stemma-castiglione-di-siciliaCastiglione di Sicilia
 

MUNICIPALITY OF castiglione di sicilia 
(Catania District)
Altitude
mt. 621 a.s.l.
POPULATION
3750

TOURIST INFORMATION
Tourist office, piazza XI Febbraio – Ph. 0942 980348
Municipio, piazza Lauria 1 – Ph. 0942 980211
www.comune.castiglionedisicilia.ct.it

Dating back to 1092, the first mention of Castrileonis can be found in a document of Roger I. The name means “great castle”. From 1151 to 1236 the place was known as Castellio.

The Borgo of Castiglione di Sicilia rises on a hill that dominates the southern shore of the Alcantara river. You may start your visit to the historic center from via Regina Margherita, a lava paved street that leads to piazza Lauria: here, the simple construction of the Town Hall dating back to the beginning of the twentieth century, stands on the site of the ancient Peculio, which allowed the survival of the citizens during famine times.

Walking up to Sant’Antonio square, in the old Cameni quarter, you will find the church of Sant’Antonio, whose construction began in 1601. It has a beautiful Baroque façade dating back to 1796. In this area you’ll admire some of the most important civil buildings, such as the palaces Camardi, Imbesi, Sardo and Saglimbeni.

From the church of Sant’Antonio, going upward a steep road, you’ll reach the church of San Pietro, built in 1105, according to tradition, even if it could be dated to the period between 1194-1254. The apse and the tower are what remains of the original building. Next to San Pietro stands the eighteenth century church of St. Benedict and the convent.

From piazza Lauria walking along via Federico II you’ll get to the church of San Marco, of Norman origin (XII century) and then to a steep staircase leading to the ruins of a fort , most likely of the byzantine period, called Castelluccio (Castidduzzu).

From piazza Lauria a scenic route leads to the basilica of the Madonna della Catena, the most important church of the borgo, preceeded by a beautiful staircase and a monumental Baroque façade by Baldassarre Greco. Inside, the statue of the Madonna, made of white Carrara marble, is attributed to the Gagini school.

Going on, placed on a sandstone rock, stands the castle of Ruggero di Lauria. It was so important that the Borgo was named after it. In via San Vincenzo there is another fortification: a cylindrical tower known as Cannizzu, symbol of Castiglione. Nearby there is the church of San Vincenzo Ferreri.

Continuing along the road to Francavilla di Sicilia, passing the bridge, we find the church of San Nicola, built in the Norman period between the XII and XIII century. Frescoes in Byzantine style were discovered in the apse.

In the outskirts of the Borgo you can admire the “Cuba” of Santa Domenica, one of the most interesting examples of Byzantine architecture.

Black, sturdy and warm: the wine here is like a volcano. In Castiglione, a wine city, there are several wineries that produce the Etna Doc.

Macaroni with pork sauce and baked ricotta cheese are the typical local dishes. Typical of the area are also the Fave al maccu. The meat is cooked strictly on the grill,  pork, kid or lamb. Among the fabulous cakes of the place, do not miss the sciauni, pancakes of fresh ricotta.

Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.

Piaceri e Sapori

Trekking fluviale, escursioni alle gole dell’Alcantara e sull’Etna.
Per informazioni: Parco Botanico e Geologico Gole Alcantara, via Nazionale 5, Motta Camastra, tel. 0942 985174, www.terralcantara.it.

Per il Parco dell’Etna (www.parcoetna.it), un treno della Ferrovia Circumetnea (www.circumetnea.it) lambisce l’anello inferiore del parco toccando tutti i Comuni, tra cui Castiglione, dai quali è possibile accedere all’area protetta tramite mulattiere, sentieri o strade asfaltate.

Il borgo si trova a oltre 600 metri d’altitudine, ma il territorio comunale comprende altezze molto diverse, che vanno dai 60 metri del punto più basso, a pochi km da Giardini-Naxos, ai 3348 del punto più alto, coincidente con la vetta del cratere nord-est dell’Etna. Di conseguenza, c’è una varietà di paesaggi che comprende l’imponente mole del vulcano con il suo clima alpino presso le cime; i boschi intorno alle sue basse falde; gli aranceti, i vigneti e i noccioleti a valle; le brulle lave e le gole dell’Alcantara. Nel comune di Castiglione ricade la maggior parte del Parco regionale fluviale dell’Alcantara, uno dei più importanti fiumi siciliani, che deriva il suo nome dall’arabo al-Quantarah, “il ponte”, a indicare il ponte romano in pietra lavica nei pressi di Calatabiano, ammirato dai conquistatori arabi. Il letto del fiume è costituito da un sostrato roccioso di natura lavica, frutto di eventi sismici o di eruzioni vulcaniche che incanalarono magma fluido, da cui derivano gli attuali colonnati basaltici. Le profonde voragini note come le “gole dell’Alcantara” sono dunque blocchi di basalto scavati dall’acqua, somiglianti a un canyon. Le colate laviche uscite dalla bocca dei vulcani un milione d’anni fa, le creste dentellate che formano le pareti rocciose a forte pendenza e le acque freddissime del fiume, hanno contribuito alla fama di queste gole alte fino a 50 metri.

Biblioteca Villadicanense, via San Pietro 11, tel. 0942 984058: fondata nel 1842, custodisce circa 13mila volumi, tra i quali alcuni molto antichi e preziosi, databili tra la seconda metà del Quattrocento e i primi del Cinquecento.

Festa della Madonna della Catena,
prima domenica di maggio.

Castiglione e i suoi Sapori,
agosto: sagra gastronomica.

Natale a Castiglione,
periodo natalizio: mercatini di Natale e presepi artistici.

Maccheroni con ragù di maiale e ricotta al forno. Tipico piatto della zona sono anche le fave a maccu. La carne si cuoce rigorosamente alla brace, sia essa di maiale, capretto o agnello. Tra i favolosi dolci del luogo sono da ricordare almeno le frittelle di ricotta fresca chiamate sciauni.

Nero, robusto e caldo: il vino figlio del vulcano non può essere che così. A Castiglione, Città del Vino, sono presenti diverse case vinicole che producono l’Etna Doc.