Bagno di Romagna
Il borgo delle terme

Comune di bagno di romagna
(Provincia di Forlì – Cesena)
Altitudine
m. 492 s.l.m.
Abitanti
5630 (690 nel borgo)

patrono

Santa Maria Assunta, 15 agosto

info turismo

Ufficio Informazioni Turistiche
Bagno di Romagna – I Percorsi del Savio
Palazzo del Capitano – Via Fiorentina, 38
tel. 0543/911046

info@bagnodiromagnaturismo.it
www.bagnodiromagnaturismo.it

Lo spirito del luogo

Il nome

Il toponimo deriva dal latino balneum, ‘bagno’, legato alle acque termali già note ai Romani. L’estensione “di Romagna” avviene dopo il 1923, quando il confine della regione venne spostato fino a comprendere anche Bagno, prima in provincia di Firenze.

La storia

Alcuni reperti ritrovati risalgono all’età neolitica, documentando la presenza dell’uomo sul territorio comunale fin dall’età del bronzo.
Le acque termali erano conosciute già ai tempi dei Romani, che qui realizzarono un vasto impianto termale, apprezzato luogo di sosta tra Roma e Ravenna. Nel II sec. d.C. i Romani dettero un nuovo assetto a Balneum con l’incremento di vasche e l’ampliamento di un edificio di culto dedicato ad una Ninfa (come riportato da Marziale nel suo epigramma IX, 58, 1-4, in cui cita una sorgente nella montuosa Umbria, vicino a Sarsina).
La presenza di una pieve dedicata a santa Maria e l’autorizzazione per fondare un monastero benedettino è documentata già dal IX sec., segnando l’importanza dei monaci camaldolesi sul territorio.
In epoca feudale il territorio fu dominato da conti Guidi di Bagno, proprietari di numerosi borghi e castelli nell’Appennino tosco-romagnolo, che costruirono i castelli di Corzano, centro del potere militare e politico, mentre il borgo sottostante (San Piero) aveva prevalentemente funzioni di mercato.
Terminato il dominio dei Guidi, il territorio fu conquistato nel 1404 dalla repubblica fiorentina e divenne sede del “Capitanato di Bagno”.
Punto di passaggio tra centro Italia e pianura padana, la zona è esposta anche a numerose incursioni: nel 1527 le truppe lanzichenecche di Carlo V, nella calata che porterà al Sacco di Roma, distruggono la rocca di Corzano e saccheggiano la zona: a seguito della distruzione del castello, la popolazione si trasferì a San Piero, che aumentò la sua importanza politica ed amministrativa.
Territorio della Repubblica di Firenze, Bagno rimarrà dominio del Granducato di Toscana fino al 1860: sotto la famiglia dei Medici, le sue terme vengono frequentate anche da uno dei figli di Lorenzo il Magnifico e dallo scultore Benvenuto Cellini. Il commercio si anima e all’attività di agricoltura si affianca l’artigianato, in grado di produrre rosari e bottoni in legno esportati in tutta Italia.
Nel 1923, in seguito agli spostamenti dei confini provinciali voluti da Benito Mussolini (che, per dare importanza alla sua provincia d’origine, volle annettervi le sorgenti del Tevere nel vicino comune di Verghereto), Bagno di Romagna entra a far parte della Provincia di Forlì.
Nel 1943 il Comune di Bagno di Romagna si ritrova sulla Linea Gotica, e diventa sede di una lotta di liberazione riconosciuta anche con Medaglia d’Argento al Merito Civile: il territorio vide contrapporsi i partigiani della 8ª Brigata Garibaldi ai nazisti e ai fascisti, e subì una feroce rappresaglia nell’eccidio del Carnaio, il 25 luglio 1944, quando i nazifascisti uccisero 27 civili. La Liberazione avvenne il 26 settembre 1944.
Oggi Bagno di Romagna è un borgo turistico vitale e apprezzato, grazie al termalismo e alle attività all’aria aperta nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Terme, il lato bello della salute

Furono i Romani a riconoscere le virtù curative delle acque di Bagno di Romagna, che qui affiorano tra 39 e 45°: un vero miracolo della natura, da godere in moderni stabilimenti termali.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi e Riserva Integrale di Sasso Fratino
Bagno di Romagna è porta d’ingresso al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: 600 km di sentieri da esplorare a piedi, in bici, a cavallo, e una Riserva integrale patrimonio UNESCO.

Basilica S. Maria Assunta

Nel cuore di Bagno di Romagna svetta la Basilica di Santa Maria Assunta, documentata già nell’anno 861 d. C. L’edificio, a navata unica con sette cappelle per parte, è scrigno di tesori di arte della “Romagna Toscana”.

Il Palazzo del Capitano

Il Palazzo del Capitano, con la sua inconfondibile facciata adornata da oltre 70 stemmi, ricorda il tempo in cui i Capitani fiorentini suggellavano il loro mandato nella Val di Bagno: oggi è sede di IAT, Centro Visita del Parco Nazionale, Biblioteca e Archivio storico.

La Fonte del Chiardovo

Poco fuori dal centro abitato, una piacevole passeggiata conduce alla Fonte del Chiardovo dove sgorga un’acqua termale fredda dal caratteristico odore di uovo, nota per suoi benefici a lievi disturbi gastrointestinali.

