Montaione
Il Paese del turismo Verde

Comune di Montaione
(Città Metropolitana di Firenze)
Altitudine
m. 342 s.l.m.
Abitanti
3.638 (383 nel borgo)

info turismo
Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica (IAT)
Via Cresci 17/19
Tel. 0571 699255
turismo@comune.montaione.fi.it
www.comune.montaione.fi.it
www.montaioneintuscany.it

Lo spirito del luogo

Il nome

Il toponimo Montaione è attestato per la prima volta in un atto di donazione del 1113. L’ipotesi più accreditata ne fa derivare l’origine dalla parola Monte e dall’antroponimo longobardo Ajone.

La storia

L’esistenza di numerose colonie etrusco-romane, confermate da ritrovamenti archelogici di necropoli e fornaci presso Poggio all’Aglione, Bellafonte, Iano e Castelfalfi fanno comprendere le antiche origini di Montaione.

Dopo le invasioni barbariche, si ricostruirono nuovi insediamenti intorno ai vecchi ruderi, soprattutto nei luoghi che offrivano maggiore sicurezza, come Amarante, Sala, e successivamente nel castello di Montaione, munito di numerose torri e cinto d solide mura di cui conserva tutt’oggi la tipica forma ovale.
Il toponimo Montaione, di derivazione “germanica” (dal personale “Aione”), attesta una presenza longobarda nell’area. Presenza confermata dal vicino castello di Castelfalfi, di sicura origine longobarda.
Nel 1118 fu edificata la pieve di San Regolo.
Nel 1256 il castello di Montaione era sede di un comune autonomo che gravitava nell’orbita di San Miniato e successivamente, dalla sottomissione del 1369, di Firenze.
Fin dall’inizio del XIV secolo si esercitò a Montaione l’arte del vetro, tanto che nel XVIII secolo un bando del Granduca di Toscana ordinava ai maestri vetrai di “insegnar l’arte” ai loro conterranei.
Le comunità agricole precedentemente autonome e divise fra loro, divennero frazioni del Comune con capoluogo il castello di Montaione. Per molti secoli Montaione è rimasto protetto dentro le sue mura. Solo dopo la seconda guerra mondiale, che aveva seminato miseria e distruzione, fu ricostruito e modificato il suo aspetto urbanistico.
Lo sviluppo industriale del dopoguerra portò via dalle campagne gran parte della forza lavoro. Oggi il Comune di Montaione ha una economia basata sul settore turistico, sull’artigianato, sui prodotti tipici coltivati o rielaborati dalle numerose aziende agricole.

Montaione è un incantevole borgo medievale, situato nel cuore della campagna toscana, in provincia di Firenze nella zona della Valdelsa, nell’ambito turistico denominato Toscana nel cuore. Adagiato su una bellissima collina offre suggestivi panorami dominati da boschi, vigneti e oliveti e tutta l’atmosfera di un autentico paese toscano.

Rappresenta il luogo perfetto dove soggiornare e poter organizzare escursioni alla scoperta della Toscana, permette infatti di raggiungere in poco tempo le principali e più belle città della regione: Firenze, Siena, Pisa, San Gimignano, Certaldo, Monteriggioni, Volterra e non solo.
L’ampia offerta ricettiva include varie tipologie di strutture, molte ricavate dalla sapiente riconversione di case coloniche, tutte ben inserite nel contesto paesaggistico rurale per consentire di trascorrere una rilassante vacanza a contatto con la natura. Montaione è per questo denominato il paese del turismo verde, che totalizza quasi 300.000 giornate di presenza all’anno.

Paesaggi mozzafiato, una natura incontaminata, un clima mite tutto l’anno. E poi ancora borghi, strade di campagna, sentieri nel bosco, pievi e ruderi di antichi insediamenti. Chi ama la natura, l’ambiente e le attività all’aperto non può non sentirsi di casa a Montaione.

Il caratteristico paesaggio collinare toscano si alterna a folti boschi di origine antichissima e tanti sono i sentieri nei quali avventurarsi a piedi, a cavallo o in bicicletta grazie ad un’ampia rete escursionistica che attraversa campagne e vaste aree boschive.

Protetto da una robusta cinta muraria rafforzata da undici torri, accessibile da due porte principali – Porta Fiorentina e Porta Pisana – il castello presentava un tessuto urbano di forma ovale basato su uno schema viario costituito da tre strade parallele collegate da stretti vicoli ortogonali e dominato dalla piazza centrale. Nonostante talune trasformazioni avvenute nei secoli, ultima delle quali la distruzione delle due porte durante il secondo conflitto mondiale, resta evidente la corrispondenza tra l’attuale struttura urbanistica del borgo e l’impianto medievale del castello: le vie, i vicoli e le piazze, nelle quali un tempo si aprivano le botteghe artigiane, le fornaci e le manifatture del vetro, sono quelle di allora; il perimetro delle antiche mura è tuttora visibile; le porte d’ingresso degli odierni esercizi commerciali sono affiancate da una finestra, come era per le antiche botteghe.

