Ossana
Ai piedi del castello

Comune di Ossana
(Provincia di Trento)
Altitudine
m. 1003 s.l.m.
Abitanti
823 (195 nel borgo)

patrono
San Vigilio, 26 giugno

info turismo
Ufficio Informazioni Turistiche
Via S.Michele, 1 – 38026 Fucine di Ossana
ossana@visitvaldisole.it
Tel. +39 0463 751301

Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi SCPA
Via Marconi 7 – 38027 Malé
info@visitvaldisole.it
Tel. +39 0463 901280

www.comune.ossana.tn.it
www.visitvaldisole.it/it/ossana

Lo spirito del luogo

Il nome

La località è attestata per la prima volta nel 1174 quale “Volsana” in un documento dei conti di Appiano a favore della Collegiata Agostiniana di San Michele all’Adige. I nomi locali ci danno traccia della presenza romana, Ossana sembra derivare infatti dal latino “Volsius” o “Vulso”. Qualche studioso rintraccia nell’etimo anche una radice derivante dal latino “ursus” orso, “Ursana” luogo dove nel passato la presenza dell’orso pare fosse permanente.

La storia

Ossana è un piccolo comune dell’Alta Val di Sole di 823 anime suddivise su 3 frazioni: Cusiano, Fucine e Ossana. Il borgo si trova a mille metri sul livello del mare, alla confluenza tra due torrenti: il Noce e la Vermigliana, circondato da magnifiche montagne dei gruppi dell’Ortles-Cevedale a nord-ovest , dell’Adamello-Presanella a sud-ovest e delle Dolomiti di Brenta a sud-est.

Il borgo è dominato dal mastio del Castello di S. Michele (1191), che sovrasta una collina rocciosa abitata fin dall’età del bronzo. Da tempi immemorabili il paese di Ossana fu il centro politico, amministrativo ed ecclesiastico dell’Alta Val di Sole, sorto alla confluenza delle valli di Vermiglio e di Peio. Per tutto il Medioevo e in Età Moderna fu un fiorente villaggio, grazie soprattutto alla lavorazione del ferro estratto dalle miniere site a Comasine in Val di Pejo nelle vicine “fosine” ovvero officine di Fucine (la cui radice etimologica risale proprio a questa importante tradizione) e agli scambi commerciali con le vicine Valli Lombarde. La storia di Ossana è in gran parte legata a quella del suo castello, spesso conteso tra il vescovo di Trento e il conte del Tirolo e abitato da varie famiglie feudali, dai Federici agli Heydorf ai Bertelli. Il paese fu anche teatro di scontri durante la guerra rustica del 1525. Durante la prima guerra mondiale il castello, fungeva da caserme e magazzino di munizioni per l’esercito austro-ungarico. Il 5 novembre 1918, al termine del conflitto le truppe italiane scese dal Tonale incendiarono la Vecchia Canonica di cui venne salvata e restaurata la “Stuva Nova” dalle ricche decorazioni lignee volute dall’ arciprete Ludovico Isidoro Ignazio Rovereti nel 1740.

Oltre dunque al famoso Castello San Michele, tra i siti di interesse storico-artistico si trovano le 4 chiese: la caratteristica chiesetta di Sant’Antonio sul Colle Tomino, dotata lungo il colle di un’ importante Via Crucis, la chiesa di San Vigilio ad Ossana, una delle più antiche della valle, la chiesa di S. Maria Maddalena a Cusiano coi suoi affreschi dei Baschenis recentemente restaurata e la chiesa di S. Carlo Borromeo a Fucine. Nella frazione di Ossana troviamo la “Casa degli Affreschi” di recente scoperta e di cui è previsto il restauro e la messa in sicurezza a breve. Nei pressi del Colle Tomino c’è il Parco della Pace ex Cimitero di guerra. A Fucine si ritrovano su una facciata le tracce della cosiddetta Casa del Dazio. Sparse qua e la per le strade delle tre frazioni troviamo alcune Cappelle votive.

La nota manifestazione “Ossana il borgo dei Mille Presepi” giunta alla sua XXIII edizione sta dando nuovi interessanti impulsi storico-culturali. Le natività esposte nelle antiche “corti” del centro storico e nelle aie di vecchi masi sanno sia mettere in luce l’antica tradizione storico-etnografico-religiosa che esaltare le vecchie caratteristiche architetture del borgo.

Ossana è scelta da affezionati villeggianti e turisti anche per la comoda posizione: in inverno per raggiungere le famose piste da sci di Peio, Tonale e Folgarida Marilleva, mentre in estate è centrale per varie escursioni tra le più interessanti della Val di Sole.

Le tre frazioni sono circondate da prati e da tanti boschi di conifere, meno di latifoglie fra cui spiccano i noccioli, che nel periodo autunnale creano uno spettacolo poetico in cui immergersi per respirare e rigenerarsi con dolci passeggiate. Ma ogni stagione offre infinite suggestioni a tutti coloro che le sanno scoprire osservare e gustare.

