Corinaldo
Mille metri di mura inviolate

Comune di CORINALDO
(Provincia di Ancona)
Altitudine
m. 203 s.l.m.
Abitanti
4767 (380 nel borgo)

patrono

Santa Anna, 26 luglio

info turismo

Ufficio IAT Tipica
Via del Corso 2
Tel. 071 7978636
iat1@corinaldo.it

www.corinaldo.it
www.corinaldoturismo.it

www.facebook.com/corinaldoturismo/

Lo spirito del luogo

Il nome

L’ipotesi più recente è che Corinaldo derivi da Curia di Rinaldo, nome longobardo utilizzato in epoca altomedievale. Secondo un’altra ipotesi, alla fine del XII sec., quando nel territorio c’erano una decina di castelli in conflitto fra loro, apparve il toponimo Colli in alto che intorno al1400 si trasforma in Corinaldo.

La storia

La fondazione della città può essere datata intorno all’anno 1000, in seguito al fenomeno storico dell’incastellamento. Attorno alla metà del XIV sec. Corinaldo è un avamposto strategico conteso dalle fazioni guelfe e ghibelline in lotta per il potere. Passata alla parte ghibellina, dopo un lungo periodo sotto il dominio della chiesa, la città viene distrutta dall’esercito pontificio guidato da Galeotto Malatesta. Nel 1367, Corinaldo viene ricostruita ex novo edificando la prima parte della cinta fortificata, mentre al dominio dei Malatesta succede quello degli Sforza.

Nel 1416 le possenti mura resistono all’assalto dell’insigne capitano di ventura Braccio da Montone. Qualche anno più tardi (1432) la strenua resistenza degli abitanti riesce a respingere l’assedio di Sante Garelli.

Attorno al 1480 viene ampliata la cerchia delle mura, rendendola più sicura con l’aggiunta nuovi manufatti difensivi in uso all’epoca, probabilmente anche prendendo ispirazione dai progetti del celebre architetto militare Francesco di Giorgio Martini.

Niccolò Machiavelli, in missione per conto della Signoria fiorentina, scrive il 1° gennaio 1503 da Corinaldo una celebre lettera sul duca Valentino (Cesare Borgia) che anticipa i temi – come il mito del condottiero – poi trattati nel “Principe”.

Nel 1517, Francesco Maria della Rovere, lo spodestato duca di Urbino, cinge d’assedio le mura di Corinaldo, ma dopo 23 giorni è costretto a ritirarsi. Papa Leone X premia il valore e la fedeltà dei corinaldesi elevando il borgo al rango di Città.

I secoli XVII e XVIII diventano il periodo d’oro per Corinaldo, che grazie alla protezione dello Stato Pontificio, si arricchisce di nuove ed eleganti dimore e di importanti edifici religiosi. La città murata, si ingentilisce nelle forme architettoniche e nel costume, arricchendosi dell’opera di pregevoli artisti. Si sviluppano arti e mestieri e si stringono nuovi rapporti economici e politici con altre città e stati limitrofi.

Nel 1786 Papa Pio VI conferma a Corinaldo il titolo di città. Nel 1860 tutto il territorio delle Marche è annesso al Regno d’Italia, seguendone le vicende storiche.

La città inanellata

Corinaldo ha una struttura a cerchi concentrici: l’anello delle mura grandi (1480) racchiude quello delle mura del 1367, che a sua volta ha al centro il Pozzo della Polenta. Tre anelli del colore del laterizio e il quarto, la cintura verde di tigli che ne avvolge il perimetro.

 

L’antico colore del tempo

Tutta la città vive del colore caldo dei mattoni: le mura e tutti i palazzi del borgo sono edificati con questo antico materiale. Città d’arte e di fede, in cui si respira l’“antico colore del tempo”.

La “sana follia” corinaldese

Siamo nel “paese dei matti” grazie alle bizzarre storielle, a tutti gli effetti parte del patrimonio culturale del borgo, che diventano un modo divertente di scoprire lo spirito del luogo.

 

La città della santa bambina

Corinaldo è famosa nel mondo cattolico per aver dato i natali a Santa Maria Goretti, martirizzata nel 1902 a 12 anni, beatificata nel 1947 e proclamata Santa nel 1950. In città molti luoghi ricordano la sua figura.

