Malcesine
La perla del Garda, tra acqua terra e cielo
Comune di malcesine
(Provincia di Verona)
Altitudine
m. 89 s.l.m.
Abitanti
3629 (945 nel borgo)
patrono
Santo Stefano, 26 dicembre
info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Gardesana, 238
Tel. 045 7400044
Infopointmalcesine@gmail.com
info@visitmalcesine.com
www.comunemalcesine.it
www.visitmalcesine.it
Il nome
La prima comparsa del toponimo risale al 9 settembre 844, quando il termine Manessicelles risulta nel testamento dell’Arcidiacono Pacifico con il significato, secondo il Borsatti, di ai sepolcri dei morti: tale significato sarebbe corroborato dal ritrovamento di alcune sepolture in stile etrusco nei dintorni dell’abitato. Nel corso dei secoli si succedono molte varianti documentali: Manascicines (932), Malesicine (1023), Malesisicis (1154), Malesisinum (1159), Malasilice (1225), Malsexeno (1422), Malsesene (1611) per citarne solo alcune riportate dal Maffezzoli. L’etimologia del toponimo è tuttavia incerta, ruotando intorno all’interpretazione di Malae silices o Mala silex come “Pietra ostile” o “Cattiva pietra”, riferendosi probabilmente alla morfologia del territorio caratterizzata da monti scoscesi che si elevano sul lago, o come “Cattiva strada selciata” di origini romane.
La storia
I primi dati storici sono riscontrabili intorno al 500 a.C. e fanno riferimento ad insediamenti fissi ed organizzati di popolazioni di origine etrusca ed altre genti più o meno stanziali, successivamente inglobati dopo il 15 a.C. nel dominio di Roma. Una prima edificazione del Castello sopra i resti di precedenti fortificazioni sembra sia databile intorno alla metà del primo millennio per opera dei Longobardi. Nel 509 d.C. il castello venne parzialmente diroccato e successivamente ricostruito dai Franchi dopo aver sconfitto le armate Longobarde. Dal 1277 al 1378 Malcesine passò sotto i ‘Della Scala’ che eseguirono lavori di ammodernamento e rinforzo nella fortezza per cui venne poi definita ‘Castello Scaligero’. Dopo il dominio dei Visconti di Milano (1387-1403) Malcesine, con l’esclusione di brevi periodi (gli Imperiali dal 1506 al 1516 ed i Francesi dal 1797 al 1798), fu governata dal 1405 al 1797 dalla ‘Serenissima Repubblica di Venezia’ che seppe amministrare con saggezza e competenza, istituendo per il controllo del territorio un organismo denominato la ‘Gardesana dell’Acqua’ che aveva sede a Malcesine nel ‘Palazzo dei Capitani’. Dal 1798 al 1866, anno in cui il Veneto passò al Regno d’Italia, gli Austriaci oltre che riordinare e dare nuovo impulso a molti settori dell’economia ed amministrativa del territorio governato dall’impero Austro-Ungarico, eseguirono consistenti lavori di consolidamento, modifiche ed ampliamento all’interno del Castello, trasformandolo in presidio militare. Con la fine Ottocento si affermò l’industria del forestiere, un nuovo modello economico non più basato sulle attività agricole e si passò dal turismo elitario al turismo dei ceti borghesi, a quello di massa. E durante il secondo dopoguerra che Malcesine ha vissuto quella metamorfosi che ha cambiato radicalmente l’ambiente e i modi di vita del paese e di conseguenza anche la sua immagine: la costruzione della Gardesana, della Funivia, di numerose strutture ricettive.
Nel 1786 Goethe fu costretto a fermarsi a Malcesine e decise di sfruttare la sosta per disegnare il castello ”… in quel momento, per fortuna, il sole mattutino metteva in magnifica luce la torre, le rocce e le mura, sicché presi a descrivere con entusiasmo lo splendido quadro … tutti volsero il capo a guardare con i loro occhi ciò che io decantavo ai loro orecchi.” Gli abitanti di Malcesine, insomma, attraverso Goethe vedevano con occhi nuovi il loro paese, prendevano coscienza della sua bellezza, “riscoprivano il loro paese, il loro scenario, gli ridavano un valore ed un significato perduti nella consuetudinarietà quotidiana.
La capacità di ammirare e vedere, propria dei pittori, poeti, narratori che si sono susseguiti nel corso del tempo (……) unita alla natura, all’ architettura e alle tradizioni hanno determinato quel genius loci che caratterizzano il piccolo borgo.
