Canale
Un paese di fienili e poggioli
Comune di TENNO
(Provincia di Trento)
Altitudine
m. 600 s.l.m.
Abitanti
2045 (43 nel borgo)
info turismo
Garda Trentino S.p.A. – Azienda per il Turismo
Largo Medaglie d’Oro 5 – Riva del Garda
Tel. 0464.554444
Ufficio Turistico in località
Lago di Tenno durante la stagione estiva
www.gardatrentino.it | www.comune.tenno.tn.it
Il nome
Il nome di Canale sembra derivi dalla ricchezza di acque presenti nel luogo in cui fu edificato, nell’alto Medioevo.
La storia
IV-V sec. a.C., i primi abitanti della valle di Tenno sono i Reti, sul cui originario castelliere in Monte San Martino hanno probabilmente edificato i Romani.
771, strategicamente importante per la sua posizione a guardia di un antichissimo asse viario, il luogo ha l’onore della prima citazione toponomastica dell’Alto Garda: si legge in un documento “in vico Prantio”, con riferimento al vicino villaggio di Pranzo.
1027, il castello di Tenno passa dai conti di Appiano e Ultimo al principe vescovo di Trento.
1439, nel corso della battaglia tra Milano e Venezia, il capitano visconteo Piccinino compie una leggendaria fuga dal castello assediato, raccontata anche da Machiavelli.
1479, il vescovo Giovanni Hinderbach restaura il castello e vi fa apporre l’iscrizione Tennum tene forte tenendo tene-bére, “Tenno tieni forte, resistendo vincerai”.
1512, a Tenno il cardinale Adriano da Corneto riesce a mettere pace tra i due rami contendenti della Casa d’Arco; l’episodio è celebrato dal poeta Niccolò d’Arco.
1703, il 16 settembre il castello viene incendiato dal Vendôme che ne asporta i quattro cannoni per cannoneggiare altri castelli, tra cui quello di Arco.
1790, Giovacchino Prati nasce a Stenico, dove si è trasferito il padre, discendente da una nobile famiglia tennese: sarà tra i principali cospiratori nella Carboneria della prima ora.
1807, il castello di Tenno viene messo all’asta dal governo bavarese.
1922, a causa dei bombardamenti subiti nella Grande Guerra, il mastio castellano crolla e viene poi demolito completamente.
1929, i quattro comuni di Tenno, Pranzo, Cologna-Gavazzo e Ville del Monte, separati dal 1827, ridiventano per regio decreto un unico comune.
La festa più importante qui si chiama “Rustico Medioevo” e dà bene l’idea del posto: case di pietra grigia collegate dai tipici “volti” trentini, vecchie stalle e un’aria tersa, di cristallo.
Un paese di fienili e poggioli incastonato nelle colline dell’Alto Garda, tornato a vivere nel segno della cultura, grazie alla Casa degli Artisti che dà ospitalità a creativi di tutta Europa. Ma ciò che sorprende a Canale, oltre la vista meravigliosa del lago di Garda, sono gli scorci d’ambiente alpestre catturati dentro morbide atmosfere mediterranee, poiché gli ulivi e i cipressi – con le loro infinite variazioni nei toni del grigio, dell’argento e del verde – danno forma e colore a paesaggi che sanno di Umbria e Toscana.
Così, mentre il castello di Tenno emerge da un mare di nuvole, noi possiamo vedere come giungano a questi monti le ultime propaggini della fantasia mediterranea. Ne fa fede l’ottimo olio d’oliva che ben si sposa con la tradizione gastronomica trentina.
Canale di Tenno è un agglomerato rurale di origine medievale (se ne ha notizia dal 1211) sopravvissuto quasi intatto nella sua struttura fino ai giorni nostri. Il borgo si fa apprezzare per la caratteristica architettura fatta di “volti” a botte, sottopassi, vicoletti, ballatoi affumicati dal tempo. Lungo la strada che da Canale conduce a Calvola, in una piazzola panoramica è collocato un gruppo di statue raffiguranti la “Vicinia”, a memoria della gestione collettiva dei beni tipica di questa comunità.
A pochi km da Canale, nel capoluogo Tenno, è assolutamente da vedere il borgo di Frapporta, la cui cinta muraria, che fino al secolo scorso partiva dall’avamposto del castello, racchiude le case costruite sui terrazzamenti della valle del Magnone e sulla roccia di San Lorenzo, da dove si domina la pianura sottostante e il lago di Garda.
