Bellano
Il Paese degli artisti

Comune di bellano
(Provincia di Lecco)
Altitudine
m. 202 s.l.m.
Abitanti
3493 (460 nel borgo)

patrono

SS Nazaro e Celso, 28 luglio

info turismo

Infopoint Bellano

Via Vittorio Veneto, 23
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Lo spirito del luogo

Il nome

L’etimologia del nome Bellano è piuttosto incerta. Sigismondo Boldoni, scrittore e letterato bellanese, farebbe risalire il nome all’epoca etrusca e, con una possibile derivazione latina, si pensa a “Bellus-Amnis”, letteralmente “Bel Fiume” forse in riferimento al torrente Pioverna. Lo storico Oleg Zastrow, invece, farebbe risalire il toponimo Bellano da “Bellum-Ano”, ovvero “Luogo di Guerra”. Quest’ultima teoria sembrerebbe essere la più plausibile poiché comprovata dalla posizione strategica del borgo tra lago e montagna e attraversato dalla strada litoranea, dal Sentiero del Viandante a mezza costa e dalla strada che porta in Valsassina.

La storia

Dagli archivi comunali è stato possibile verificare che i primi documenti storici conservati segnalano l’esistenza del nucleo di Bellano nel 905 quando la loggia superiore del palazzo arcivescovile divenne la sede del tribunale per la disputa tra il Monastero di Sant’Ambrogio di Milano e i terrieri di Limonta, ma con probabilità già da alcuni secoli, la città era di proprietà dell’Arcivescovo di Milano, che vi aveva fissata una sua residenza. Storicamente rilevante è stata la piena del Pioverna del 1341 durante la quale le acque del fiume distrussero la chiesa parrocchiale che venne successivamente riedificata tra il 1342 e il 1350. In epoca medioevale, l’organizzazione territoriale era strutturata in circoscrizioni amministrative, chiamate anche comitati. I comitati erano suddivisi in pievi o paesi che svolgevano le funzioni amministrative spettanti ai comitati; a loro volta erano organizzati in vicus, piccoli villaggi. Alle pievi amministrative corrispondevano pievi religiose, rette dal prevosto o preposto. Il Feudatario possessore del territorio si occupava anche della riscossione dei dazi.  Passato, come la Valsassina, sotto il controllo dei Torriani venne poi non senza contrasto in possesso dei Visconti dalla fine del Duecento, e dal 1370 godette del diritto di formulare i propri Statuti.  La città tre-quattrocentesca rivestiva una posizione di rilievo nel Lario: le mura, il Pretorio, la vecchia Parrocchiale presso il Pioverna, i numerosi palazzi, la precocità dell’insegnamento (scuole grammaticales sono attestate dal 1417) conferivano a Bellano notevole prestigio, che spiega sia la frequenza dei saccheggi (celebre quello veneziano del 1447) sia le resistenze ai tentativi d’infeudazione (nel 1467 ai Rusca, nel 1471 a Lorenzo da Pesaro), fino all’assegnazione nel 1480 del Contado della Riviera con Bellano, Mandello del Lario e Varenna, e l’anno successivo si aggiunsero Dervio, Corenno e Monte Introzzo.
Dal 1533 al 1788 la città fu parte importante del feudo Sfondrati della Riviera, pur subendo dure prove come le pestilenze del 1576-1577 e 1630 e i saccheggi Montalto (1629) e l’invasione delle truppe di Enrico di Rhoan (1634).  Il 1718 ha segnato l’inizio di un lungo censimento del territorio, dei commercianti e della popolazione voluto da Carlo VI che si è concluso definitivamente nel 1774 e durato così a lungo a causa delle guerre di Successione polacca ed austrica.