Il borgo con i suoi pochi abitanti è un luogo tranquillo ma acceso di iniziative e ricco di Associazioni di volontariato. L’estate si ripopola di amanti dell’atmosfera che qui si respira; tanti gli oriundi che ci hanno lasciato il cuore e altrettanti che tornano dopo averlo conosciuto in giovanili villeggiature. Essendo il comune di Ossana sede di tre scuole, nel periodo invernale diventa inoltre vitale bacino di gioventù.

 

OSSANA, tra i cieli più belli d’Italia

Per la bellezza del cielo stellato, l’impegno nella tutela e valorizzazione del patrimonio celeste, Astronomitaly ha conferito al “Borgo di Ossana”, attraverso i siti di interesse Malga del Doss e località Valpiana, il riconoscimento “I cieli più belli d’Italia”. La location entra dunque a far parte della rete del turismo astronomico e, insignita del livello GOLD, si distingue come destinazione d’eccellenza per l’astroturismo e fra i migliori luoghi dove osservare le stelle e la via lattea.

www.astrotourism.com/place/trentino-alto-adige/comune-di-ossana/#1498923322905-1f1a3688-4369

CASTELLO SAN MICHELE

 

STUVA NOVA

Intorno al 1740, l’arciprete Ludovico Isidoro Ignazio Rovereti, fece costruire una “Stuva Nova” con pareti in legno intagliato e riccamente ornato, tavole, sedie, una preziosa stufa e numerosi quadri. Subì una grave offesa il 5 novembre 1918, quando venne incendiata da un gruppo di soldati italiani. La Stuva venne restaurata tra il 1926 e il 1928 dai fratelli Santini con gli intagliatori della scuola professionale di Ossana. Parte dell’arredo originale del Settecento venne messo in salvo da don Marini e oggi arreda nuovamente la “Stuva Nova”.

LA CASA DEGLI AFFRESCHI

La Casa degli Affreschi” è conosciuta in paese come la “Casa del Fermo”, dal nome del suo ultimo proprietario. Il suo aspetto oggi è ordinario, quasi anonimo: tuttavia i tesori storici e artistici che conserva al suo interno sono straordinari. Nel 2000 infatti, la rimozione di consunti rivestimenti lignei portò alla scoperta delle pareti affrescate, che offrono allo studioso e all’appassionato un unicum nella storia dell’arte della Val di Sole e dell’intera regione: un tesoro storico e artistico i cui segreti non sono stati ancora completamente svelati. Oltre 3.000 persone hanno votato questo bene come un “Luogo del Cuore” FAI.

 

La VIA CRUCIS

Le edicole raffiguranti le scene della Passione di Cristo sono state realizzate circa nel 1735 e presentano una ricca decorazione. La Via Crucis sale fino alla chiesetta di S. Antonio lungo una suggestiva passeggiata tra i larici del Colle Tomino.

 

MONUMENTO CIMITERO AUSTRO-UNGARICO e il PARCO DELLA PACE

Durante la Prima Guerra Mondiale, dal 1915, Ossana ospitò il cimitero militare austriaco. Nel 1917 venne realizzato il monumento incastonato nella cinta muraria settecentesca, la statua di cemento raffigurante il Kaiserschützer, il bersagliere dell’imperatore, stava a guardia del cimitero denominato all’epoca “il guardiano di Pietra“, dai ragazzini del posto “l’omon.” Il cimitero venne smantellato e in seguito, al suo posto venne realizzato il “Parco della Pace” in memoria di tutte le guerre e per la fratellanza.

 

CHIESA DI S. MARIA MADDALENA con AFFRESCHI

La chiesa di Cusiano venne documentata per la prima volta nel 1368 e venne rifabbricata nel XV secolo. Gli affreschi da poco restaurati sono del XVI secolo, opera anche dei fratelli Giovanni e Battista Baschenis autori della ricca decorazione del presbiterio.

 

BOSCO DERNIGA

Bosco Derniga, Il vivaio delle esperienze, è un giardino nel bosco che riproduce la varietà e la biodiversità del Trentino (certificato a livello internazionale dal PEFC) e che permette al visitatore di interagire con la natura a tutto tondo: annusare il profumo dei fiori, assaggiare il gusto delle erbe aromatiche e suonare i tronchi. Meta ideale per famiglie e bambini, in luglio e agosto, grazie alla gestione dell’associazione L’Alveare, il bosco si arricchisce di animazione con la casetta delle api e dei funghi, di attività con naturalisti ed ospita due dolcissimi alpaca, nonché qualche altro piccolo animale da cortile (https://www.apslalveare.it/boscoderniga/)

 

PASSEGGIATA FRA LE FRAZIONI alla scoperta di tante altre piccole suggestioni dai diversi caratteri storico-artistico-culturali.