Il Castello Scaligero
Secondo alcuni studiosi, la Rocca di Malcesine risalirebbe agli ultimi secoli del primo millennio a.C. Più attendibile risulta la notizia che un castello sia stato costruito dai Longobardi, verso la metà del primo millennio d.C. Il castello venne distrutto dai Franchi nel 590. Fu da loro stessi riedificato ed ospitò nel ‘806 il re Pipino, giunto a Malcesine per visitare i Ss. Benigno e Caro. Dopo le invasioni degli Ungari, entrò a far parte dei feudi vescovili veronesi. Nel 1277 divenne dominio di Alberto della Scala. Rimase sotto il casato fino al 1387. Interventi risalenti a questo periodo diedero origine all’attuale denominazione: “Castello Scaligero”. I Visconti di Milano lo occuparono dal 1387 al 1403. La Repubblica di Venezia lo incorporò nel 1405. L’Impero lo riconquistò nel 1506. Ritornò alla Repubblica fino dal 1516 al 1797. Poi passò ai Francesi. Nel 1798 ai Francesi subentrarono gli Austriaci, i quali eseguirono consistenti lavori di consolidamento all’interno del Castello ed ivi rimasero fino al 1866. Da quell’anno seguì le sorti del Veneto. Il 22 agosto del 1902 venne dichiarato Monumento Nazionale.
Ospita nelle sue sale il Museo di storia naturale del Monte Baldo e del Garda, la Sala delle
Galee e l’ex polveriera. Quest’ultima, costruita dagli Austriaci, è dedicata a W. Goethe: al suo interno sono raccolti disegni realizzati dal poeta in occasione del suo “Viaggio in Italia”.
Il Palazzo dei Capitani, fu costruito dagli Scaligeri a cavallo tra il XIII e il XIV secolo sopra resti romani e romanici. Ridotto a semplici mura, forse a causa di un terremoto o di un incendio, fu ricostruito in stile veneziano e sontuosamente decorato. Nel 1618 Verona, su invito della Serenissima, comperò il palazzo per adibirlo a dimora del Capitano del Lago. Nel 1902 è stato dichiarato Monumento Nazionale.
Entrando, fatti pochi gradini, ci si trova in un ampio salone sul cui soffitto un affresco riproduce gli emblemi della Gardesana dell’Acqua (Rocca di Malcesine e Leone di S. Marco), lo stemma di Verona e quello del Capitano del Lago Lodovico Giusti. Sulla parete settentrionale una lapide in latino ricorda le benemerenze del Capitano Domenico Becelli che preservò la riviera dalle vicende della Guerra di Successione spagnola. Le stanze ai due lati del salone erano adibite ai servizi di guardia, alla segreteria, nonché ai magazzini e alle scuderie.
Dal portale situato sulla parete est si esce su uno splendido giardino in riva al lago.
Il Palazzo dei Capitani si trova in via Capitanato, vicino al porto di Malcesine.
Sono aperti al pubblico il piano terra e il giardino, l’ingresso è gratuito.
Il primo piano è aperto al pubblico durante i concerti, le conferenze o i matrimoni.
Chiesa di S. Stefano risale all’VIII secolo. Secondo la tradizione l’antica pieve di S. Stefano fu edificata in sostituzione di un precedente edificio di culto pagano, dedicato alla Madre degli dei ed Iside. L’edificio fu trasformato in luogo di culto cristiano e nel IX secolo, per ordine del Vescovo di Verona Rotaldo, furono onorevolmente collocati i corpi dei santi eremiti Benigno e Caro. La Chiesa presenta una sola navata, il soffitto a volta con un medaglione raffigurante la gloria di S. Stefano del XVIII secolo, ha tre altari per lato, uno per ogni cappella e centralmente quello maggiore. Ospita LA deposizione di Girolamo Dai Libri
Dalle romantiche note architettoniche di un borgo medievale dominato dal suggestivo Castello Scaligero a picco sul lago, alle adrenaliniche emozioni di una vera e propria palestra a cielo aperto che dalle rive del Garda raggiunge la cima del Monte Baldo.
L’influenza climatica del lago sull’altitudine permette la convivenza di molti ambienti naturali diversi, dalla macchia mediterranea sino ai pascoli ed alle rocce delle cime più alte, per questa sua particolarità il Monte Baldo si è guadagnato l’appellativo di “Giardino d’Europa”, vero anello di congiunzione delle Alpi con il Mediterraneo.
