:

giornate in spiaggia tra tratti di arenile ad accesso libero o in stabilimenti balneari con spiagge attrezzate ed inclusive con servizi professionali e diverse tipologie di servizi (disabilità),  ; escursioni in barca, volo in deltaplano, pesca sportiva, noleggio natanti e sport acquatici, diving con escursioni subacquee; visite naturalistiche in campagna ai calanchi, giornate in fattoria didattica, visita ad aziende agricole locali con apicoltura e produzione del miele; attività sportive varie (grazie alla presenza di spazi e campi sportivi sul lungomare), scuola calcio, scuola di danza e taekwondo.

Centro turistico-culturale “Badolato C.U.O.R.E. di Calabria”  presso Palazzo Gallelli

BADOM / Badolato Open Museum con centro culturale ed espositivo presso Palazzo Menniti

 

Il borgo di Badolato è un piccolo museo a cielo aperto con:

 

Itinerari storico-culturali tra antiche chiese, scorci panoramici e slarghi, comunità locale e “catoja”;

Sentiero della Memoria Popolare con itinerario delle “Pietre Parlanti”;

“Castello Gallelli”: Villa Pietra Nera della famiglia baronale Gallelli con sala delle armature.

PRIMAVERA

Settimana Santa a Badolato borgo con le tradizionali processioni religiose ultrasecolari. Tra le più importanti si segnalano qui:

  • Processione Devozionale di Venerdì Santo
  • Processione Penitenziale di Misteri Dolorosi di Sabato Santo
  • Pasqua di Resurrezione con la tradizionale “Cumprunta”

 

Pasquetta “Slow & Folk” con giornata nel borgo tra camminate lente ed esplorative, itinerari del gusto, musica folk itinerante e convivialità

 

Primo Maggio “Slow & Folk” con giornata nel borgo tra camminate lente ed esplorative, itinerari del gusto e con degustazione del tradizionale “pana ‘e maju” (pane coi fiori di sambuco), musica folk itinerante e convivialità

 

Ponte del 2 Giugno “Cammino della lentezza e della bellezza”, con giornata nel borgo tra camminate lente ed esplorative, itinerari del gusto, musica folk itinerante e convivialità

 

13 Giugno – Tradizionale processione di Sant’Antonio di Padova con partenza dall’antico Convento Francescano di Santa Maria degli Angeli

 

ESTATE

 

Giornata Mondiale del Rifugiato (Badolato “Paese dell’accoglienza e della solidarietà”, il Comune di Badolato – assieme al CIR Onlus – ospita un progetto di seconda accoglienza per migranti richiedenti asilo e rifugiati politici dal 1997/1998)

Giugno-Luglio

 

Festa di Maria SS.ma della Provvidenza con tradizionale processione

Prima settimana di Luglio

 

Festival della Canzone Popolare Calabrese

Luglio

 

Festeggiamenti in onore della Madonna della Sanità con rito religioso e civile

ultima domenica di Luglio – prima domenica di Agosto

 

Festa dello Sport

Prima settimana di Agosto

 

Festeggiamenti in onore della Vergine SS.ma Assunta con rito religioso e civile

13-14-15 Agosto

 

“StraBadolato” – Corsa cittadina non competitiva

14 Agosto

Festival artistico-culturale e musicale “Insegui l’Arte”

Ultima settima di Agosto

 

“Ciak si beve!”: rassegna dedicata al cinema e ai cortometraggi

Metà Settembre

 

AUTUNNO

Percorsi enogastronomici mediterranei

Itinerari del vino tra vigneti, vendemmie di comunità, degustazioni e cantine

Itinerari dell’olio tra uliveti, partecipazione alla tradizione raccolta delle olive, degustazioni e frantoi aperti (Settembre, Ottobre, Novembre)

 

Tradizionale processione della Madonna della Vittoria / Madonna del Rosario (prima settimana di Ottobre) in memoria della storica e vittoriosa Battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571)

10 Novembre – Festa del patrono, con tradizionale processione per le vie del borgo di Sant’Andrea Avellino con banda musicale e gruppo storico dei “tamburi nari” di Badolato

Estate di San Martino nel borgo tra antichi “catoja” ed itinerari del gusto

11 Novembre

 

Festeggiamenti in onore di Santa Caterina V.M. d’Alessandria

Con rito religioso e civile – 25 Novembre

 

Solennità dell’Immacolata Concezione

Con rito religioso e civile – 8 dicembre

 

INVERNO

 

“La Magia del Natale a Badolato”

Calendario di eventi natalizi tra borgo e marina

 

 

Presepe Vivente “Badolato è culla per Te” / Rappresentazione scenica itinerante per le vie del borgo

Tra Natale e Capodanno

 

Tradizionale giro di Gesù Bambino nel borgo ed in marina

30-31 Dicembre e 01 Gennaio

 

Epifania Solidale: giornata di incontro e confronto interculturale, solidarietà e aggregazione sociale, per famiglie e bambini

 

Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue locali

Metà Gennaio

 

 

DURANTE TUTTO L’ANNO

 

Cartellone artistico-culturale e teatrale annuale del Teatro Comunale

Teatro del Carro / Residenza Artistica “MigraMenti” di Badolato Marina

 

Biblioteca dei piccoli con laboratori permanenti per famiglie e bambini

Piatto tipico dai sapori antichi: “riso, finocchja ‘e timpi e ndurha”

Pana ‘e maju / Pane casareccio coi fiori di sambuco

Pasta ‘e casa cu’ a carna ‘e crapa / Pasta fatta in casa col sugo della carne di capra

Lambehri al sugo / Lumache al sugo – Pasta e lambehri / Pasta con le lumache

Dolce tipico tradizionale “Mastazzolu ‘e vinucottu”

Pesca gialla di Badolato

Carciofini selvatici sott’olio