Trebisacce
Un Balcone sullo Jonio

Comune di trebisacce
(Provincia di Cosenza)
Altitudine
m. 73 s.l.m.
Abitanti
8593 (574 nel borgo)

patrono
San Leonardo, 06 Novembre

info turismo

Ufficio Informazioni Turistiche
Piazza della Repubblica – orari di apertura e chiusura: 9/13 dal Lunedi’ al venerdi’
Tel.0981 550211 E-mail: protocollo@comune.trebisacce
https://www.comune.trebisacce.cs.it/
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Lo spirito del luogo

Il Nome

Il nome deriva quasi sicuramente dl greco  Trapezakion(tavoliere),paese sopra un’altura in ripiano,deformato per etimologia popolare in Trebisacce.Il nome deriva dalla parte alta del paese,indica la Trapeza o breve tavolato su cui e’ posto l’antico abitato.

La storia

Affacciato sul Mare, vanta una storia millenaria legata alla sua posizione strategica tra il Mare Jonio,la fertile Piana di Sibari e le montagne del Parco Nazionale del Pollino.

Le origini del nome potrebbero derivare dal greco Trapezion (“tavolo” o “tavoliere”), riferito alla conformazione del territorio o dal bizantino Trapezakion (“piccolo altopiano”), sottolineando il suo ruolo come avamposto difensivo.

Le prime tracce umane risalgono al Neolitico, ma è nell’età del Bronzo (XVII-XI secolo a.C.) che il sito di Broglio rivela insediamenti proto-urbani. Gli scavi e gli studi archeologici (in corso sin dal 1979 dall’ Università di Roma) hanno portato alla luce ceramiche micenee, testimoniando contatti con il mondo egeo e una precoce rete commerciale. Nel IX-VIII secolo a.C., gli Enotri e poi gli Italici popolarono l’area, integrandosi con i coloni greci giunti nell’VIII secolo a.C. per fondare Sybaris (720 a.C.), di cui Broglio di Trebisacce fu avamposto agricolo e commerciale.

Con la conquista romana della Magna Grecia (III secolo a.C.), il territorio divenne parte della Regio III Lucania et Bruttii, sfruttato per l’agricoltura. Dopo la caduta dell’Impero Romano,Trebisacce subì le incursioni barbariche e passò sotto il controllo bizantino (VI-XI secolo), periodo in cui si sviluppò come centro fortificato. Con l’arrivo dei Normanni (XI secolo), entrò nel sistema feudale,passando dalla Signoria del Duca Ruggero di Puglia che lo dono’ ai Chiaromonte  per poi passare,per ulteriore donazione,al Vescovo di Cassano Vitale.Nel XIII secolo, sotto gli Svevi, acquisì importanza come borgo rurale ma soprattutto marinaro.

Il nucleo storico, con vicoli e case in pietra, si sviluppò attorno alla Chiesa Madre di San Nicola di Mira,fondata presumibilmente  tra l’XI ed il XII secolo. Nel 1806, con l’abolizione del feudalesimo, divenne comune autonomo. L’Unità d’Italia (1861) portò migliorie infrastrutturali, ma anche emigrazione verso le Americhe (fine ’800-inizio ’900).

Nel Novecento, l’economia si basò su agricoltura (agrumi, olive) e pesca, mentre dagli anni ’70 il turismo balneare ed il commercio hanno ridisegnato l’economia locale.

Trebisacce incarna la complessità storica calabrese: crocevia di civiltà, teatro di dominazioni e resilienza marinara e contadina. Oggi, tra archeologia e modernità, conserva il fascino di un passato che affonda le radici nel mito della Magna Graecia.

Trebisacce è più di un luogo, è un’esperienza sensoriale e culturale, un equilibrio perfetto tra passato e presente, tra quiete e vitalità, tra terra e mare. Spirito del luogo è l’essenza di questa armonia, un invito a scoprire un borgo che incanta con la sua autenticità e con la sua bellezza senza tempo.

Trebisacce è un luogo sospeso tra mare e montagna, dove la luce dorata del tramonto si riflette sulle acque cristalline dello Ionio e il profumo della macchia mediterranea si mescola alla brezza marina. Nella perfetta fusione tra Natura e Storia, tra l’anima marinara e quella contadina, tra il passato millenario e la vitalità del presente risiede la sua anima.

Il borgo antico, arroccato su un lieve pendio, conserva l’eco delle civiltà che lo hanno attraversato: dai Greci ai Romani, dai Bizantini ai Normanni, lasciando tracce nel paesaggio e nelle tradizioni.

Trebisacce è situata nella provincia di Cosenza, in Calabria, lungo la costa ionica. Con una popolazione di circa 8500 abitanti(di cui circa 600 nel Centro Storico),  centro storico e turistico che si affaccia sul mare, offre una vista spettacolare sul Golfo di Taranto e sulle colline circostanti,fino alle vette del Parco Nazionale del Pollino. La sua storia risale all’antichità visibile nei resti archeologici e nelle tradizioni locali.

 

Il paese è noto per la sua tradizione marinara ed  agricola, soprattutto nella produzione di olio d’oliva e agrumi(Biondo Tardivo di Trebisacce), che ne fanno un punto di riferimento per la gastronomia calabrese e per le tradizioni marinare. Il Lungomare,tra i piu’antichi e  lunghi della Calabria,è un luogo di incontro per turisti e residentt,famosa  per la sua ospitalità e la tranquillità, che la rendono ideale per chi cerca una meta rilassante e autentica.