È quindi il luogo ideale per l’osservazione e lo studio di molte specie faunistiche e botaniche che altrove sono ormai rare a ritrovarsi, ma allo stesso tempo si presta ad ospitare escursionisti ed appassionati capaci di amare e rispettare l’incanto di questo ambiente. La particolare posizione geografica permette poi di godere di uno straordinario panorama, sospesi tra terra e cielo, da una terrazza naturale, facilmente raggiungibile con la funivia.
Funivia Malcesine Monte Baldo.
La funivia Malcesine Monte Baldo colpisce a prima vista per le avveniristiche forme delle sue stazioni: edifici dagli elementi architettonici nitidi, dove acciaio, alluminio, vetro e pietra si fondono esaltando la luminosità e trasparenza degli spazi interni e si inserisce armoniosamente nell’ambiente esterno.
L’impianto è diviso in due tronchi: il primo, Malcesine – S. Michele e il secondo, S. Michele – Monte Baldo.
La novità è rappresentata dalla cabina del secondo tronco che ruota su sè stessa, offrendo ai passeggeri una visione a 360° e la sensazione di volare.
Altra infrastruttura di prestigio è la Fraglia della Vela un centro velico con scuola di vela e di surf, palestra e porto turistico ove ogni anno si tengono importantissime regate nazionali ed internazionali e dove si sono allenati e si allenano campioni olimpionici di vela delle varie categorie.
Le trincee di dos Merlo sono un complesso ed articolato sistema di fortificazioni, molte delle quali tuttora presenti sul territorio, ma abbandonate, spesso semisepolte o nascoste tra la vegetazione. Il Comune di Malcesine ha, da qualche anno, iniziato il recupero e il consolidamento dei manufatti in collaborazione con i volontari alpini e, durante gli scavi sono ritornati alla luce un’imponente postazione dell’artiglieria, camminamenti e altri manufatti come resti di cucine e ricoveri con anche piccoli pavimenti in pietra selciata.
Cassone e Navene: le due frazioni
A Cassone, frazione di Malcesine, scorre l’ Aril, il fiume più corto al mondo; è lungo 175 m e si trova a Malcesine, nella frazione di Cassone. Dal 1889 al 1913, la sorgente dell’Arìl veniva sfruttata da una centrale elettrica e forniva energia alla ruota di due mulini e di un frantoio. Vicino alla foce del piccolo fiume si trova il Museo del Lago: una raccolta di memorie e tradizioni locali. Il Museo espone gli attrezzi utilizzati per la pesca ma anche oggetti di usi quotidiano che i nostri avi ci hanno lasciato in eredità e ricordo di un passato non tanto lontano. Le fotografie degli antichi barconi a vela ci riportano al tempo in cui il trasporto del materiale non avveniva su strada bensì via lago. All’esterno del Museo due grandi vasche dove scorre l’acqua dell’Aril: all’interno anguille, cavedani e trote ricordano che l’edificio originariamente era un incubatoio per l’allevamento di pesci.
Navene: ultimo borgo nei pressi del vecchio confine italoaustriaco.
Da qui parte il sentiero per Bocca Navene, panoramica terrazza sul lago
Malcesine offre numerose opportunità ai visitatori ed agli appassionati sportivi; complice la bellissima natura che circonda il Lago, si possono praticare sport acquatici, principalmente vela, windsurf kite, sup, wing foil e poi passare dall’acqua alla montagna salendo verso la stupenda zona del Monte Baldo. Grandi e piccini si potranno cimentare in escursioni di vari livelli di difficoltà, dalla semplice passeggiata, fino alle più impegnative salite verso i rifugi più alti, per poi gustare i prodotti tipici delle malghe, formaggi e salumi fatti sul posto.
Per i più coraggiosi, il parapendio e il deltaplano consentono di rimanere a lungo in quota ed ammirarele bellezze del Lago di Garda, sfruttando le buone correnti ascensionali della zona.
Per chi preferisce ci sono diversi itinerari da percorrere in mountain bike, si può praticare down -hill o semplicemente seguire la ciclopedonabile che costeggia il lago.
