Secondo Strabone e Plinio il Vecchio il primo nome di Tropea sarebbe stato Portercole (Herakleioslimén – PortusHerculis). Dopo aver superato le dodici fatiche e sconfitto i giganti che imperversavano in Calabria, Ercole durante il suo viaggio di ritorno verso la Grecia avrebbe sostato sulla rupe disabitata per riposarsi. Per omaggiare questa terra accogliente che gli diede ristoro, decise di fondare una città in onore della sua nutrice (Era-Giunone), in greco antico nutrice si traduce: tropheia. Altra origine legata alla tradizione antiquaria riportata daLascaris e Parrasio vuole una rifondazione della città da parte del generale romano Scipione l’Africano, il quale, dopo aver sconfitto Annibale nella celebre battaglia di Zama, sbarcò con la sua flotta presso la rupe di Tropea ponendo i suoi vittoriosi trofei: trophea.
La storia
Le prime testimonianze umane risalgono all’età del Bronzo (XVI a.C.) e all’età del Ferro (XII-IX a.C.). Necropoli del IV a.C. indicano la presenza greca in questa area. Nel 536 venne innalzata la cinta muraria dal generale Belisario e nel 649 è presente la diocesi. Dopo alcune parentesi arabe, Tropea ridiventa strategica roccaforte bizantina. Nell’XI sec. passa sotto i Normanni i quali avviano la latinizzazione religiosa dei territori costruendo la Cattedrale e donando il Santuario di Santa Maria dell’Isola all’Abazia di Montecassino. Sotto gli Svevi inizia un periodo di prosperità economica e commerciale. Durante le guerre tra Angioini e Aragonesi, rimane fedele a questi ultimi (da qui il motto nel suo stemma “Sola Tropea sub fidelitateremansit’’), ciò le permise molti privilegi fiscali e amministrativi. Tropea dominava un vasto territorio costituito da villaggi (casali), essi producevano beni, che, oltre a sopperire il fabbisogno della città, venivano messi in commercio nelle principali rotte mediterranee. Verso la fine del XV secolo sorse l’Accademia degli Affaticati, nucleo culturale composto da poeti e intellettuali. Durante la battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), Tropea partecipò con tre galee comandate dal colonnello Gaspare Toraldo. In questo periodo operarono i fratelli Vianeo, inventori della rinoplastica. Nel 1783 viene colpita dal grave terremoto della Calabria centro-meridionale, che causò ingenti danni. Sotto la direzione dell’Ing. Sintes furono intrapresi i lavori che cambiarono per sempre il suo impianto urbanistico, creando i larghi e le piazzette che contraddistinguono il suo centro storico. Tra il 1831 e il 1846 il filosofo tropeano Pasquale Galluppi resse la cattedra di Logica e Metafisica presso l’Università di Napoli, contribuendo nella sua opera a diffondere e divulgare in Italia la filosofia kantiana. Con l’Unità d’Italia Tropea fu interessata da una serie di opere pubbliche, quali collegamenti stradali e ferroviari. Nel secondo dopoguerra fu amministrata per quindici anni da Lydia Toraldo Serra, una delle prime sindache d’Italia. La sua opera si incentrò nell’edilizia pubblica e nell’istituzione delle scuole, nonché sulla mirabile scommessa del turismo, oggi solida risorsa economica di Tropea e di tutto il suo comprensorio.
L’accoglienza solare dei suoi abitanti è la risorsa speciale che rinnova il desiderio di ritornare nel borgo risplendente sul mare. Ciò che rende Tropea veramente unica al mondo è la straordinaria simbiosi tra storia, ambiente, tradizione e patrimonio immateriale.
Già a partire dal XVII secolo i viaggiatori eruditi europei durante il “Gran Tour” in Calabria soggiornavano nell’antico borgo aristocratico, affascinati dal mito del suo fondatore, Ercole, e dall’incanto della vista delle isole Eolie all’orizzonte, rievocante l’epica omerica. La bellezza del Santuario di Santa Maria dell’Isola è stata immortalata da diversi artisti che fecero tappa a Tropea. Tutt’oggi è il simbolo religioso e turistico di Tropea e della Calabria nel mondo.
Tropea nei secoli riuscì sempre a mantenere la sua autonomia e libertà amministrativa contro diversi feudatari grazie agli interventi dei sovrani spagnoli cha ne tutelarono la demanialità per la sua rinomata: Antichità, Bellezza e Nobiltà.
