Luserna
Un’isola cimbra tra i monti del Trentino

Comune di Luserna
(Provincia di Trento)
Altitudine
m. 1333 s.l.m.
Abitanti
276

patrono

S. Antonio da Padova, 13 giugno; S. Giustina, 7 ottobre

info turismo

Centro Documentazione Luserna onlus – Ufficio APT Alpe Cimbra, Via Trento-Stradù, 6 –  Tel. 0464.789638 Mail: info@lusern.it;

www.comune.luserna.tn.it; www.lusern.it;

Lo spirito del luogo

Il nome

Il nome – Lusérn in cimbro e Lusèrn in tedescoha origine verosimilmente dalla parola cimbra Laas, che ha il significato di “valico”: da qui, infatti, si passa in Valsugana.

La storia

Luserna è un piccolo borgo dove storia, cultura e tradizioni si sono fuse creando un’identità solida e riconoscibile. Filo conduttore di tale identità è un’antica lingua di origine germanica, il cimbro, risalente ai primi secoli del secondo millennio e tuttora parlata quotidianamente dall’80% della popolazione, tutelata giuridicamente e riconosciuta a livello regionale e nazionale.

Il patrimonio culturale ed etnografico è custodito e valorizzato da diverse associazioni locali, ma principalmente da due enti: il Centro Documentazione Luserna – Dokumentationszentrum Lusérn onlus (www.lusern.it ) e l’Istituto Cimbro – Kulturinstitut Lusérn (www.istitutocimbro.it ).

Terra di confine già nel Medioevo, l’altipiano compreso tra i fiumi Brenta e Adige vide arrivare intorno al XIII secolo, probabilmente su iniziativa di Federico Vanga, principe vescovo di Trento, gruppi di coloni dall’area germanica. Questi diedero vita dapprima a piccole comunità rurali dedite alla pastorizia e allo sfruttamento del legname, e poi a veri e propri villaggi.

Il paese si sviluppa in stile Strassendorf, ovvero costruito lungo l’arteria principale che attraversa l’abitato e che si suddivide in 3 strade principali ed è situata vicino al confine veneto, dove un tempo correva la linea di demarcazione tra Italia e Austria, su un altopiano a metà strada tra Folgaria (TN) e Asiago (VI). Luserna è sempre stata “un ponte” tra pianura e montagna, tra Veneto e Trentino Alto Adige-Südtirol, tra Italia e Austria (fino al 1918) e tra culture e lingue diverse ovvero quella italiana e quella tedesca.

Molte case risalenti ai secoli precedenti hanno facciate “sasso a vista” con abbaini di diversa tipologia; anche molte scale esterne sono in pietra calcarea locale lavorata a mano mentre altre sono in legno; una ex trattoria ottocentesca ed antichi edifici con struttura architettonica con sassi a vista, sono stati trasformati in strutture ricettive o ristoranti . L’antica scuola tedesca ottocentesca è stata invece trasformata nell’attuale sede dell’Istituto Cimbro – Kulturinstitut Lusérn mentre nella zona alta del paese,  in loc. Hüttn/Baiti, sono ancora presenti le antiche baite e stalle realizzate diversi secoli orsono.

Un territorio dove il tempo sembra cristallizzato nel passato, non solo perché ci si parla in un idioma minoritario, ma perché i ritmi sono quelli lenti e saggi imposti dalla montagna, dove occorre prendersi tutto il tempo necessario per assaporare la bellezza di una natura incontaminata. Al centro del borgo, in piazzetta Battisti-Pill, si trova la casa museo Haus von Prükk, nata dal restauro conservativo di un’abitazione che ha mantenuto inalterate le caratteristiche di dimora contadina cimbra ottocentesca. Nella sua semplicità testimonia l’eccellente capacità costruttiva delle maestranze del luogo. L’edificio si sviluppa in due immobili distinti, su tre e quattro livelli, e gli arredi, gli abiti, gli oggetti rappresentano la memoria storica di Lusérn, alla quale appartiene anche la chiesa di Sant’Antonio da Padova, nonostante abbia solo un secolo di vita: fu inaugurata infatti nel 1922, e il campanile nel 1929, dopo la distruzione della settecentesca chiesa di Santa Giustina durante la prima guerra mondiale.