Tra gli edifici più prestigiosi del borgo si annoverano il Palazzo Pretorio e la Chiesa di San Regolo, entrambi affacciati, direttamente o indirettamente, sulla piazza centrale. Già alla metà del XIII secolo il Palazzo Pretorio era il luogo deputato al governo della comunità. Sede podestarile fino al 1772, ha ospitato poi la Civica Magistratura. La sua facciata in pietre e mattoni è infatti adorna di una serie di stemmi in pietra e terracotta invetriata, che rappresentano alcune delle famiglie di notabili succedutesi nei secoli al governo del Comune. Oggi è sede del Museo Archeologico comunale.

San Regolo è la chiesa più importante di Montaione. Presente già nel basso Medioevo, ha subito nel tempo molteplici rifacimenti. L’esterno è contraddistinto da massicci contrafforti congiunti da arcate a sostegno della volta. All’interno si trovano dipinti sacri databili dal XIII al XIX secolo, tra quali spicca la Madonna del Consiglio attribuita a Guido di Graziano.

Di rilievo anche Palazzo Mannaioni, dimora storica risalente al XVI secolo, anche se l’attuale configurazione è quella acquisita nel XVIII secolo. Fu costruito dai Mannaioni, famiglia di notai fiorentini trasferitisi a Montaione, dove prosperarono come tesorieri del Comune, proprietari terrieri legati anche alla manifattura del vetro. Dotato in passato di granai e di un frantoio coperto da possenti volte a crociera, il palazzo ospita oggi un hotel e un ristorante che conserva la suggestiva cantina interrata nel sottosuolo.

La “Gerusalemme” di San Vivaldo è uno degli esempi più significativi di riproduzione dei luoghi santi in Occidente a scopo di pellegrinaggio sostitutivo. Una cittadella di cappelle e tempietti, costruita nel bosco dai frati francescani ai primi del XVI secolo, che riproduce in scala la topografia della Gerusalemme del tempo e ospita gruppi scultorei di scuola robbiana ispirati alla Passione e alla vita di Cristo.

Castelfalfi: insediamento longobardo, del quale si ipotizza un’origine quale guarnigione bizantina. Presenta ancora oggi la possente Rocca con i bastioni fortificati e parzialmente evoluta nelle forme della villa, il borgo sviluppatosi nel basso Medioevo e la Pieve Romanica di San Floriano. Il luogo è al centro di un vasto progetto di riqualificazione turistica.

Santuario della Pietrina: uno sperone così alto da sembrare irraggiungibile, un tortuoso sentiero nel bosco, una vista a perdita d’occhio che abbraccia Volterra e la Valdera. Ma anche una chiesetta accanto alle torri dirute di un antico castello, una Madonna con Bambino del senese Bartolo di Fredi, trafugata e poi ritrovata, che ritorna ogni anno a settembre da Volterra per la festa solenne che la accoglie.

Montaione è città del tartufo.  Il borgo infatti è situato nell’area delle Colline Sanminiatesi, una delle zone tartufigene più pregiate d’Italia. In autunno il tartufo bianco di Montaione impreziosisce le tavole dei ristoranti, e a fine ottobre si svolge Tartufesta – Mostra Mercato del Tartufo dei Prodotti Tipici, la festa che celebra i valori del territorio.

L’estate a Montaione è l’Estate Montaionese, un programma di eventi che da solo vale una vacanza da queste parti. Concerti di musica classica e jazz, cene in piazza, rassegne gastronomiche, spettacoli per bambini, mercatini di artigianato, festival.

Ospitalità

Hotel Ristorante Carpe Diem

Hotel panoramico a pochi chilometri da Castelfalfi, San Gimignano e Volterra. Cucina tipica toscana dal 1966.

  Viale Vincenzo da Filicaia, 65/67
  +39 0571 697888
  +39 377 4569636
  www.carpediemmontaione.com

Agriturismo Le case di San Vivaldo – Azienda Agricola Alma Mater

L’Agriturismo offre ospitalità in antichi caseggiati dotati di tutti i comfort, con terrazze panoramiche, piscina, campo da tennis e percorsi all’interno della proprietà fra boschi, campi, oliveti ed un lago. È possibile acquistare olio evo e vari prodotti aziendali.

  Via San Vivaldo, 62
  +39 333 8453402
  almamater.sanvivaldo@outlook.it
/lecasedisanvivaldo