Bagnara di Romagna
Un Castello di pianura

Comune di bagnara di romagna
(Provincia di Ravenna)
Altitudine
m. 25 s.l.m.
Abitanti
2407 (287 nel borgo)

patrono

Sant’Andrea Apostolo, 30 novembre

info turismo

URP, piazza Marconi 2, tel. 0545 905501
turismo@comune.bagnaradiromagna.ra.it

Ufficio Informazione Turistica Unione dei Comuni della Bassa Romagna, piazza della Libertà 13, Bagnacavallo (Ravenna),
tel. 0545 280898 turismo@unione.labassaromagna.it

www.comune.bagnaradiromagna.ra.it
www.bagnaraturismoalcastello.it
www.popolipopcultfestival.it
www.museomascagni.it
www.bassaromagnamia.it

Lo spirito del luogo

Il nome

Il toponimo Bagnara si riferisce alla tipologia del suolo che contraddistingue la pianura alluvionale, molto umido e ricco di acque stagnanti e risorgive: la Silva Bagnaria (o Balnearia).

La storia
Unico esempio di castrum medievale integralmente conservato in tutta la pianura emiliano-romagnola, Bagnara di Romagna presenta un centro storico di grande fascino. L’intero sistema difensivo, approntato nel XIV secolo dai Visconti, rispecchia ancora quello originale, rafforzato sotto la signoria dei Manfredi e completato per volere di Caterina Sforza alla fine del XV secolo. Fulcro del borgo è la Rocca Sforzesca con il grande mastio, i loggiati perimetrali, il cortile centrale restituito all’aspetto rinascimentale – utilizzato per concerti ed eventi – e alcuni ambienti interni con i soffitti lignei originali. Oggi la rocca ospita il museo del Castello con i reperti della sezione archeologica che illustrano la storia del luogo dall’Età del Bronzo al Medioevo passando per l’epoca romana. La sala dedicata ai “Signori della Rocca” approfondisce la figura di Caterina Sforza e quella di Giovanni Maria Mastai Ferretti, vescovo di Imola e futuro Papa Pio IX, uno degli ultimi vescovi-conti di Bagnara. Completa la visita la sezione chiamata “Archivio della memoria”, al secondo piano del mastio, dove si apre il terrazzamento panoramico. A circa 800 metri a sud-est rispetto al borgo attuale, si trova il parco archeologico dei Prati di Sant’Andrea, l’originario insediamento del paese. Di epoca altomedievale, oggi appare come un rialzo di forma ellittica esteso su 7mila metri quadri, circondato da una depressione che costituiva probabilmente l’antico fossato perimetrale dell’abitato. I reperti rinvenuti durante le campagne di scavo si trovano nel museo del Castello.
Di fronte alla rocca, la chiesa arcipretale dei Santi Giovanni e Andrea, sorta sull’oratorio di San Giovanni verso la fine del XV secolo, fu ricostruita e ampliata più volte, in particolare nel 1653 e nel XVIII secolo. Le sue opere di pregio sono la Madonna del Pubblico Voto in terracotta policroma, il fonte battesimale, un tabernacolo e l’organo settecentesco di Giovanni Chianei. Nella canonica sono ospitate due raccolte: il museo parrocchiale di arte sacra conserva la preziosa pala cinquecentesca della Madonna e Santi di Innocenzo da Imola, un crocefisso ligneo della scuola di Donatello e una raccolta di ceramiche devozionali; il museo Pietro Mascagni riunisce lettere e cimeli del noto compositore livornese ed è frutto della donazione di Anna Lolli, compagna e musa del Maestro, nata a Bagnara di Romagna nel 1888. Poco distante dalla chiesa arcipretale, la chiesa della Natività, del 1452, è oggi adibita ad auditorium. A due chilometri dal centro storico, in direzione Lugo, si trova il santuario della Madonna del Soccorso, dell’architetto Cosimo Morelli, inaugurato nel 1770; all’interno la Madonna col Bambino in terracotta policroma è stata a lungo oggetto di pellegrinaggi: il ritratto, infatti, posto su una quercia al di sopra di una pozza, ne avrebbe rese miracolose le acque.

Gli elementi principali del castrum medievale di Bagnara sono la cinta muraria, la porta civica, i terragli, i bastioni, le fosse e la rocca sforzesca che è sede del museo del Castello.
La chiesa arcipretale dei Santi Giovanni e Andrea ospita il museo Mascagni e il museo parrocchiale.
Villa Morsiani, edificata a partire dal XV secolo e adattata a dimora gentilizia nel Settecento, circondata da un parco secolare, è sede dell’allevamento dei cani San Bernardo “del Soccorso”, della Fondazione internazionale Antonio Morsiani di Studi sul cane e della galleria d’arte antiquaria Palazzo del Buonsignore.

Sagra del Castrato: tra fine aprile e inizio maggio, è dedicata al castrato e alle altre specialità romagnole, quali lo zafferano di Bagnara di Romagna, i vini (Trebbiano, Albana, Sangiovese), i cappelletti, la piadina, la mora romagnola.

A fine giugno il Popoli Pop Cult Festival anima il borgo: ogni luogo, edificio storico, spazio aperto ospita uno stand di cucina etnica, uno spettacolo, una mostra d’arte o di fotografia.

Istituita nel 1631, la Festa del Pubblico Voto è l’antica festa patronale di Bagnara: da quasi quattro secoli, ogni ultima domenica di luglio, rinnova la tradizione di ringraziare la Madonna dei Camangi per aver salvato il paese dalla peste.

Muse è la rassegna estiva di musica, teatro, storia e letteratura che si svolge nella Rocca Sforzesca.

Festa del Castello, a metà ottobre: si rievoca l’anima medievale e rinascimentale del borgo con laboratori, conferenze e intrattenimenti.