Bellano è il paese degli artisti: ha dato i natali agli scrittori Tommaso Grossi, Sigismondo Boldoni, Antonio Balbiani e Luciano Lombardi. Anche il maestro Giancarlo Vitali, protagonista dell’arte pittorica italiana, è stato un celebre figlio di Bellano, rendendola protagonista, grazie alle sue opere, dell’eterno mondo dell’arte.  Oggi la tradizione continua con il grande successo letterario di Andrea Vitali che richiama turisti curiosi di ammirare “I luoghi sono reali” dei suoi romanzi.  Altri bellanesi che traggono qui ispirazione sono il famoso pittore e artista poliedrico Velasco Vitali (figlio di Giancarlo) e Danilo Vitali, fine scultore del rame; il fotografo Carlo Borlenghi, fotografo ufficiale di eventi nautici di fama internazionale, il M° Roberto Gianola, direttore d’orchestra internazionale attualmente direttore stabile e direttore musicale presso il Teatro dell’opera e balletto di Istanbul; e infine la nota attrice Maria Amelia Monti.

L’Orrido di Bellano. Si tratta di una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in gigantesche marmitte, tetri anfratti e suggestive spelonche. Lo stretto canyon è visitabile grazie ad un sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua che recentemente sono state allungate fino a raggiungere la grande cascata posta più a monte.

Il Museo del Latte e della storia della Muggiasca (MUU) è un museo etnografico con sede in località Vendrogno a Bellano. Il Museo nasce nel 2008, con il compito di conservare e tramandare reperti e tradizioni legati alla vita e alla cultura materiale della Muggiasca, con una particolare attenzione alle fasi della lavorazione del latte. L’intento è quello di promuovere una visione condivisa e sostenibile del territorio e dello sviluppo, come sintesi di economia e cultura.

Il Santuario della Madonna delle lacrime nella frazione di Lezzeno è stato edificato a seguito di un evento miracoloso. Si tratta di una chiesa a pianta centrale, esternamente molto compatta, dotata di un presbiterio molto profondo e una facciata slanciata verso l’alto. L’interno del Santuario è ad unica navata ed è ricco di marmi, stucchi e dipinti realizzati in epoche diverse.

La Chiesa dedicata ai SS Nazaro e Celso eretta tra il 1342 e il 1350, è la chiesa prepositurale di Bellano.

La Chiesa di Santa Marta si trova nel centro storico di Bellano, e si affaccia sull’omonima piazza nelle immediate vicinanze della Prepositurale. All’interno è custodito un prezioso gruppo ligneo di statue a grandezza naturale raffiguranti la Deposizione ed attribuito allo scultore Giovanni Del Maino, noto tra il 1496 e il 1536.

CÀ DEL DIAVOL (LA TORRE DELLE EMOZIONI) All’ingresso dell’Orrido si trova la Cà del Diavol, una antica torre di difesa che, nell’immaginario collettivo, ha sempre evocato paure per via delle numerose leggende e degli affreschi raffiguranti il diavolo e altre figure mitologiche. Oggi la Cà del Diavol, di recente ristrutturata, è un percorso esperienziale pensato per condurre il visitatore attraverso la storia e le origini del territorio bellanese con la guida di exhibit multimediali.

Piaceri e Sapori

Visita all’Orrido di Bellano (https://www.discoveringbellano.eu/it/orrido-di-bellano/)

Per i più piccola visita al Museo del Latte e, in estate, sosta negli alpeggi del paese (https://www.discoveringbellano.eu/it/muu-museo-del-latte-e-della-storia-della-muggiasca/)

Tour sul Lago di Como con battello oppure con Taxi Boat e noleggio barca. Possibilità di fare in giri turistici con la Lucia, l’imbarcazione tipica lariana, grazie all’ASD remiera I Laghèe.

Spiaggia libera e attrezzata (Lido)

Circolo Vela per attività velistiche. Corsi per bambini, ragazzi ed adulti.

Campo da tennis o calcetto

Giardinetti e parco giochi per bambini, animazione per bambini in estate.

Escursionismo sul Sentiero del Viandante oppure sui sentieri delle frazioni e del Monte Muggio (https://www.discoveringbellano.eu/it/sentieri/)

La Cà di Radio Vecc, o meglio La Casa delle Radio Vecchie, è un museo di Grammofoni e Radio d’ epoca inaugurato nel 2014 in un’abitazione situata nel centro storico di Bellano. Il museo ospita una vasta collezione che i proprietari Paolo e Rina Panatti hanno conservato nel corso di cinquant’ anni. L’ esposizione è suddivisa in sei sezioni disposte in ordine cronologico, partendo da Guglielmo Marconi fino ad arrivare agli anni Sessanta. Oltre a pezzi unici come la prima radio Marconi del 1923 o grammofoni esclusivi, si possono ammirare esemplari di radio autocostruite. La mostra conclude con una sezione interamente dedicata ai televisori d’ epoca, fin dai primissimi esistenti. Molti degli strumenti sono funzionanti così che durante la visita si possa godere di musica d’ atmosfera.