 

La posizione strategica di Trebisacce consente di esplorare facilmente altre località della Calabria ricche di Storia e Cultura.

Chiesa Madre di San Nicola di Mira Costruita durante il dominio dei Bizantini, nel 1040, la Chiesa di San Nicola di Mira è l’edificio più importante di Trebisacce.

Il Bastione:costruito alla fine del ‘500 per difesa dalle invasioni Saracene,e’ uno dei simboli di Trebisacce.Splendida la vista su tutto il Golfo di Taranto.

Crocifisso ligneo:  in legno di pioppo di incantevole bellezza ,risalente presumibilmente al 1400,e’un’opera fortemente intrisa di caratteri popolari.

Lungomare: Considerato “il salotto della cittadina Ionica” si estende per circa cinque chilometri ed è uno dei primi lungomare ad essere stati  realizzati in Calabria,alla fine degli anni °50

Pontile di Trebisacce:unico nel suo genere,e’ tra le attrattive piu’ visitate  con i suoi 100mt di passeggiata sul mare ed illuminato di sera

Il Monte Mostarico:luogo ideale per un’escursione, alternativa a una giornata di mare. E’ la zona più alta di Trebisacce ed è inserita in una cornice di macchia mediterranea all’interno del Parco del Pollino.

Piaceri e Sapori

Monumento ai Caduti ed Obelisco: Costruito nel 1929 venne inaugurato nel 1930 nella  piazza di passaggio e di incontro  che segnava il confine tra la parte storica di Trebisacce e la nascente “marina”.

 

 Museo “Ludovico Noia” dell’arte olearia e della Civilta’ contadina:situato nel Centro Storico era originariamente  un frantoio. Il museo espone attrezzi per la molitura delle olive e diversi oggetti della cultura contadina.

Mercato di fine mese:uno dei mercati piu’ importanti e antichi della Calabria,si svolge l’ultima domenica di ogni mese.

Festa di San Rocco:uno dei momenti piu’ importanti per la comunita’ e per l’intero comprensorio,attira fedeli e turisti da piu’ parti della Calabria e dalle regioni vicine.Il Santo viene portato in processione dalla Chiesa Madre di San Nicola di Mira per poi essere posto su una barca tradizionale,continuando la tradizionale processione a mare,questa in vigore dai primi anni del ‘900.

Festa di San Leonardo:il Santo Patrono viene celebrato nella tradizionale processione nei vicoli del Centro Storico e con una grande Fiera di cui abbiamo traccia sin dal 1850.

Notte Bianca:uno degli eventi piu’ attesi dell’Estate.Sin dal tardo pomeriggio,il corso principale si anima con stand enogastronomici, animazione per bimbi, artisti di strada e dalle 21:00 concerti di musica ovunque.Una volta calata la notte, il Lungomare si trasformerà in un’incantevole cornice per la musica e la movida trebisaccese fino alle luci dell’alba.

San Giuseppe: La Festa conserva ancora il  fascino bucolico, con la sua atmosfera rustica che richiama la semplicità della vita di campagna, dove il sacro e il profano si intrecciano in una tradizione che sa di passato e di terra.

Monte Mostarico: In posizione dominante rispetto al Borgo di Trebisacce, l’altura guarda alla Piana di Sibari, sino al golfo di Corigliano e verso l’entroterra verso il Pollino e fino ai monti della Sila.

Giardini di Trebisacce: offrono una varietà di itinerari che invitano i visitatori a scoprire la bellezza della zona a piedi o in bicicletta.

Centro Storico: si presenta piccolo ed affascinante,facile perdersi passeggiando tra gli stretti vicoli pieni di storia.

Lungomare: offre la bellezza della sua spiaggia Bandiera Blu per l’undicesimo anno consecutivo, premiata per la pulizia della Spiaggia, delle acque e per i servizi adatti a tutte le esigenze di balneazione.

Spaghetti alla Trebisaccese : piatto tipico della cucina trebisaccese , particolarmente apprezzato nelle zone costiere come Trebisacce, dove il pesce azzuror,le alici in questo caso,e’ l’ingrediente principalei.Ricetta semplice ma molto saporita, sfrutta la freschezza delle alici e la ricchezza della tradizione gastronomica calabrese.

Seppie “scattuliate: altro piatto tipico della tradizione trebisaccese.Seppie fresche dello Jonio,cotte con olio,aglio e scaglie di peperoncino secco.

Alici sotto sale: le alici sotto sale sono una conserva vecchia di millenni, erano in uso già presso gli antichi Romani.Trebisacce ha mantenuto questa antica tradizione e c’e’ chi e’ andato oltre producendo anche il Garum,un prodotto raro e particolarissimo,usato dagli antichi romani Arancio.

Arancio Biondo Tardivo: è una varietà tipica del territorio, caratterizzata da un sapore dolce e aromatico. Questo agrume è apprezzato per la sua qualità e per la sua maturazione tardiva, che ne esalta la freschezza.

Nudicella:La sardella calabrese (detta anche rosamarina o nudicella,come viene chiamata a Trebisacce) è un prodotto  tipico calabrese , dell’Alto Ionio  e Basso Jonio Cosentino, a base  di bianchetti di piccolissima e/o media taglia e di peperoncino rosso dolce o piccante macinato.