Bertinoro
Città del vino e dell’ospitalità
Comune di Bertinoro
(Provincia di Forlì Cesena)
Altitudine
m. 254 s.l.m.
Abitanti
11102 (538 nel borgo)
patrono
Santa Caterina 25 novembre
info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche
Piazza Libertà 9c, orari di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì 9.00 – 14.00; martedì e giovedì 9.30 – 13.30 e 14.30 – 18.00.
Dal 1 giugno al 15 settembre, festivi e prefestivi 9.00 – 17.00
Tel. 0543 469213 – E-mail: turismo@comune.bertinoro.fc.it
INSTAGRAM: visitbertinoro
FACEBOOK: Ufficio Turismo Bertinoro
Il Nome
La leggenda narra che Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, assaggiando un vino locale da una coppa di terracotta esclamò “Non di così rozzo calice sei degno, ma di berti in oro”. Il nome sembra derivare dalla presenza di pellegrini diretti in Bretagna che sostavano sul Monte Cesubeo e che da essi prese il nome di Castrum Brittinori.
La storia
Vista la posizione strategica, a pochi km dalla via Emilia, Bertinoro fu scelta già dai romani come luogo di osservazione.
L’insediamento attuale, nella parte più alta del colle, il Monte Cesubeo, risale però all’alto medioevo: crollato l’impero romano, i barbari, scesi in Italia in cerca di facili bottini, distrussero il primo insediamento realizzato ai piedi del monte.
Questa collocazione assunse col tempo sempre maggiore importanza, grazie alla presenza della sua Rocca, risalente all’anno 1000, dotata di un sistema difensivo molto efficace, con le sue imponenti mura merlate e i suoi torrioni. Qui nel 1177 vennero ospitati Federico Barbarossa e la sua corte.
Tra il 1360 e il ’63 il cardinale Albornoz, per soddisfare le sue sanguinose mire di conquista nel territorio romagnolo, si impadronì della Rocca. Dopo aver distrutto la città, è qui che trasferì sia la sede episcopale che il suo comando militare.
Dal 1378 al 1465 la fortezza passò, per volere dei pontefici, in feudo ai Malatesta di Cesena, i quali ristrutturarono e abbellirono la costruzione.
Nel ‘500 vi trovarono ospitalità anche membri delle famiglie Borgia e Sforza e, verso la fine dello stesso secolo, il castello divenne sede vescovile.
Oggi ospita il Centro Residenziale Universitario, sede di attività di alta formazione, e il Museo Interreligioso dedicato alle tre religioni monoteistiche del Mediterraneo.
Il secondo nucleo monumentale di Bertinoro è collocato nella sua piazza centrale: comprende il Palazzo Comunale, costruito nel 1306 da Pino degli Ordelaffi, e la Cattedrale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, risalente al 1500.
L’antico Palazzo Comunale è stato soggetto a importanti lavori di restauro verso i primi del ‘900, quando fu anche demolito l’edificio che lo fronteggiava. Ciò consentì alla piazza di aprirsi su uno splendido panorama verso la pianura romagnola e il mare, tanto da far meritare alla cittadina l’appellativo di “Balcone di Romagna“.
E’ proprio qui che fa bella mostra di sé il più importante simbolo di Bertinoro: la colonna dell’ospitalità o colonna delle anella. Secondo la tradizione venne eretta per volere di Guido del Duca e Arrigo Mainardi, nobili bertinoresi del XIII secolo, per pacificare le famiglie di Bertinoro in lite per offrire ospitalità ai viandanti che sostavano nella città, unico mezzo per sapere cosa accadeva nel resto del mondo. Legando il proprio cavallo ad uno degli anelli, a cui corrispondeva una famiglia di Bertinoro, il pellegrino individuava così chi lo avrebbe ospitato.
Antico borgo medievale, Bertinoro è il Balcone di Romagna che offre una vista spettacolare verso il mare e la collina. Bertinoro è Città dell’Ospitalità, tradizione che si rinnova con il Rito annuale alla Colonna delle Anella: gli ospiti vengono accolti presso le dimore dei cittadini e dei ristoratori, per rivivere insieme l’emozione di una tradizione antichissima. Il borgo si offre al visitatore nell’intimità dei suoi vicoli, tra locali caratteristici, musica, ottimo cibo ed i suoi vini, una delle eccellenze del suo territorio.
Antico borgo medievale, Bertinoro è il Balcone di Romagna per il magnifico panorama verso la collina e il mare.
Piazza della Libertà con il suo magnifico Palazzo trecentesco, la Torre dell’Orologio, l’imponente Cattedrale di S. Caterina d’Alessandria assieme alla millenaria Rocca ne segnano ancor oggi, la sua storia importante. Bertinoro è Città dell’ospitalità, simboleggiata dalla Colonna delle Anella attorno alla quale si celebra ogni anno la più importante festa del paese.
Il Museo Interreligioso all’interno della Rocca e l’antica Pieve di Polenta, cantata da Giosuè Carducci e visitata da Dante Alighieri, sono due mete imperdibili, senza dimenticare la presenza di un rinomato centro termale nella località di Fratta Terme.