La testimonianza di questo grande retaggio risplende nel centro storico, proteso sul mare, con un pregevole alternarsi di palazzi patrizi con sontuosi portali, chiese dal volto medievale, richiami rinascimentali, lineamenti barocchi e neoclassici insieme ai conventi che mantengono vivo il ricordo del fervore religioso. I larghi pittoreschi e gli affacci panoramici scandiscono con ammaliante estasi il visitatore che per la prima volta si inoltra tra le vie palpitanti di storia, leggende e misteri. Gli echi dell’epopea magnogreca, romana e del primo cristianesimo, del dominio arabo, bizantino, normanno, svevo, angioino e aragonese si colgono nelle pregiate architetture, nei monumenti, nei beni archeologi e artistici esposti presso il Museo Diocesano e nella varietà delle feste e degli eventi culturali che offrono ai turisti occasioni irripetibili per sentirsi pienamente parte di una storia millenaria che fa di Tropea un centro emblematico nel cuore del Mediterraneo, una terra che ha trovato sempre linfa rigenerante dalla sua identità integrativa. Con il suo millenario patrimonio e con le sue incomparabili risorse umane si connette a pieno titolo nella celebrazione della storia e della cultura nazionale: “Tropea è bella, perché per poter guardare il cielo fa puntare in alto, è fedele perché manterrà le sue promesse, rende liberi poiché essa stessa è stata e dovrà essere libera…”
Il centro storico di Tropea si protende sul Mar Tirreno come un prezioso scrigno di storia, mito, leggenda che si schiude al visitatore. L’architettura dei palazzi patrizi si articola tra vie suggestive e larghi arieggiati con i sontuosi portali in granito e tufo locale. Le chiese e i conventi, testimonianze dell’antico fervore religioso, offrono al turista una varietà unica in uno spazio di appena sette ettari quadrati.
La Chiesa Concattedrale fondata dai Normanni nel 1163, racchiude al suo interno l’Icona della Madonna di Romania (XIV sec.), Patrona di Tropea, la tomba del filosofo Pasquale Galluppi, il mausoleo della famiglia Gazzetta (XVI sec.), il Crocifisso Nero (XV sec.) e la tomba del Beato Francesco Mottola. La Cappella del SS. Sacramento con tele della scuola del pittore tropeano Giuseppe Grimaldi (XVIII sec.), le statue della Madonna del Popolo e della Madonna della Libertà (XVI sec.).
La Chiesa del Gesù sfavilla al suo interno di preziosi altari marmorei e di tele settecentesche di pittori calabresi, tra queste campeggia la grande tela de “La Natività” di Giuseppe Grimaldi (1731).
L’Affaccio “Raf Vallone”, è il punto panoramico tra i più belli del Mediterraneo, incontro simbiotico tra cielo e mare, con la vista del Golfo di Sant’Eufemia, delle Isole Eolie e del Santuario di Santa Maria dell’Isola.
Santa Maria dell’Isola, è un antico eremo fondato da monaci ortodossi (VI-VII sec.) e poi divenuto santuario benedettino nell’XI sec. Simbolo di Tropea e della Calabria nel mondo, con il giardino rigoglioso di macchia mediterranea e con il terrazzo panoramico prospicente la rupe di Tropea.
Nei locali dell’antico Palazzo Vescovile conserva una sezione ricca e prestigiosa di arte sacra (dal medioevo all’ottocento) e la sezione archeologica che spazia dall’età del Bronzo (XVI sec. a.C.) all’età Magnogreca fino al periodo paleocristiano e medievale.
Il Civico Museo del Mare (MuMaT) Tel. 338 8345849 – contatti@mumat.it
Nell’antico palazzo del Convento delle Clarisse (il primo in Calabria 1261) è gestito dal Gruppo Paleontologico Tropeano (GPT), in tre sale sono esposte una importante sezione paleontologica e mostre di biodiversità marine delle specie attuali del biosistema del Tirreno. Nella sezione di paleontologia è esposto lo scheletro di Heterocetusguiscardii, un esemplare di balena, risalente a 7 milioni di anni fa, tra i meglio conservati e più completi al mondo.
Sede settecentesca del parlamento della nobiltà tropeana e oggi epicentro culturale del centro storico con la sede al piano terra dei locali della Pro Loco e al piano superiore della mostra permanente sull’attore tropeano Raf Vallone, stella del cinema neorealista.
Archivio privato “Toraldo di Francia” Tel. 348 8548781
costituito da 37 pergamene dei secoli XIV – XVIII, tra cui privilegi angioini, 4 libri manoscritti di memorie dei secoli.XVII-XIX, da un registro di copie notarili autentiche relative alla famiglia Adesi, da 18 buste di carteggio della famiglia Toraldo dei secoli XVII-XIX.