Il Centro di Documentazione, nato come centro studi, è un museo con sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni cimbre, alla Grande Guerra, alle fortezze e alla fauna degli Altipiani (attraverso meravigliose ricostruzioni di ambienti naturali), ai forni fusori dell’Età del Bronzo e all’arte del merletto a fuselli.

 Il Forte Werk Lusérn, ex forte austroungarico della Prima Guerra Mondiale realizzato tra il 1908 e il 1912 a 1.549 metri di quota a Cima Campo: per tutti è il “Padre eterno”, perché ha saputo resistere a giorni e giorni di duri bombardamenti. I due avamposti “Oberwiesen” e “Viaz”,  sono collegati con un sistema di gallerie sotterranee. Vi sono inoltre, un monumento austriaco dedicato ai caduti, delle caserme militari annesse e antiche trincee. Fu colpito da 5000 granate di calibro 150-280mm. La struttura fu poi depredata nel primo dopoguerra, durante l’autarchia, perché fonte inesauribile di materiale anche per la ricostruzione di Luserna/Lusérn. Nel 1996 fu tappa dell’Incontro della Pace Italo-Austriaco.

Il Sentiero dalle Storie alla Storia è un percorso tematico attraverso 28 silhouettes di metallo, arricchite con dettagli artistici in cotto, che raccontano episodi veri accaduti a Luserna prima e dopo il conflitto mondiale del 1915-18.

Il Sentiero dell’Immaginario è un percorso nei boschi e tra i pascoli di Luserna, ispirato alle leggende cimbre. Un anello di 7 km da percorrere comodamente in un paio d’ore, con un lieve dislivello. Le opere in legno di artisti locali disseminate lungo il percorso permettono di scoprire i personaggi quali Frau Pèrtega e Tüsele Marüsele che la fantasia popolare ha tramandato nei secoli.

Nell’ Alpe Cimbra ci si può dedicare a lunghe ciaspolate seguendo percorsi tematici oppure a escursioni più impegnative, come quella che conduce ai 2.000 metri del Pizzo di Levico, con una vista spettacolare sui laghi di Levico e Caldonazzo. E poi 80 chilometri in cui praticare lo sci di fondo al centro fondo di Millegrobbe e gli oltre 100 di piste per lo sci alpino, raggiungibili con gli impianti di risalita della ski area Folgaria-Lavarone-Luserna.

 

Bruciare il Marzo, l’ultimo sabato di febbraio, ricorda l’usanza dei bambini di recarsi nel bosco per raccogliere la legna, formando cataste cui veniva dato fuoco nella notte tra l’ultimo giorno di febbraio e il primo di marzo. Un evento che si ripete salendo dal paese fino alla Croce (‘s Kraütz), dove viene allestita la catasta da bruciare.

 

Il 26 dicembre si celebra il Natale alla “Haus von Prükk”: grazie ai figuranti in costume tradizionale, la casa per un giorno torna viva e racconta quali fossero le sue attività quotidiane, accompagnata dalle antiche melodie del coro di voci bianche dei bambini di Lusérn. È l’evento che caratterizza l’inverno del borgo, insieme con la Ciaspomagna Cimbra, il 15 gennaio. Si parte alle h. 18 da Millegrobbe per affrontare un percorso lungo sei chilometri che salendo in silenzio al buio unisce la storia e i sapori. La storia è quella delle trincee della prima guerra mondiale, è quella del forte Werk Lusérn. I sapori sono quelli regalati dai diversi ristoratori locali che preparano piatti sia della tradizione nazionale che di quella locale, come orzetto, canederli, selvaggina, spezzatino con la polenta di patate (patattana pùlt), dolci con mele calde e miele di montagna, strudel.