Le mura

Le possenti mura, edificate nel XIV secolo e ampliate alla fine del XV, sono uno splendido esempio di architettura militare. Affascinante il percorso lungo il perimetro tra camminamenti di ronda, torri e porte monumentali.

 

La Piaggia

La “Piaggia”, suggestiva rampa con oltre cento gradini, è uno spazio unico e originale nel cuore di Corinaldo e un cardine della struttura urbana. Guida il visitatore nell’atmosfera medioevale di Corinaldo.

 

Il Pozzo della Polenta

Attrazione per i turisti e sfondo scenografico per la rievocazione storica dell’omonima Contesa, fu ricostruito negli anni ’80 del XX secolo a ricordo dell’antico pozzo utilizzato fino alla fine dell’Ottocento.

 

Palazzo Comunale (fine XVIII sec.)

Edificato su progetto dell’architetto Ciaraffoni dove sorgeva il precedente palazzo di stile rinascimentale. Notevole esempio di architettura neoclassica con un lungo loggiato prospiciente via del Corso.

 

Ex convento degli Agostiniani (XVIII sec.)

Imponente edificio, articolato su diversi livelli, notevole esempio di architettura settecentesca. Oggi ospita un hotel, la nuova biblioteca comunale, il centro studi S. M. Goretti e la pinacoteca.

 

Casa del Quattrocento

È la più antica abitazione di Corinaldo, raro esempio di architettura minore, perfettamente inserita nel tessuto urbano lungo via del Velluto.

 

La Collegiata di San Francesco (XVIII sec.)

Ha un impianto a croce latina, ad unica navata con cappelle laterali. Conserva tre dipinti di Claudio Ridolfi, un crocifisso ligneo del 1575 e il fonte al quale venne battezzata la piccola S. Maria Goretti.

 

Chiesa dell’Addolorata (XVI – XVIII sec.)

Adiacente all’ex convento delle Benedettine (XVI sec.), ha pianta centrale con cupola e lanterna, ed è ornata da un elegante interno rococò. Nella cantoria sopra l’ingresso si trova un organo del 1766, opera di G. A. Callido.

 

Santuario di Santa Maria Goretti (XVIII sec.)

Con elegante facciata in laterizio. Nell’altare maggiore si trova una statua lignea della santa e un’urna in argento contenente l’osso del braccio. Nella cantoria si trova un prezioso organo, opera di G. A. Callido (1767).

 

Chiesa Santa Maria in Portuno

In aperta campagna, è il più antico insediamento del territorio, già abitato in età romana. Sorse qui una prima chiesa paleocristiana, ampliata in età romanica. All’interno una preziosa tela di Claudio Ridolfi e una serie di ex voto.

 

Antico Molino Patregnani

Museo della tradizione nel vecchio mulino ad acqua, per secoli riferimento per prodotti essenziali come farina, olio e vino. Sono esposti oggetti usati per il lavoro quotidiano, le macine in pietra del frantoio e le antiche macine del molino.

 

Casa natale di Santa Maria Goretti

A poca distanza dal centro è ancora intatta la casa dove nacque la Santa, testimonianza di fede e di cultura contadina, con arredi originali e strumenti di lavoro ai quali si sono aggiunte numerose immagini e testimonianze su Maria Goretti.

Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.

Piaceri e Sapori

Percorsi Ciclo-Pedonali

Una serie di itinerari, tra borgo e campagna, che permettono di scoprire il territorio attraverso differenti punti di vista con una divertente pedalata oppure una rigenerante escursione a piedi.

 

Parchi e giardini

La città offre diversi spazi verdi dove rilassarsi e rigenerarsi dopo un tuffo nella storia, nella cultura e nell’arte.

 

Impianti sportivi

Campo da tennis, pista di pattinaggio, campi da calcio, palazzetto dello sport, tanti spazi per mettere alla prova le proprie doti sportive o per sfide tra amici.

Civica Raccolta d’Arte “Claudio Ridolfi”

Espone numerosi dipinti di soggetto religioso, pale d’altare recuperate da chiese demolite nel corso dell’Ottocento e opere di C. Ridolfi, E. Ramazzani, D. Peruzzini e altri artisti dei sec. XVII e XVIII.

