Arcevia
La Perla dei Monti

Comune di arcevia
(Provincia di Ancona)
Altitudine
m. 535 s.l.m.
Abitanti
4300

patrono

San Medardo, 8 giugno

info turismo

Ufficio Informazioni Turistiche
corso Mazzini (c/o Casa del Parco) 10
Tel. 0731 9127

www.arceviaweb.eu
info@arceviaweb.it
ufficio.turistico@arceviaweb.it

Lo spirito del luogo

Il nome

Arcevia nasce con il nome di Rocca Contrada; nel 1817 papa Pio VII le attribuisce il titolo di “città” e ne cambia definitivamente il nome su richiesta dei suoi abitanti. Arcevia è la latinizzazione del toponimo medievale, creato per avvalorare la tesi di un’origine antichissima dell’abitato.

La storia

La collina su cui sorge Arcevia si staglia in posizione strategica sulla valle del fiume Misa, a pochi chilometri dalla spiaggia di Senigallia. Il popolamento dell’area inizia già nel Paleolitico Superiore e manifesta continuità fino alla romanizzazione, con siti che sono conosciuti e studiati in ambito internazionale per l’importanza dei reperti. Il borgo è protetto da una poderosa cinta muraria (secc. XIII-XVI), percorribile in più punti, di cui rimangono alcuni torrioni e quattro porte di accesso. La barocca collegiata di San Medardo, attestata sin dal 1208, è una chiesa-museo al cui interno si possono ammirare moltissimi capolavori dell’arte, fra cui  due straordinarie opere del grande artista rinascimentale Luca Signorelli, il Polittico di S. Medardo (1507) e il Battesimo di Cristo (1508), e il monumentale dossale in terracotta invetriata Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Gerolamo (1510-1513) di Giovanni della Robbia, esponente di spicco della famosa bottega fiorentina dei Della Robbia. L’antico complesso conventuale francescano conserva il chiostro rinascimentale e la splendida chiesa. Al piano interrato, si trova la sala conferenze, insieme a spazi espositivi ricavati nelle antiche cantine del monastero. A piano terra troviamo il Museo archeologico statale di Arcevia che raccoglie una significativa documentazione archeologica del territorio. Splendidi sono i corredi funerari gallici della necropoli gallica di Montefortino (IV sec BC).  Il territorio comunale comprende anche 9 castelli, piccoli borghi dall’impianto fortificato ben conservati.

Chiesa collegiata San Medardo (XVII sec.), via San Medardo

Chiesa San Francesco (XIII-XVIII sec.), corso Mazzini 64

Chiesa Santa Maria del Soccorso (XVI-XVIII sec.), piazzale Cesari 2

Chiesa Sant’Agata (XVIII sec.), corso Mazzini 24

Chiesa San Sebatiano (XVIII sec.), fraz.Piticchio

Chiesa Sant’Agata (XVIII sec.), fraz. Castiglioni

Chiesa San Lorenzo (XVI sec.), fraz. Avacelli

Chiesa Sant’Ansovino (XIII sec.), fraz. Avacelli

Chiesa S.S. Settimio e Stefano (XVIII sec.), fraz. Palazzo

Piaceri e Sapori

Passeggiate naturalistiche sui sentieri del Monte della Croce e del Monte Sant’Angelo

Cicloturismo lungo le antiche strade di campagna

Seminari di batteria e musica jazz

Corsi di aggiornamento sulla didattica della storia

Visite en plein air alla scoperta delle opere d’arte contemporanea diffuse nel capoluogo e nei dintorni

Museo Archeologico Statale

corso Mazzini 64

Dedicato alla preistoria e pensato con finalità didattiche, espone alcuni dei più significativi reperti del territorio: l’industria litica di Ponte di Pietra (18.000 a.C.), le brocche a bordo obliquo di Conelle (IV mill. a.C.), il villaggio protovillanoviano di Monte Croce-Guardia (XII-X sec. a.C.) e i ricchi corredi delle tombe celtiche di Montefortino (IV sec. a.C.).

 

Galleria d’arte contemporanea

corso Mazzini 64

Nel Centro culturale S. Francesco si trova una significativa raccolta delle opere di Edgardo Mannucci (1904-1986), uno dei maggiori scultori italiani del ‘900, e del suo maestro Quirino Ruggeri (1883-1955). Una sezione è poi dedicata a Bruno d’Arcevia (1946), “padre” della pittura neomanierista, e al “caravaggesco” Giuseppe Gigli (1955).

 

Raccolta Museale di San Medardo

via S. Medardo

Ubicata all’interno della chiesa di S. Medardo, conserva opere pittoriche e scultoree tra cui spicca una nutrita collezione di quadri di Ercole Ramazzani (XVI sec.) e Claudio Ridolfi (XVII sec.). Notevoli anche due statue di Mattia della Robbia, una tavola della Madonna del Soccorso e una croce processionale dell’orafo senese Rossetti (tutte del XVI sec.).

 

Teatro Misa

corso Mazzini 22

Ricostruito nel 1840 all’interno del quattrocentesco Palazzo dei Priori (sede di mostre d’arte), è un grazioso teatro all’italiana dell’architetto Giuseppe Ferroni, con sala a ferro di cavallo e tre ordini di palchi. La struttura è valorizzata dal grande palcoscenico e dal soffitto di gusto neoclassico affrescato da Luigi Mancini (1819-1881).

 

Museogiocando – Museo del Giocattolo

fraz. Piticchio

La collezione comprende più di 4.500 giocattoli, suddivisi in tre tipologie: giocattoli d’epoca, modelli ferroviari e veicoli stradali. Ogni oggetto è contrassegnato da un codice numerico, digitando il quale si può attingere all’intera documentazione che lo riguarda. L’esposizione è arricchita da splendidi plastici e diorami di grandi dimensioni.

 

I nove Castelli di Arcevia

Arcevia è inserita in un sistema territorile caratterizzato dalla presenza di Castelli medievali, borghi fortificati di origine rurale edificati tra XII e XIV sec., che nei secoli hanno protetto il capoluogo e contribuito alla sua ricchezza. Ancora oggi Avacelli, Castiglioni, Caudino, Loretello, Montale, Nidastore, Palazzo, Piticchio e San Pietro in Musio conservano opere d’arte e l’antica struttura architettonica, immersi in un’atmosfera in cui il tempo sembra essersi fermato.

 

Parco “Giacomo Leopardi”

piazza Roma

Con i suoi 13.000 mq costituisce un giardino botanico e un esempio vivente di biodiversità, con 60 specie tra alberi e arbusti autoctoni ed esotici.

 

Area archeologica di Conelle

fraz. San Ginesio

Qui è possibile vedere il più imponente fossato difensivo di epoca eneolitica (IV mill. a.C.) rinvenuto in Italia.

  1. Una domenica andando a Polenta – febbraio/marzo
  2. Festa dell’Asparago di montagna – I° maggio
  3. Premio di Scultura “E. Mannucci” – maggio
  4. Festa dell’Uva – settembre
  5. Una domenica andando per Primi – ottobre

Calcioni e prodotti da forno

Amaro d’erbe

Birra

Olio extravergine

Prodotti biologici certificati

Prodotti di Mays Ottofile Rocca Contrada

Vino Verdicchio e Rosso Piceno

Zafferano