All’esterno delle mura si innalza la torretta seicentesca e si trovano la vecchia fontana e un sepolcro romano. Una grande porta medioevale a ogiva immette nel borgo, dove sono ancora visibili i segni delle ferrate che ne proteggevano l’accesso. Da qui, fino al secolo scorso, si accedeva al castello, dimora del luogotenente vescovile. Le case di sasso, i portoni, gli slarghi, i vicoli e gli orti testimoniano, come a Canale, la tipologia dell’insediamento medievale.
All’estremità meridionale del borgo di Frapporta troviamo la chiesetta di San Lorenzo (XII secolo), una delle più significative espressioni dell’arte romanica dell’intera regione. L’interno accoglie i primi esempi della pittura trentina e un Giudizio Universale datato 1384.
Di rilievo anche la zona archeologica di San Martino su un terrazzamento dell’omonimo monte, dove la presenza umana è registrata dall’epoca preistorica (le antiche popolazione retiche) all’età tardo-romana (IV-V secolo d. C.). L’insediamento è raggiungibile percorrendo la strada provinciale fino a Pranzo e poi prendendo la direzione della borgata di Campi.
Nella frazione Calvola, invece, merita una visita l’antica chiesa di San Giovanni Battista.
Molto belli da vedere, in tutto il territorio, sono i terrazzamenti agricoli, che conferiscono all’ambiente armonia e vivacità. Particolarmente interessanti sono quello sostenuto da alti muri in località Mattoni vicino al lago di Tenno e quello che congiunge Tenno a località Fontanelle.
Da ricordare, infine, il monte San Pietro nella parte alta del comune, a pochi km da Canale. Siamo a 976 m e si respira un’atmosfera di pace e tranquillità, complice lo straordinario panorama sulla Valle del Sarca e un ampio tratto del lago di Garda.
Passeggiate ed escursioni in mountain bike lungo le “camminate” dei terrazzamenti o attraverso le piste ciclabili.
Il territorio, inoltre, ha un cuore blu, che è il piccolo lago di Tenno, uno dei più puliti d’Italia. Lo circondano pochissime abitazioni e nelle vicinanze non vi sono né coltivazioni intensive né insediamenti produttivi. Non c’è nessun emissario e l’acqua esce per filtrazione. Formatosi per effetto di una frana nell’undicesimo secolo, nasconde sul fondale una foresta fossile.
Casa degli Artisti Giacomo Vittone, Canale, tel. 0464 502022, www.casartisti.it è un centro internazionale d’arte nato negli anni ’60 dall’idea del pittore Giacomo Vittone. L’attività della Casa si articola in mostre d’arte, convegni, soggiorni scuola per accademie e istituti d’arte, corsi estivi nelle varie discipline artistiche e soggiorni per artisti, che in questo suggestivo ambiente possono trovare le condizioni e la quiete per lavorare nei laboratori opportunamente attrezzati.
Museo degli Attrezzi Agricoli, Canale: mostra degli antichi mestieri e degli attrezzi agricoli, come testimonianza della vita contadina nel Trentino.
Rustico Medioevo, prima metà di agosto: il borgo di Canale si anima per dieci giorni e recupera la sua dimensione più autentica, coinvolgendo turisti e residenti all’insegna della buona tavola, della cultura e del folclore. Polenta e peverada è il piatto tipico della festa.
Festa dei Marroni, ottobre, frazione di Pranzo: degustazione e vendita di marroni, ottimi anche come base per i dolci locali.
Mercatino di Natale nel Borgo: nei fine settimana di Avvento, il borgo di Canale ospita bancarelle colme di golosi prodotti locali e oggetti realizzati a mano. Un mercatino di Natale unico nel suo genere, all’insegna della genuinità e dell’artigianalità. Il 26 dicembre, le vecchie case ospitano un animato presepe vivente con rievocazione dei mestieri d’un tempo.
Piatti tipici del borgo e del territorio sono la carne salada (carne di manzo di prima scelta condita con spezie, servita cruda o cotta) accompagnata dai fasoi, e polenta e peverada, a base di polenta di farina di granoturco e pane raffermo grattato e cotto con brodo di carne pepato, da servire con cotechino e spolverata di formaggio grana.
I principali prodotti sono l’olio extravergine del lago di Garda, una produzione limitata ma di qualità elevata; il vino, in particolare la Schiava
Lorè da uve bianche Chardonnay e il Merlot delle microzone di Tenno; la grappa, il miele e i marroni.
Ospitalità
La Locanda del Borgo
Punto di ristoro suggestivo per visitatori ed escursionisti, con prodotti della zona a km zero, tra i quali gustosi taglieri con salami e formaggi locali e panini freschi. Sosta ideale per scoprire Tenno e le meraviglie del vicino Lago di Garda.
Villa Canale, 33
+39 333 7061112
federica.libera@gmail.com