 

Sala del Costume e delle Tradizioni Popolari

Espone abiti realizzati dalle abili sarte locali per la rievocazione storica della Contesa del Pozzo della Polenta, prendendo ispirazione dai dipinti dei più famosi pittori dell’epoca rinascimentale.

 

Teatro comunale “Carlo Goldoni”

Costruito tra il 1861 e il 1869 con platea, tre ordini di palchi e loggione, presenta eleganti decorazioni e un suggestivo soffitto dipinto. Perfettamente ristrutturato con i suoi legni, stucchi e velluti.

 

Raccolta di Ceramiche d’arte contemporanea “Bojani”

Collezione donata al Comune dal Prof. Gian Carlo Bojani, con opere di artisti famosi a fianco di quelle realizzate da semplici appassionati. Un repertorio di forme e colori pieno di suggestioni, con pezzi di alto valore artistico.

 

Antiquarium Madonna del Piano

Accanto alla chiesa di S. M. in Portuno, che conserva elementi architettonici di età romana, si trova un percorso esterno che documenta gli scavi archeologici. Nella piccola sala espositiva vengono presentate le antiche attività produttive e i materiali rinvenuti.

Festa dei Folli

Nel fine settimana del 25 aprile, anima il borgo di colorata stravaganza con concerti, spettacoli, enogastronomia e la folle Crazy Run, la corsa colorata, un’esplosione di allegria attorno al perimetro delle mura di Corinaldo.

 

Contesa del Pozzo della Polenta

La più antica rievocazione storica della provincia di Ancona, si svolge in luglio e ricorda i festeggiamenti avvenuti nel 1517 dopo il fallito assedio da parte di Francesco Maria della Rovere. Si fondono storia e folclore con giochi storici, gare di arcieri, tamburi e sbandieratori.

 

Corinaldo Jazz

In agosto Corinaldo diventa una piccola capitale della musica jazz e ospita concerti di alcune tra le più prestigiose formazioni a livello nazionale ed internazionale. Le mura del borgo diventano scrigno prezioso per i suoni più raffinati e innovativi.

 

Festival di Danza Urbana

Un evento estivo che vive il borgo con un percorso in continua evoluzione, la città diventa teatro e inconsueto palcoscenico a cielo aperto per danzatori e performer, provenienti da tutta Italia e dall’estero.

 

Millenarja

Nell’ultimo weekend di agosto Corinaldo torna al Medioevo con Millenarja. Lo splendido borgo, perfettamente conservato, accoglie acrobati, arcieri, alfieri, musici e spettacoli nonché locande, taverne e mercatini.

 

Halloween

Nei giorni della vigilia di Ognissanti, la manifestazione propone taverne con piatti tipici, spettacoli di arte varia, tunnel della paura. Il pubblico, immerso in un ambiente illuminato da fiaccole e tante zucche, si addentra in un mondo magico e fantastico.

 

Stagione teatrale

Tra inverno e primavera la stagione teatrale è articolata in spettacoli di prosa, danza, musica, teatro ragazzi e compagnie amatoriali, con artisti e compagnie di fama nazionale.

 

Il Natale di Corinaldo

Ogni anno, tra dicembre e gennaio, la città si anima con una ricca programmazione di iniziative ed eventi, dall’8 dicembre all’Epifania. Suggestive le luminarie che valorizzano la cinta muraria e le antiche porte di ingresso al borgo.

Tante le specialità che Corinaldo offre ai viandanti del gusto: polenta, vincisgrassi e preparazioni a base di carni di animali da cortile. Tra i dolci le cosiddette “pecorelle” tipiche del Natale, ma che si possono trovare quasi tutto l’anno.

Vino e Olio di Oliva

Corinaldo si trova nelle terre del Verdicchio e le cantine locali ne producono diverse varietà. Sulle colline è diffusa la coltivazione di olivi con produzione in loco di olio extravergine di ottima qualità.

 

Lavanda e piante officinali

Di rilievo la coltura della lavanda e di altre piante officinali e aromatiche, con produzione di olii essenziali e prodotti cosmetici oppure di elisir digestivi.