Archivio privato “Toraldo Serra” Tel. 0963603375
costituito da manoscritti, pergamene, atti privati, contabilità e documenti riguardanti la città e del suo territorio. Il fondo documentario è costituito da 50 pergamene dei secoli XIV-XIX, 100 buste dei secoli XIV-XX, 4 volumi e un Libro dei notai antichi del 1790. Rilevanti sono due Libri dei Privilegi della Città di Tropea del 1560 e del 1576.
I maccheroni sono una pasta tipica di Tropea e dei suoi dintorni, ottenuta mescolando farina, acqua tiepida e un pizzico di sale. Il ricavato è ridotto in pezzetti allungati a cordoncino, della lunghezza di 2-3 cm, ognuno dei quali viene posto al centro di una bacchetta, detta “rinaculu”, ottenuta dal fusto della disa, “gutamara” in dialetto, ed è “filato” fino ad incavarlo e allungarlo di circa 8 cm. Il sugo si prepara sobbollendo le cipolle, con l’aggiunta iniziale di pochissima acqua, finché si riducono ad una morbida e consistente crema a cui si unisce, quasi a fine cottura, olio evo, sale q.b. e, a piacere, un po’di polvere di peperoncino piccante essiccato. I maccheroni richiedono sette minuti circa di cottura e, appena scolati, vengono insaporiti in padella col sugo a cui si può aggiungere il parmigiano grattugiato. Per quattro persone le dosi per realizzare la pasta sono mezzo kg di farina e mezzo litro d’acqua mentre il sugo richiede, oltre all’olio, al sale e al peperoncino, da dosare a proprio gusto, 2 kg di Cipolla Rossa di Tropea, la cottura, a fuoco lento, è molto lunga superando abbondantemente l’ora.
La Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP si riferisce all’ortaggio da bulbo allo stato fresco o secco della specie Alliumcepa.Ha forma rotonda e ovoidale, involucro rosso ed è composta da varie tuniche concentriche carnose di colorito bianco. Al palato risulta particolarmente dolce. Vi abbiamo Tondo Piatta (primaticcia), Mezza Campana (medio precoce) e Allungata (di maturazione tardiva). Si distinguono tre tipologie: Cipollotto, Cipolla da Consumo Fresco e Cipolla da Serbo.
La zona di produzione della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP interessa la costa tirrenica calabrese medio-alta e comprende diversi comuni in provincia di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia.
Fonti storiche e bibliografiche attribuiscono l’introduzione della cipolla nel bacino mediterraneo e in particolare in Calabria, prima ai Fenici e poi ai Greci. Molto apprezzata nel Medioevo e nel Rinascimento, era un prodotto fondamentale per l’alimentazione e per l’economia locale, venduta ed esportata via mare in Tunisia, Algeria e Grecia. Numerosi scritti di viaggiatori, che arrivarono in Calabria fra il Settecento e l’Ottocento, descrivono le meraviglie delle comuni cipolle rosse di Tropea dal gusto dolce e non pesante. La Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP si diffonderà, comunque, con maggiore impulso solamente in seguito, nel periodo borbonico.
Ospitalità
Hotel Rocca della Sena
Un “boutique Hotel” di raffinata qualità di fronte al mare, dai cui balconi si possono ammirare tramonti spettacolari sulle Isole Eolie. A pochi passi dal centro storico di Tropea, renderà unica la vostra vacanza in Calabria.
Ex monastero del XVI secolo a picco sul mare, un lussuoso boutique hotel, immerso in un rigoglioso giardino di piante mediterranee. Ristorante gourmet con i prodotti dell’orto di proprietà e piscina a sfioro con vista sulla rocca vecchia di Tropea.
Un affascinante palazzo nobiliare del ‘700 nel centro storico di Tropea ospita questo moderno B&B con camere di design e terrazza con vista strepitosa sul mare e sulla Cattedrale di Santa Maria dell’Isola.
Residenza I Gioielli un tempo raccoglieva i vini pregiati della Calabria. Oggi è invece un delizioso B&B a Tropea, capace di rievocare l’atmosfera semplice e genuina dell’ospitalità mediterranea.
B&B immerso in una splendida campagna e circondato dalla bellezza di un fiorito giardino. Un’oasi di serenità dove trascorrere meravigliose vacanze in relax, avvolti dalla brezza del mare poco distante. Prodotti tipici del territorio a km zero.