stemma-vogognaVogogna
Fiore di pietra

Comune di VOGOGNA
(Provincia di Verbano Cusio Ossola)
Altitudine
m. 226 s.l.m.
Abitanti
1696

patrono
Beata Vergine Addolorata, 15 settembre.

info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche
Castello Visconteo Tel. 3517578688
municipio@comune.vogogna.vb.it
www.comune.vogogna.vb.it

Lo spirito del luogo

Pacentro-Stemma

La storia

Vogogna è un importante centro fortificato immerso nella Valle Ossola, Vogogna è parte integrante e sede del Parco Nazionale della Val Grande.

Vogogna vanta una storia antichissima. Un’epigrafe romana, situata ad Ovest del paese relativa alla costruzione della strada, ne segnala la realizzazione nel 196 d.C. Fu, però, nel Medioevo che Vogogna raggiunse il suo massimo splendore: tra l’XI e il XIV secolo, infatti, il piccolo borgo divenne un importante centro fortificato che controllava l’ingresso nella Valle Ossola e, quindi, le vie di comunicazione fra la Svizzera e la Pianura Padana, sino a diventare niente di meno che l’antica capitale dell’Ossola Inferiore.

Oggi, deposte le armi, esauriti da secoli i suoi compiti strategici, commerciali o bellici, Vogogna è un borgo piemontese tranquillo, con neppure 1800 abitanti, in bellissima posizione incorniciata dalle montagne sotto il Pizzo delle Pecore (2018 mt.). Posizione che, in realtà, risultò strategica anche in tempi recenti: il Borgo, infatti, si è riscoperto in una nuova vocazione di porta e chiave d’accesso al Parco Nazionale della Val Grande, la più grande area wilderness delle Alpi, di cui è sede e parte integrante.

Il paese conta diversi edifici religiosi come la moderna chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù e quella antica dedicata ai santi Giacomo e Cristoforo, oltre a numerosi oratori: quello antichissimo di San Pietro, quello quattrocentesco del cimitero (già chiesa del convento dei Serviti), quello cinquecentesco di San Martino, quelli secenteschi di Loreto, di San Zenone e di Santa Maria delle Grazie; e poi, ancora, gli oratori di Santa Marta e, infine, quello dei santi Giovanbattista e Bernardo d’Aosta, fuori del paese, in frazione Prata.

Circondato da fortificazioni militari, questo borgo un tempo florido sull’antica strada del Sempione, conserva angoli e scorci suggestivi e l’inaspettato vigore di un Medioevo sulle cui strade è bello camminare. Il grande poeta Mario Luzi parlava dello “stillare del tempo nel mistero dei paesi”, un’immagine che ben si adatta a Vogogna. Qui ogni cosa, dalle “beole” dei tetti agli acciottolati che ancora accompagnano i nostri passi, dal grigio della pietra al verde dei monti, richiama fulgori passati, profondità di favola, come la rocca che sembra nata da nuda roccia. Le antiche ombre evocate, che scendono giù nel pozzo della storia fino ai Celti, ricompongono oggi il quadro di un paese che vuole vivere nel futuro e nel castello ha allestito un centro multimediale di portata nazionale.

PALAZZO PRETORIO: Nella centrale piazzetta medievale è possibile visitare il trecentesco Palazzo Pretorio. Edificato nel 1348 da Giovanni Visconti sede, fino al 1819, del governo dell’Ossola Inferiore.

IL CASTELLO
Costruito nel 1344 in posizione elevata rispetto al borgo, e ampliato nel 1449, il Castello visconteo, con la sua torre semicircolare, domina tutto il paese e nacque come presidio militare a difesa dei confini del Ducato di Milano. Dal 2023 è stato costituito museo.

LE CHIESE
Chiesa di Santa Marta: risalente al XVI secolo, primitivo luogo di preghiera;
Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù
L’ex chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, con il suo portale cinquecentesco riccamente scolpito. L’Oratorio di San Pietro, la prima parrocchiale di probabile origine longobarda che custodisce preziosi affreschi quattrocenteschi
La seconda chiesa parrocchiale del paese, crollata con il suo campanile nel 1975 e di cui si è salvato il portale rinascimentale visibile, ormai, incastonato nella nuova torre campanaria che affianca la chiesa, consacrata nel 1904.