All’interno del Castello Scaligero, il Museo di Storia Naturale del Baldo e del Garda offre al visitatore un originale approccio multimediale rendendo la visita un’esperienza sensoriale completa: si può guardare, toccare, annusare, ascoltare o utilizzare schermi touch screen per ottenere le informazioni desiderate.
La cosiddetta “Sala delle Galee”, inaugurata nel 2013, è dedicata alla storia della navigazione sul lago e alla nascita e all’evoluzione del castello. Un filmato animato illustra la folle impresa del trasporto via terra di una flotta da Venezia al lago di Garda.
Il museo del Lago si apre sul porto di Cassone, un luogo appartato e fuori dal tempo. Ami, reti, fotografi e di vecchi barconi a vela… Sull’esterno del museo, sono poste due grandi vasche dove scorre l’acqua del fiume Aril. All’interno anguille, cavedani e trote danno l’idea di come doveva essere l’edificio nel suo aspetto originale, quello di incubatoio.
La stagione turistica di Malcesine offre molteplici occasioni di divertimento e appuntamenti culturali. L’estate è anche la stagione delle feste popolari: serate danzanti e cene vi faranno conoscere la gastronomia locale e saranno occasione d’incontro fra i tanti turisti e gli usi e costumi del Lago di Garda. Gli appuntamenti tradizionali sono:
Triduo: Per la celebrazione del Triduo viene montata un’imponente struttura in legno che prende il nome essa stessa di “Tridio”. Quella attuale è stata ricostruita nel 1929 poiché la precedente era andata quasi interamente distrutta da un incendio nell’agosto del 1928; solo qualche parte di quella più antica, che si era salvata, è stata incastonata nella nuova struttura. Questa scenografia è stata realizzata in stile neoclassico – barocco, decorata con pitture ad arabeschi ed è illuminata da ben 627 candele. Al centro della struttura, ad oltre 15 metri di altezza, troneggia il Grande Raggio, illuminato anch’esso da 212 lampade e all’interno del quale si espone il S. Sacramento, dentro un settecentesco Ostensorio. Sopra il Raggio domina la scritta illuminata “MISERERE MEI DEUS” che esprime la penitenza, la riparazione e la conversione. In basso, ai lati dell’apparato, vi sono due dipinti raffiguranti le anime del Purgatorio a cui era dedicata la preghiera di suffragio.
La Festa della Musica il terzo fine settimana di luglio
Festa dei Santi Benigno e Caro – Fuochi di Sant’Anna (spettacolo pirotecnico) 26 luglio
Festa dei Ciclamini di Cassone primo fine settimana di Agosto
Festa di Campagnola la prima settimana di settembre
Ciottolando con gusto… ovvero andar per osterie tra i vicoli di Malcesine a scoprite i sapori della tradizione. È un invito a visitare Malcesine per una singolare passeggiata scandita dalle tappe in osteria. La scoperta degli angoli più caratteristici si intreccia con i piatti ed i vini della tradizione, che si possono degustare ad ogni tappa. In programma nell’ultimo fine settimana di settembre
Festa della Montagna ultimo fine settimana di Ottobre
Da Maggio a settembre appuntamenti settimanali con la musica classica, lirica e moderna.
Natale… a Malcesine: dal 8 dicembre al 6 gennaio (mercatino, pista di pattinaggio, animazione per bambini)
Polenta – Carbonera Un piatto tipico della tradizione gardesana con polenta, formaggi del Monte Baldo e l’olio extravergine d’oliva di Malcesine.
Olio d’oliva
Malcesine è orgogliosa del suo prezioso olio: l’azione termica prodotta dalle acque del lago ha fatto sì che l’ulivo abbia potuto essere coltivato già dai primi coloni etruschi e romani. La maturazione lenta delle olive prodotte da piante spesso ultracentenarie permette di ottenere un olio di qualità superiore, caratterizzato da un sapore inconfondibile, da una intensa colorazione verde oro, ricco di vitamine e con un’acidità ridottissima (0.10 – 0.30 di media).
L’olio d’oliva oltre che un condimento delicato e leggero da usare crudo sopra insalate, verdure, pasta, zuppe, carne e pesce o semplicemente sul pane, è da considerarsi per le proprietà universalmente riconosciute una vera e propria medicina.
L’assunzione regolare produce molti effetti benefici all’organismo, attenua gli effetti prodotti dall’azione dei radicali liberi e riduce la percentuale del colesterolo cattivo.
Formaggi del Baldo
Pesce di lago