Rosazza
Il Borgo del Mistero

Comune di rosazza
(Provincia di Biella)
Altitudine
m. 849 s.l.m. minima – m 2167 s.l.m massima
Abitanti
104

patrono

S. Giorgio e Pietro, 29 Giugno

info turismo

Ufficio Informazioni Turistiche
Via Roma n 6
Tel. 015/60092

rosazza@ptb.provincia.biella.it

http://www.comune.rosazza.bi.it/

Lo spirito del luogo

Il nome

ROSAZZA: il nome ha origine da “RUA” (roggia), più specificatamente da “RUSASCIA” il torrente che scorre ai piedi del Borgo unitamente al Cervo. Alla confluenza dei due corsi d’acqua si trova il paese, inno ai due elementi costantemente abbinati: l’acqua e la pietra.

La storia

Rosazza non è definibile come il “classico paese montano”, ma la sua bellezza, particolare ed unica nella Valle,   è dovuta alla realizzazione di un singolare progetto architettonico del suo più illustre e visionario cittadino: Federico Rosazza Pistolet, il quale nella seconda metà dell’ 800 intervenne finanziando la costruzione di edifici ed infrastrutture.

In queste opere si riscontrano numerosi elementi e simboli legati alla massoneria e all’occultismo, interessi che il filantropo e politico italiano condivideva con un suo grande amico, il pittore e architetto Giuseppe Maffei, originario di Graglia (altro piccolo comune in provincia di Biella)  che fu elemento importantissimo per la realizzazione delle opere nel paese.

 

Il visitatore si trova dunque di fronte ad una architettura dal richiamo medioevale, a merlature guelfe, a  finte rovine il tutto costantemente  arricchito    da simbologie esoteriche e dell’occulto.

La simbologia massonica  e l’esoterismo che permeano le vie e le piazze  sono valse al piccolo comune biellese la nomea di “Comune più misterioso d’Italia“.

Rosazza, con le sue opere   è anche la dimostrazione tangibile dl lavoro dei capaci scalpellini che si fecero apprezzare in Italia ed in tutto il Mondo esportando non solo la materia prima  (sienite estratta in loco) ma le loro capacità artistiche.

FEDERICO ROSAZZA PISTOLET Senatore del Regno (1813-1899), filantropo, Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese, laureato in giurisprudenza, strinse amicizia con Giuseppe Mazzini che lo portò ad aderire alla Giovine Italia.

Con la costruzione di varie opere contribuì allo sviluppo economico dell’area montana.

  • CHIESA PARROCCHIALE costruita nel 1876 in un sapiente melange di vari stili: lombardo, romanico, rinascimentale, bizantino e arabo, sempre ricchissimo di simbologie cristiane, esoteriche e massoniche.

 

  • PIAZZETTA DEL MUNICIPIO: la casa municipale sorge sopra ad un elegante portico ed è unito alla torre ghibellina da un arco in sienite grigia e rossastra. Tale bicromia è presente come elemento architettonico in tutto l’edificio.

 

  • LE FONTANE PARLANTI: nel cuore del Borgo, percorrendo stradine, mulattiere e scalinate si scoprono le numerose fontane su cui sono incisi messaggi per i viandanti, che invitano a bere l’acqua fresca, cristallina e leggerissima.
Piaceri e Sapori

Per lo svago dei piccoli, ma anche degli adulti è presente il Parco Comunale dal quale si gode la magnifica vista del paese arroccato sulle pendici montane accompagnata dal suono argentino delle acque del Torrente Pragnetta (anticamente Rusascia).  Il parco, attrezzato con altalene, scivoli e dondoli è dotato anche  di un’area pic – nic utilizzata  per le manifestazioni  estive quali  cottura e distribuzione della polenta concia da parte della locale Pro Loco, concerti, esibizioni musicali e teatrali.

CASA MUSEO : la Casa Museo documenta lo stile di vita e la cultura degli abitanti di Rosazza e dell’Alta Valle Cervo nei secoli passati. I locali della Casa sono arredati come all’epoca  e si possono osservare la cucina, le camere, i locali per il lavoro artigianale e la stalla.

All’interno della Casa Museo è allestito anche un locale- aula dove si conservano i documenti, i disegni e gli strumenti di precisione che testimoniano l’alto livello didattico della Scuola Tecnica Locale, chiusa ormai da oltre 60 anni.

Durante il periodo estivo sono numerosi gli eventi presenti nel territorio tra cui primeggia il “Pranzo della terza età”, organizzato in collaborazione con il Circolo di Rosazza, per festeggiare gli anziani, pilastri e memoria storica del nostro Borgo. Ci sono poi varie manifestazioni eno-gastronomiche organizzate dalla efficientissima Pro Loco, quali la risottata (gara fra chef locali a base di quattro risotti con votazione finale da parte dei commensali), la piemontesissima “Bagna caoda”, il bollito misto a base di carni pregiate di produttori locali e la “Polenta Concia” semplice piatto della vallata che anticamente non mancava mai sulle tavole dei nostri avi in quanto composta da ingredienti “poveri” sempre presenti: farina gialla, formaggio e burro.

Altri eventi interessanti riguardano la “caccia al tesoro”, l’escursione all’Alpe Desate, caratteristico borgo montano, dove si partecipa alla Santa Messa nella suggestiva chiesetta a cui segue l’incanto dei prodotti gastronomici e artigianali locali per finire con una maxi polenta concia gradita e apprezzata da tutti gli escursionisti ed escursione all’Alpe Selle di Rosazza il 5 agosto anche qui per la Santa Messa nella Cappelletta montana.

La polenta concia è il piatto tipico delle Alpi Biellesi, preparato con farina gialla abbondantemente arricchita dalla “toma locale” e burro degli alpeggi. Raggiunge la sua eccellenza se cucinata nei paioli di rame su fuoco a legna.