VILLA BIRAGHI: Intorno al Pretorio si trovano le dimore più signorili: Villa Biraghi Lossetti del 1650, magnificamente restaurata, attuale sede del Parco nazionale della Val Grande.

CASA MARCHESA: la più antica abitazione nobiliare nel borgo (1350).

PORTA INFERIORE: abbattuta nel 1837.

IL MASCHERONE CELTICO: La testa in pietra (III-II sec. a.C.)
sarebbe l’Apollo celtico, Verkos o Belenos, divinità della vegetazione e delle acque salutari, a cui era sacro l’albero del tasso. Il reperto testimonierebbe la presenza di un culto apollineo preromano di eccezionale qualità. Custodito nel Castello Visconteo.

LA ROCCA La Rocca di Vogogna fu una delle tante torri di vedetta sparse in Val Grande per segnalare in modo efficiente l’avanzata di possibili nemici. Le origini della Rocca si perdono nei secoli. Venne distrutta nel XVI secolo a seguito di un’invasione di Vallesani. I ruderi sono imponenti, soprattutto il mastio che ha un sistema di contrafforti impressionante, guardandolo bene sembra quasi il volto di un soldato con l’elmo.
LA FRAZIONE GENESTREDO e LE ALTRE FRAZIONI: dalle caratteristiche abitazioni rurali in pietra ricche di motivi medievali e dove è possibile ammirare il torchio, il lavatoio e la chiesa di San Martino: Da Genestredo, in breve si arriva ai resti della Rocca.
Altre frazioni: Prata e le località Calami, Campalbino, Dresio, Masone, San Carlo, San Rocco, oppure, salendo ai numerosi alpeggi di montagna: Pianoni (935 m), Sui (1220 m), Cortona (1396 m), Pra d’Gatt (1495 m), Ciapeu (1597 m), Vallard (1633 m), ScireSola (1131 m), Murgagn (1471 m), Aulor (1481 m), Ruscà (900 m), Capraga, Alpe Marona.

SENTIERO GEOLOGICO (attualmente chiuso): tra Vogogna e Premosello. Offre l’eccezionale opportunità di “attraversare” la crosta continentale, osservando rocce formatesi a differenti profondità e in periodi diversi: dal paleocontinente europeo, al paleocontinente africano, al contatto tra crosta e mantello, di norma posto a 30-35 km di profondità e qui riesumato dai processi tettonici.

CURIOSITA’
– Nella piazzetta antistante Palazzo Pretorio, è possibile ammirare una splendida fontana in marmo rosa di Candoglia.
– Nel porticato di Palazzo Pretorio, si svolgeva in passato il famoso mercato settimanale.
-Il Mascherone è stato ritenuto per secoli piatto, poiché un tempo inglobato in una fontana benedetta presso l’oratorio di San Pietro, nella frazione di Dresio; dalla sua bocca, fuoriusciva un cannello d’acciaio per il passaggio dell’acqua. Solo una volta smurato, se ne è scoperto lo spessore.
VOGOGNA DOVE I LUPI SONO DI CASA: Il 24 gennaio 2011 la polizia locale rinvenne un lupo morto nei pressi della ferrovia di Vogogna, in località Prata, probabilmente investito da un convoglio ferroviario. Il triste ritrovamento provò che il lupo era tornato nella zona che aveva popolato per secoli!

LA FESTA DI SAN MARTINO
“A San Martino ogni mosto diventa vino” recita il proverbio. L’11 Novembre si celebra San Martino di Tours. Alcuni degli appuntamenti da non perdere per il weekend dell’11-12 Novembre che Vogogna festeggia nella frazioncina di Genestredo.

Superato un ponticello, in corrispondenza della scomparsa Porta Superiore, si entra nel cuore del borgo, un tempo interamente murato. Sulla sinistra appare il torrione del castello mentre percorrendo la strada principale sulla quale nel Medioevo si affacciavano le botteghe, si arriva al Pretorio. Via Roma ha sulla destra una serie di edifici abbelliti da balconate secentesche, a sinistra un piccolo porticato, dove stava la casa del gabelliere indicata da un bel portale scolpito. Il Pretorio è un palazzetto gotico sostenuto da archi acuti poggianti su tozze colonne, edificato nel 1348 e sede fino al 1819 del governo dell’Ossola Inferiore.