Corzano: Rocca, eremo, mulattiera

Sul colle di Corzano sorgono i resti di un castello e un elegante santuario immerso nel verde, raggiungibile anche a piedi con una mulattiera medievale arricchita da via Crucis in bronzo dell’artista Carmelo Puzzolo, uguale a quella realizzata a Medjugorje.

Piaceri e Sapori

Terme e spa

Nei moderni stabilimenti termali e spa, con piscine al chiuso, all’aperto, massaggi e trattamenti per tutti i gusti, è possibile regalarsi un’avvolgente coccola, per un benessere a 360 gradi.

 

Il Sentiero degli Gnomi

A due passi dal borgo è possibile entrare nel Regno della Fantasia: il Sentiero degli Gnomi, è un percorso lungo circa 2 km. immerso nel bosco, scandito da ponticelli, sculture di pietra, sagome di animali, casette di legno dove abitano gnomi e fate.

https://www.ilsentierodeglignomi.com

 

Il laghi del Comero

Il Lago Pontini, il Lagolungo e il Lago di Acquapartita sono piccoli specchi d’acqua immersi nel verde alle pendici del monte Còmero, circondati da secolari castagni, ideali per svago e relax, dalla pesca all’escursionismo, alla buona cucina.

 

La Diga di Ridracoli

La Diga di Ridracoli è un’opera d’ingegneria all’avanguardia immersa nel Parco delle Foreste Casentinesi, meta ideale per escursioni in battello, in canoa, in e-bike e a piedi.

 

Val di Bagno trek

Venti anelli ben segnalati da percorrere a piedi o in bicicletta, partendo dai borghi di Bagno di Romagna e San Piero, alla scoperta di panorami mozzafiato e tracce di storia.

 

Il Bosco del Benessere

Un percorso in 9 tappe che dal centro del paese arriva alla costa collinare, un “bagno di foresta” con una vera e propria immersione nella natura, per un complessivo beneficio psico-fisico.

Museo di arte sacra

Il percorso si snoda nella Basilica di S. Maria Assunta, nella Casa canonica e presso l’Oratorio della Madonna del Carmine, con oltre 200 opere tra preziosi dipinti e arredi.

Idro Ecomuseo delle acque di Ridracoli

La preziosa acqua e il territorio del Parco Nazionale sono raccontati da un punto di vista tecnologico, paesaggistico e naturalistico, con un approccio originale e interattivo.

I Giorni del Capitano – ultimo week end di luglio

Rievocazione storica che mantiene vivo il ricordo di quando la Famiglia dei Medici inviava il “Capitano” a Bagno: spettacoli, sbandieratori, falconieri, sfilate in costume.

 

Termae Romanae – primo week end di agosto

E’ la festa delle origini romane delle terme di Bagno di Romagna: un tuffo nel passato lungo duemila anni, accompagnati da ciceroni in costume lungo il borgo, con intrattenimento e spettacoli.

 

Le sagre d’autunno – tutte le domeniche di ottobre

Le frazioni di Selvapiana, Acquapartita e il borgo di Bagno si animano con colori e sapori autunnali, per gustare le eccellenze gastronomiche del sottobosco, castagne e non solo.

 

Il Festival del Fall Foliage –  penultimo week end di ottobre

Le foglie gialle, rosse, arancioni e verdi danno una pennellata meravigliosa ai dintorni del borgo, che si anima con proposte di passeggiate nei boschi incendiati dai colori dell’autunno

Anteprima del Festival Internazionale del Cibo di strada – maggio – giugno

I sapori dello street food da tutto il mondo, dall’Argentina al Giappone, dal Messico alla Thailandia, si affiancano ai sapori dell’Appennino e animano le strade del borgo

Basotti

I “Basotti” sono tagliolini cotti in un brodo ottenuto dalle ossa del maiale, disposti a strati in una teglia e gratinati. fino ad assorbire completamente il brodo.

 

Tortelli alla lastra

I tortelli, cotti sulla pietra refrattaria,  hanno un impasto simile a quello della piadina e uno squisito ripieno che varia a seconda delle stagioni, normalmente di erbette o patate.

 

Castagnaccio

Il castagnaccio è un dolce preparato con farina di castagna e arricchito con pinoli, noci e rosmarino, nato come pietanza contadina ottenuta dalla castagna, molto diffusa nelle campagne.

 

Focaccia di Bagno

La Focaccia di Bagno è un dolce pasquale legato alle tradizioni locali: composto da farina, uova e zucchero, ha una lavorazione segreta che permette la lievitazione naturale, una crosta croccante e sottile, con interno soffice e spugnoso.

 

Raviggiolo

Formaggio morbido, leggermente acidulo, citato da Pellegrino Artusi e nei Promessi Sposi, Presidio Slow Food e prodotto tipico dell’Alto Appennino tosco-romagnolo, da gustare fresco, sul territorio!

 

Funghi e tartufi

Porcini, prugnoli, tartufi: il sottobosco dei dintorni è molto generoso, e trova la sua massima espressione nei crostini, nel condimento e nei ripieni della pasta fresca, unendo la tradizione toscana con quella romagnola.