Piaceri e Sapori

VALPIANA

Valpiana è una piccola località a quota 1.211 metri situata a monte dell’abitato di Ossana, facilmente raggiungibile con una passeggiata a piedi dal facile e suggestivo “Sinter dela Lec” o in auto. Questa piccola valle pianeggiante è utilizzata per il pascolo, un angolo tutto verde che conserva ancora oggi la sua antica e naturale veste.

La località di Valpiana è punto di partenza per escursioni, ma è rinomata anche come paesaggio ameno dove ristorarsi o grigliare in compagnia.

 

URSUS

Ursus Adventures è il punto di riferimento per le esperienze outdoor in Trentino. Oltre 50 attività outdoor vere, emozionanti, uniche ed un mantra: “Il rispetto del territorio”.  www.ursusadventures.it

 

VOLPE RAIMONDO

Raimondo, la volpe giramondo è un percorso naturalistico che grazie a delle installazioni permanenti con QR code accompagna grandi e bambini alla scoperta delle bellezze e segreti del bosco di Ossana verso il Bosco Derniga.

CASTELLO SAN MICHELE

La sua mole, impressionante e maestosa, colpisce il viaggiatore. Costruito su uno sperone di roccia altrimenti inaccessibile, il castello è caratterizzato da un mastio di 25 metri e dai resti di una cappella consacrata al culto del Santo omonimo. Il castello ha forme imponenti date dalla ricostruzione che nel XV secolo portò avanti la nobile famiglia lombarda dei de Federicis, che ne mantenne il possesso fino al 1567. Vennero investiti poi gli Heydorf e dal 1643 i Bertelli; quindi nel corso dell’Ottocento divenne proprietà dei Sizzo de Noris e dopo la Grande guerra passò al demanio militare italiano, nel 1925 venne comprato dalla famiglia Taraboi. Dal 1992 è di proprietà della Provincia Autonoma di Trento che ne ha curato il restauro e dal 2014 è aperto al pubblico in tutte le sue parti: la straordinaria torre, alta 25 metri, i resti dei palazzi signorili e di servizio che si sviluppano attorno al mastio, due cisterne per la riserva d’acqua, due cinta murarie, una torre di accesso, il ponte levatoio e all’esterno una torre semicircolare, destinata ad ospitare l’artiglieria.

OSSANA, IL BORGO DEI 1000 PRESEPI

La rassegna, iniziata come progetto comunale di presepe diffuso, giunta ora alla XXII edizione, è capitanata dell’Associazione Il Borgo Antico e si arricchisce sempre di nuove realizzazioni e sorprese da scoprire. Più di mille presepi realizzati da abitanti, artisti locali e internazionali o donati da collezionisti ambientati nei vòlti e nelle cort, nelle antiche cantine dove c’era il raccolto di patate, nelle aie e nei solai dove si essiccava il granturco o nei masi il fieno e le cataste di legna. Un filo rosso accompagna lungo il suggestivo percorso tra le vie e anfratti del borgo dove si trova anche modo di riscaldarsi presso i falò dei mercatini con un buon brulè e gli intrattenimenti natalizi, fino ad arrivare al castello.

www.visitvaldisole.it/it/eventi/ossana-il-borgo-dei-presepi

 

FERA DEI SèT

A fine estate la malga viene abbandonata e a valle scatta la corsa all’acquisto dei capi migliori. Il primo appuntamento di valle con la mostra del bestiame è proprio la Fera dei Sèt, una festa per tutto il paese con il suo piatto tipico di “trippe e nervetti”.

 

SAGRE

La domenica più vicina al 26 giugno, giorno di San Vigilio, ad Ossana si festeggia il patrono con la cerimonia religiosa animata dal corpo bandistico e dal coro in processione.

Per Santa Maria del Carmelo si festeggia ad Ossana la sagra della gioventù dove è usanza preparare torte e dolci tipici da vendere per offrire poi il ricavato ai missionari.

La sagra di Cusiano si festeggia per Santa Maria Maddalena a cui è dedicata la chiesa. Durante la processione sfilano le bimbe che spargono petali di rose e fiori al passaggio della Madonna. E dopo la cerimonia religiosa concerti e balli organizzati dal gruppo giovani Cusiano in un tendone bavarese.

PIATTI DEL BORGO INVERNALI

– Crespelle calde di mele dei nostri antichi meli e di formaggio Casolet del Caseificio Turnario di Pejo

– Minestra di farina di grani antichi abbrustolita

– Gnocco di patate con la prugna servito con burro e cannella

– Lingua salmistrata su flan di prezzemolo

– Stinco di capriolo in umido con ortaggi

Ortaggi di antica tradizione: patate, fagioli, porri, cavolo cappuccio, verza…