Castrum Carcari era ancora nel 1296 il nome del luogo, divenuto poi Rocca Imperiale in omaggio a Federico II di Svevia che costruì qui il castello. Carcari erano chiamate le fornaci per la calce. È possibile che l’antico nome indicasse una preesistente postazione militare romana, come rivelerebbero le tombe trovate in località Cesine.
La storia
Rocca Imperiale viene definita la porta della Calabria dal versante del mar Jonio. Paese del cinema e della poesia, paese dei Limoni. I primi insediamenti risalgono all’ VIII secolo, ma si sviluppa dopo l’edificazione di Federico II con il castello svevo nel 1225. Il borgo nasce sottostante il maestoso castello, con le sue case a gradinata.
Edificato da Federico II di Svevia nel 1225, ampliato dagli Aragonesi nel 1487 con l’aggiunta di torri merlate e cinta muraria, nel 1700 con i Duchi Crivelli ulteriore ampliamento con l’aggiunta del palazzo settecentesco
Borgo e Chiese
Partendo ai piedi del castello svevo inizia il percorso Turistico Religioso vicoli suggestivi portano alle prime chiese di San Giovanni Battista del 1400 e quella de Ss Rosario del 1600. Continuando si arriva alla Chiesa Madre edificata nel 1239 per voler di Federico II. Si continua con la chiesa del Carmine del 1600 e la chiesa di Sant’Antonio da Padova del 1500.
Santuario Madonna della Nova: situato in contrada cesine si visita il Santuario della patrona di Rocca Imperiale accompagnati da guida.
L’ultima domenica di Carnevale si festeggia con la sfilata in maschera e la sagra delle maiatiche (frittelle con peperoni secchi).
Ricchissima l’offerta gastronomica: frizzul ca’ millic (maccheroni con sugo e mollica), laganelli e ceci, arrosto di capretto e di maiale, peperoni e melanzane fritte, muffit (sfogliata con ciccioli di maiale), torta al limone.
Due gli eventi di agosto: il 19, la mostra d’arte Dal tramonto all’alba; l’ultima settimana del mese, Il Federiciano, festival artistico e concorso di poesia.