Caldes
Il borgo delle mele alle porte dei parchi naturali
Comune di caldes
(Provincia di Trento)
Altitudine
m. 697 s.l.m.
Abitanti
1096 (353 nel borgo)
patrono
San Bartolomeo, 24 agosto
info turismo
Azienda per il turismo Val di Sole
Viale Marconi, 7 – 38027 MALE’
Tel. 0463 901280
info@valdisole.net
www.comune.caldes.tn.it
Il nome
Il toponimo di Caldes, da tradizione popolare, prende il nome da una sorgente di acqua calda verosimilmente sgorgante nei pressi di Castel Caldes
La storia
Caldes da tradizione popolare prende il nome da una sorgente di acqua calda verosimilmente sgorgante nei pressi di Castel Caldes. La “Villa de Caldesio” è citata in atti prima del “Duecento”. La parte storica caratterizzata da una edilizia di un certo pregio è racchiusa attorno alla piazza principale, Piazza San Bartolomeo e lungo quattro direttrici, ovvero lungo la via oggi chiamata Francesca Manfroni Prati (direzione Ovest), Via Umida (direzione Sud Est, vecchio accesso al borgo), il “Zocol” in direzione Nord e la via che porta al Castello di Caldes (direzione Est). Il Castello risale al 1230 quando il Vescovo Gerardo concesse ad Arnoldo di Cagnò il permesso di costruire una casa murata /fortificata appena fuori Caldes. Nel corso dei secoli il Castello si sviluppo notevolmente con i Thun del ramo di Caldes, lo si può vedere bene nel “Codice Brandis”. Degna di nota è la scala a chiocciola in pietra che collega i vari piano del castello, suggestive le sale presenti nei diversi livelli fra cui la stanza prigione di Olinda molto conosciuta per via della leggenda nata attorno ud un fatto di cronaca. La cinquecentesca Cappella che da sul cortile del maniero fu affrescata nel 1620 da Elia Naurizio. Nel 1880 la famiglia Thun vendette il castello alla famiglia Malanotti di Caldes. In anni recenti La Provincia Autonoma di Trento ha intrapreso un attento restauro ed ora il Castello è visitabile e sede di importanti mostre. Il nucleo storico di Caldes presenta degli edifici con dei fronti caratterizzati da interessanti portali in pietra e bifore: es. casa Fattarsi, casa Lorengo, palazzo Manfroni ed altri edifici la cui caratteristica è di avere un importante prospetto verso la strada o piazza ed un retro agricolo con fienili e orti. Ad Ovest del paese troviamo la chiesa cimiteriale di San Rocco edificata nel 1510/12 al cui interno troviamo un bellissimo altere ligneo attribuito a Simone Lenner. Slanciato ed elegante il campanile con cuspide piramidale in pietra. Sono tre le Chiese a Caldes, oltre a San Rocco troviamo la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo e la Chiesetta sconsacrata del Castello. La compattezza degli edifici e la loro omogeneità sono la caratteristica principale del nucleo storico di Caldes. Il legame con il contesto agricolo/ ambientale è marcato dalla valenza agricola degli edifici soprattutto nelle facciate verso la campagna circostante. Gli orti contribuiscono a ben rappresentare questo legame di bellezza. La qualità architettonica è raffigurata da un insieme di elementi compositivi che evidenziano una armonia d’insieme: ruralità e segni di nobiltà seppur in un contesto di marginalità.
Il canto di Arunte per la bella Olinda.
(Storia molto conosciuta per via della leggenda nata attorno ud un fatto di cronaca).
Castello di Caldes: il maniero risale al 1230 quando il vescovo Gerardo 1230 concesse ad Arnoldo di Cagnò il permesso di costruire una casa murata /fortificata appena fuori Caldes. Nel corso dei secoli il Castello si sviluppò notevolmente con i Thun del ramo di Caldes. Degna di nota è la scala a chiocciola in pietra che collega i vari piano del castello, suggestive le sale presenti nei diversi livelli fra cui la stanza prigione di Olinda molto conosciuta per via della leggenda nata attorno ud un fatto di cronaca. La cinquecentesca Cappella che dà sul cortile del maniero fu affrescata nel 1620 da Elia Naurizio.
Chiesa cimiteriale di San Rocco: fu edificata nel 1510/12. All’interno troviamo un bellissimo altare ligneo attribuito alla bottega di Simone Lenner. Slanciato ed elegante il campanile in stile romanico, con cuspide piramidale in pietra.
Parco ricreativo alle Contre: sport fluviali, rafting e canoa, painting ball, fly park, parco avventura, bike e altre attrazioni.
Castello di Caldes: visitabile da aprile a novembre (mostre temporanee).
Arcadia: prima settimana di giugno, nelle vie e avvolti di Caldes, artisti di strada, prodotti tipici e cucina locale.
Attività culturale presso il Castello di Caldes: presentazione libri e serate tematiche.
Camminate fra i meleti e in riva al torrente Noce (Rete di riserve alto Noce).
Passeggiate serate nel suggestivo centro storico di Caldes.
La torta di patate
La torta di patate o torta de patate in dialetto è uno dei piatti della nostra tradizione: semplice e con pochi ingredienti. Le nostre nonne la cuocevano nel forno a legna e l’accompagnavano con speck e formaggi che producevano in casa. Ottimo piatto da gustare in compagnia.
La mela.
A Caldes si coltivano le mele.
Le mele si raccolgono durante i mesi di settembre e ottobre. Il periodo migliore in cui si possono ammirare le distese dei campi di mele è sicuramente quello della raccolta, ma anche in primavera, durante la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio. Lo spettacolo della fioritura, con gli alberi ricoperti da migliaia di fiori bianchi profumatissimi, è veramente suggestivo.