Intorno al Pretorio si trovano le dimore più signorili, come Villa Biraghi Lossetti (1650) a fianco della chiesetta di Santa Marta. Dalla piazzetta del Pretorio si scende lungo via Lossetti verso la Porta Inferiore, abbattuta nel 1837. Bello lo scorcio di cui si gode da vicolo Santa Marta. Scendendo poi nell’antica piazza Camillo, già al di fuori della cinta muraria, sulla destra si nota il retro di Casa Marchesa, la più antica abitazione nobiliare nel borgo (1350).

Il percorso piega quindi sulla destra lungo ciò che rimane delle antiche mura (via Sotto le Mura). Da qui si risale sul terrapieno dei contrafforti in via Sopra le Mura per ammirare l’angolo inferiore del borgo, chiamato in dialetto “Cantun Suta”.

Un buio passaggio arcuato porta al settecentesco Palazzo dell’Insinuazione, da dove si raggiunge la suggestiva Piazzetta del Pozzo. Da qui si risale in via Roma per imboccare, sulla sinistra, il viottolo che conduce nell’altra parte del borgo, il “Cantun Sura”, le cui case addossate le une alle altre sembrano stringersi intorno al castello, raggiungibile attraverso una bella salita in parte a gradoni.

Il Castello Visconteo con la sua torre rotonda domina Vogogna dalla metà del XIV secolo. Fu edificato nel 1348 da Giovanni Visconti, Vescovo di Novara oltre che signore ed Arcivescovo di Milano, il castello venne progettato allo scopo di difendere tanto il piccolo centro di Vogogna quanto l’intera valle.

Ad ulteriore fortificazione del borgo fu costruita anche una cinta muraria che racchiude in se tutta la parte centrale del paese. Oggi di queste mura perimetrali non rimane quasi più traccia, mentre il castello Visconteo, con le sue torri e le caratteristiche mura merlate, ha saputo conservare nel tempo la sua possente maestosità medioevale.

Terminata la visita, si prosegue per il sentiero che lo costeggia e risale il torrente, per avere la visione migliore dell’imponente edificio e dell’antico borgo con i suoi tetti in pietra, le “beole”. Una passeggiata di una ventina di minuti lungo la mulattiera porta alla vecchia frazione di Genestredo, dalle caratteristiche abitazioni rurali in pietra ricche di motivi medievali. Un’indicazione sul sentiero invita a raggiungere la rocca di origine longobarda che, ridotta a romantico rudere, continua a dominare dall’alto l’Ossola Inferiore.

Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.

BORGO Staz di riferimento distanza da staz. tratta
VOGOGNA Vogogna Ossola 500m Novara – Vogogna Ossola
Piaceri e Sapori

Vogogna è sede del Parco Nazionale della Valgrande, la zona selvaggia più estesa d’Italia (15 mila ettari di superficie, 13 comuni coinvolti) a due passi dalla dolce regione dei laghi Maggiore e d’Orta. Possibili escursioni in scenari suggestivi attraverso gli alpeggi abbandonati.

Castello Visconteo e palazzo Pretorio: esposizioni d’arte.
Informazioni: 3517578688

Da segnalare le seguenti manifestazioni ed i seguenti eventi:

La “Notte romantica dei Borghi più belli d’Italia” a giugno

La “Festa dello sport” a giugno

La rassegna “Donne che ispirano le Donne” a settembre

La “Festa patronale” il 15 settembre

La “Fiera d’Autunno” ad ottobre

La “Caccia al tesoro delle Bandiere arancioni” ad ottobre

“San Martino” nella frazione di Genestredo a novembre

“Aspettando Natale” a dicembre

Tra le altre Tradizioni del borgo va segnalato il Presepe vivente.

Gli gnocchi all’ossolana sono tra i piatti più noti della cucina locale. Si ricavano da un impasto di farina di castagne, zucca e passata di patate lesse, e si condiscono con burro fuso e formaggio nostrano

Tra i prodotti tipici di del Borgo, sono certamente da segnalare le Offelle. Nati dall’ingegno di Valentino Cirillo, le Offelle di Vogogna sono frollini artigianali.

Il prodotto ottiene così ampio successo che, con Delibera del Consiglio Comunale di Vogogna n. 9 del 24/04/2024, ottiene il marchio di tipicità del territorio comunale “DE.CO”.