San Donato in Poggio
Un borgo medievale nelle colline del Chianti: tra artigianato, vino e sapori della tradizione
Comune di BARBERINO TAVARNELLE
(Provincia di Firenze)
Altitudine
m. 389 s.l.m.
Abitanti
11953 (1034 nel borgo)
patrono
San Pietro, 29 giugno
info turismo
– I.A.T. “Palazzo Malaspina”,
Via del Giglio n. 31 – San Donato in Poggio
tel. 055 807.2338
– I.A.T. “Spedale dei Pellegrini”, piazzetta Spedale dei Pellegrini 2
nella frazione di Barberino Val D’Elsa
tel. 055 807.5319
iatbarberinotavarnelle@gmail.com
La storia
San Donato in Poggio sorge sulla cresta di un colle, racchiuso tra mura duecentesche perfettamente conservate, dalle quali emergono il suggestivo Torrino di avvistamento e i suoi monumentali ingressi: Porta Fiorentina e Porta Senese.
Il paese ha probabilmente origine da un semplice villaggio posto in località “Pocie”, ed in epoca Medievale era infatti chiamato San Donato in “Loco Pocie”, “Poce” o in “Podio”. All’anno 989 è documentata l’istituzione della Pieve di San Donato, che dovette influire molto sulla crescita del preesistente abitato.
Divenne castello fortificato, “Castrum”, a partire dal 1033. Nel 1091, venne concesso per metà in feudo da Enrico VI ai Conti Guidi. L’ultimo incastellamento, con cui il borgo venne interamente circondato da mura, risale al duecento e tutt’oggi appare come cristallizzato nella forma urbana che dovette caratterizzarlo nel XII secolo.
Assunse un’importanza strategica nella metà del tredicesimo secolo, in quanto si trovava sul percorso della strada Romana che collegava Firenze a Siena.
Il borgo è attraversato longitudinalmente dalla via che unisce le due Porte e lungo cui si susseguono numerosi edifici duecenteschi caratterizzati da portali leggermente sestiacuti.
Gli insediamenti successivi di maggiore rilievo sono rappresentati dal tardo rinascimentale Palazzo Malaspina e dalla quattrocentesca chiesa dedicata alla Madonna della Neve. Appena fuori dalle mura, nettamente distinta dall’abitato, si trova la già citata Pieve, uno dei più compiuti edifici romanici della campagna fiorentina.
Palazzo Malaspina fu edificato alla fine del XVI secolo come segno di prestigio e di riuscita sociale della famiglia sandonatina dei Ticci, legata ai Malaspina con matrimonio e, all’estinzione dei Ticci nel 1740, passò per eredità alla famiglia Malaspina di Mulazzo fino ai primi anni dell’Ottocento, quando venne messo in vendita ed acquisito dalla locale famiglia dei Venturini, che ancora oggi detiene la parte più antica dell’edificio, rimasta privata con i loro discendenti.
Al centro della piazza principale del borgo antico si collocava un pozzo a forma esagonale, con sottostante cisterna con estensione pari a quella di tutta la piazza, che in passato costituiva l’unica riserva idrica del borgo.
Palazzo Malaspina: edificato alla fine del XVI secolo come segno di prestigio di una ricca famiglia, adesso è in parte di proprietà privata ed in parte dell’Amministrazione comunale che lo ha adibito a sede di mostre, eventi e conferenze, nonché attuale sede dell’ufficio di Informazione ed Accoglienza Turistica.
Pieve di San Donato: Edificio romanico del X secolo. La chiesa a tre navate, terminanti in tre absidi semicircolari, ingloba la preesistente torre campanaria. Le sue facciate sono costruite in filaretto di alberese, accuratamente squadrato. All’interno si conservano: un fonte battesimale in terracotta invetriata, opera di Giovanni Della Robbia (1469-1529) ed un crocifisso attribuito a Taddeo Gaddi (1300 – 1366) discepolo di Giotto per 24 anni. Altre opere, che un tempo erano esposte sulle pareti del battistero, attualmente sono conservate, per ragioni di sicurezza, nel Museo della Chiesa di S. Stefano al Ponte Vecchio a Firenze.
Santuario di Santa Maria delle Grazie: Oratorio della Madonna di Pietracupa è un mariano del piviere di San Donato edificato nel 1600. Al suo interno si trovano importanti opere pittoriche di Domenico Cresti, detto “Il Passignano”, e del Gamberucci. La bellissima immagine della Madonna con Bambino è un affresco del ‘400, ritenuto per lungo tempo opera di Masaccio, recentemente attribuito a Paolo Schiavo (1397-1478).
Chiesa della Madonna della neve: nacque probabilmente come annesso ad un ospedale fondato, prima del 1376, dal comune di San Donato e gestito dai frati agostiniani e dalla locale Compagnia di Santa Maria. Al suo interno un affresco staccato, che si trova collocato nella parete sinistra del coro raffigurante la Madonna col Bambino tra San Simeone e San Taddeo risalente al 1413.
Osservatorio Polifunzionale del Chianti: l’OPC è un raro esempio di felice connubio tra professionisti della ricerca, che qui convergono da ogni parte del Paese e del mondo, e appassionati di ogni età e nazionalità che desiderano coltivare le discipline scientifiche: astronomia, geofisica, meteorologia e botanica. L’Osservatorio organizza periodicamente incontri ed eventi pubblici. E’ possibile anche prenotare visite guidate private per gruppi, oltre alla Astro-Experience: visita speciale di 5 ore che prevede l’incontro con i ricercatori e l’accesso alla cupola astronomica. L’OPC è circondato dal Parco Botanico del Chianti, un’area di 8 ettari, liberamente accessibile, gestita per salvaguardare la flora e le fauna locale, a cominciare dalle splendide orchidee selvatiche. L’OPC offre la possibilità di accesso alle persone diversamente abili, dal Parco Botanico alla cupola astronomica: un percorso multisensoriale (tattile e uditivo), primo in Italia, inaugurato dal Maestro Andrea Bocelli nel novembre 2016, permette anche ai non vedenti di accostarsi all’astronomia e di viverla grazie alla sintesi audio prodotta dalla NASA per i pianeti e altri oggetti del cielo.
Museo della cultura contadina Emilio Ferrari: esposizione di oggetti e utensili legati agli antichi mestieri della cultura contadina toscana provenienti dalla donazione dell’ingegnere Emilio Ferrari (1915-1990) che visse a San Donato negli anni settanta. Il museo è inserito nella rete dei sistema museale del Chianti e Valdarno Fiorentino (www.beniculturali.it/luogo/museo-emilio-ferrari-di-cultura-contadina).
Presso Palazzo Malaspina si tengono tutto l’anno mostre d’arte contemporanea temporanee (fb: Palazzo Malaspina Esposizioni).
La Bruscellata: una settimana di eventi nel mese di giugno, quali sfilate storiche, stand artigianali e gastronomici, il caratteristico Palio dei Ciuchi, divertente parodia del Palio senese, e il tradizionale Bruscello: recitazione di versi cantati di famose opere in vernacolo toscano, ambientate nel contesto medievale del centro storico.
Infiorata del Corpus Domini con la solenne Processione dalla Pieve di San Donato: strade decorate con “dipinti” realizzati con petali di fiori. Possibilità di realizzare la propria decorazione.
Sandonatella: mortadella della storica macelleria Parti, realizzata con carne di puro suino finemente triturata, mescolata con lardo e leggermente aromatizzata con spezie, insaccata e cotta.
Vino Chianti Classico.