Il Museo del Latte e della storia della Muggiasca (MUU) è un museo etnografico con sede in località Vendrogno a Bellano. Il Museo nasce nel 2008, con il compito di conservare e tramandare reperti e tradizioni legati alla vita e alla cultura materiale della Muggiasca, con una particolare attenzione alle fasi della lavorazione del latte. L’intento è quello di promuovere una visione condivisa e sostenibile del territorio e dello sviluppo, come sintesi di economia e cultura.

Archivi Vitali e Spazi Circolo. ArchiviVitali è una associazione culturale senza fini di lucro che ha come obiettivo la conservazione, la tutela, la promozione del nome e le opere di Andrea Vitali, Velasco Vitali e Giancarlo Vitali. L’associazione progetta eventi culturali ed espositivi, pubblica libri e cataloghi di arte. Nello spazio Circolo in Via Manzoni, 50 ArchiviVitali organizza mostre di arte contemporanea visitabili gratuitamente.

L’evento clou è la Pesa Vegia. Appuntamento immancabile delle festività natalizie che ogni anno il 5 Gennaio si ripresenta ai suoi visitatori rinnovandosi e mantenendo immutate leggenda e magia. Si tratta di una rievocazione storica di un evento databile intorno al 1605, anno in cui vi fu l’emanazione di una grida, a cura del Governatore Pedro Acevedo, Conte di Fuentes, che annullava una precedente sua riforma del 1604 e ripristinava in uso le vecchie unità di misura (da qui il nome Pesa Vegia). La grande rievocazione storica stupisce sempre con ricche scenografie, suggestive ambientazioni, effetti coreografici, splendidi costumi e oltre 200 comparse.

Agoni in Contrada (luglio), appuntamento principe della gastronomia laghèe, con assoluto protagonista il pesce simbolo del lago, l’agone. La sagra culinaria, a cura delle associazioni del luogo, si svolge nella Via Manzoni, la contrada storica del paese. Lo stesso weekend si svolge il Bellano Jazz Festival, rassegna musicale.

Festa patronale (luglio). La Vigilia della festa patronale dedicata ai SS Nazaro e Celso viene festeggiata con musica, divertimento, animazione, concerti e laboratori. Momento clou della manifestazione: il grande spettacolo pirotecnico.

Bellano Lirica (agosto). Due appuntamenti estivi con la lirica in una location d’eccellenza direttamente sul lago. Una serata dedicata ad una opera lirica, e una serata dedicata alle più belle arie liriche del panorama internazionale cantate nella finale in forma di concerto del concorso internazionale di canto lirico che si tiene a Bellano nei giorni precedenti.

Il Bello dell’Orrido. Rassegna letteraria con scrittori di fama nazionale organizzata dall’Associazione Archivi Vitali.

Risotto al pesce persico.

Pesce in carpione, preparazione del pesce in cui il pesce (agone, alborella, trota etc) viene passato nella farina, fritto e poi immerso in un composto formato da vino bianco, aceto di vino bianco e aromatizzato con erbe e verdure (cipolla, sedano, carota).

Missoltino, agone eviscerato, salato e fatto essiccare.

Miascia, torta tipica del Lago di Como a base di pane raffermo e frutta secca (uvetta)

Nusit, (tortelli di San Vincenzo) piccoli tortelli tondi fritti in olio e spolverati di zucchero a velo.

Pàtoi (Ravioli di San Vincenzo) con brasato, amaretti e pangrattato.

Miciulan o remagini, impasto dolce con uvetta a forma di piccolo Re Magio, vengono consumati la sera della Pesa Vegia (5 gennaio) e il giorno dell’Epifania in onore dell’avvento dei Re Magi.

Olio di Oliva D.O.P. Laghi Lombardi – Lario prodotto nel Frantoio oleario di Biosio nel Comune di Bellano