Bertinoro è anche Città del Vino: è infatti uno dei territori collinari della regione più vocati alla coltivazione della vite, principalmente grazie ai suoi vitigni di Albana e Sangiovese.
COLONNA DELL’OSPITALITA’
Simbolo dell’antico costume dell’ospitalità bertinorese. rievoca una tradizione del 1200, quando le famiglie nobili di Bertinoro la fecero erigere nella piazza centrale del borgo, incastonandovi ciascuna un anello. Il forestiero, fissandovi le briglie del cavallo, era subito ospitato dalla famiglia corrispondente. La prima domenica di settembre la città rievoca l’antico rito: gli ospiti staccano una delle buste legate alle anella contenente il nome della famiglia che li accoglierà a pranzo.
MUSEO INTERRELIGIOSO
Gioiello culturale all’interno della Rocca dedicato alle tre grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo ed Islam) che hanno segnato profondamente la storia, la cultura e l’identità dei popoli del Mediterraneo.
BALCONE DI ROMAGNA
Bertinoro si è guadagnata questo titolo per la splendida vista panoramica che si gode dalla sua piazza principale, che domina la pianura romagnola fino al mare.
PIEVE DI POLENTA
Risalente all’VIII secolo ad opera dei longobardi, fu resa celebre dal poeta Giosuè Carducci che nell’ode “La Chiesa di Polenta” ricorda l’ospitalità ricevuta da Dante Alighieri da parte di Guido da Polenta.
ROCCA
Edificata prima dell’anno Mille sulla cima del Colle Cesubeo, la Rocca è uno dei castelli più antichi della Romagna e oggi sede di un prestigioso centro di alta formazione.
CATTEDRALE SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA
Costruita nel XVII secolo in stile bramantesco e dedicata alla patrona del paese. È priva di facciata poiché originariamente si prevedeva l’abbattimento del vicino Palazzo Ordelaffi, che fortunatamente non avvenne.
PALAZZO ORDELAFFI
Costruito da Pino I Ordelaffi nel 1306 e restaurato negli anni ‘30, il palazzo mantiene intatto il suo fascino medievale ed è oggi sede comunale.
CAMPANA DELL’ALBANA
Realizzata nel 1987 dall’artista Guerrino Bardeggia per celebrare il riconoscimento dell’Albana come primo vino bianco d’Italia a ricevere la menzione D.O.C.G. I suoi rintocchi segnano l’inizio della vendemmia.
LA GIUDECCA
Quartiere che accolse la comunità ebraica fra il XIII e il XV secolo. Qui nacque Ovadyah Yare, importante studioso ebraico noto ancora oggi come il ‘Gran Bertinoro’.
STRADA DELLA VENDEMMIA
Uno stradello panoramico in cui sono esposte sette opere, realizzate da pittori locali, che rappresentano i momenti significativi della vita della vigna e del vino.
FESTA DELL’OSPITALITA’
Nel 1° weekend di settembre il borgo celebra la sua festa più identitaria: concerti, eventi culturali e gli immancabili momenti della Cena della vendemmia e del Rito dell’ospitalità.
POMERIGGI DEL BICCHIERE
Da gennaio a marzo, storica rassegna culturale della domenica pomeriggio, che unisce in un unico appuntamento letteratura, musica e assaggi di prodotti e vini del territorio.
BERTINORO ESTATE
Calendario eventi estivo del Balcone di Romagna, con numerosi appuntamenti tra musica ed enogastronomia. Cuore della stagione i grandi concerti nella splendida cornice dei giardini della Rocca.
LE TERME E IL PARCO DI FRATTA
Centro termale noto fin dall’epoca romana, propone sette tipologie di acque e offre ottimi trattamenti per il benessere, con un ampio parco sede di eventi e attività sportive.
ITINERARI TREKKING E BIKE
Tra dolci colline e campi vitati, è possibile scoprire il borgo con percorsi tematici nel centro storico e itinerari sul territorio da svolgere a piedi o in bicicletta.
AZIENDE VITIVINICOLE
I vigneti colorano le colline di oro e rubino, come il Sangiovese e l’Albana che si possono assaggiare nelle numerose aziende e cantine del territorio.
I SAPORI
La cucina tipica del territorio è ricca di primi piatti creati dalle mani delle “sfogline” romagnole. Da non perdere l’immancabile piadina, accompagnata da salumi o Squacquerone.
PIADINA ROMAGNOLA
Regina delle tavole romagnole, la piadina è sinonimo di convivialità. Realizzata con ingredienti semplici, si sposa perfettamente con salumi, formaggi e un ottimo calice di vino.
SQUACQUERONE
Formaggio a pasta molto molle, di forma rotonda e senza crosta, di umili origini ma da sempre apprezzato e consumato anche dai palati più raffinati
PRIMI PIATTI DELLE SFOGLINE
Cappelletti, passatelli e le più tradizionali tagliatelle sono solo alcuni dei numerosissimi primi piatti realizzati a mano dalle sfogline romagnole.
ALBANA
Oltre al Sangiovese menzione geografica Bertinoro, l’Albana è il vino che meglio rappresenta il territorio, primo bianco in Italia a ricevere il riconoscimento DOCG nel 1987.